Rudolf Kolisch

Rudolf Kolisch (Klamm am Semmering, 20 luglio 1896Watertown, 1º agosto 1978) è stato un violinista austriaco naturalizzato statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Rudolf Kolisch[1], noto come leader del quartetto Kolisch e del quartetto Pro Arte, fu attivo nella cerchia dei compositori della Seconda Scuola di Vienna e delle avanguardie musicali del Novecento. Il suo primo insegnante di violino fu proprio un quartettista, Jules Egghard, ex membro dei quartetti Rosé e Hellmesberger. A nove anni, a causa di una ferita al dito medio della mano sinistra, Kolisch dovette riapprendere lo strumento con le funzioni delle mani invertite.[2] In seguito, diventò l'allievo di Otakar Ševčík all’Accademia di musica e l’Università di Vienna, dove ebbe Franz Schrecker come professore d'armonia. Si diplomò nel 1913. Inoltre studiò composizione privatamente con Arnold Schönberg. Fu il leader del Neue Wiener Streichquartett prima di rifondarlo col nuovo nome di Kolisch-Quartett. A causa della seconda guerra mondiale, Kolisch si trasferì negli Stati Uniti. Dopo un tentativo di riorganizzare il Quartetto con nuovi componenti, nel 1944 il quartetto Kolisch si sciolse definitivamente e Kolisch assunse la guida del quartetto Pro Arte, continuando a dedicarsi alla musica del Novecento. Dopo la guerra, Kolisch divenne docente ai Corsi estivi di Darmstadt. L’attività di quartettista e insegnante non gli impedì di dedicarsi in parte alla carriera solistica. Si concentrò nel repertorio del Novecento storico per violino e pianoforte. Kolisch fu il dedicatario e primo interprete di Varianti, Musica per violino solo, archi e legni (1957) di Luigi Nono. Autore di diversi articoli musicologici dedicati a Beethoven, alla Seconda Scuola di Vienna e a Luigi Nono, Kolisch mancò a Watertown (Massachusetts) nel 1978.

Scritti[modifica | modifica wikitesto]

  • Tempo and Character in Beethoven's Music, in «Musical Quarterly», vol. 29 n.2 (aprile 1943), pp. 169–187
  • Über die Krise der Streicher [Sulla crisi degli strumentisti a corda], in Darmstädter Beiträge zur neuen Musik, a cura di Wolfgang Steineck, Magonza, 1958, pp. 84–90
  • Religion der Streicher [Religione degli strumentisti a corda], in Violinspiel und Violinmusik in Geschichte und Gegenwart, a cura di V. Schwarz, Vienna, Universal Edition, 1975, pp. 175–180

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ In alcuni testi è ortografato Rudolph
  2. ^ -, voce Kolisch Rudolph, in Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti (diretto da Alberto Basso), Utet, Torino, Le Biografie, Vol. IV, 1986, p. 166

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Dominic Gill (a cura di), The Book of the Violin, New York, Phaidon, 1984, p. 153
  • -, voce Kolisch Rudolph, in Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti (diretto da Alberto Basso), Utet, Torino, Le Biografie, Vol. IV, 1986, p. 166
  • Bernard Jacobson, voce Kolisch Rudolf, in The New Grove Dictionary of Music and Musicians, second edition (edited by Stanley Sadie), Vol. 13, 2001, pp. 755–756
  • Philippe Borer, La Pagina e l'Archetto, bibliografia violinistica storico-tecnica e studi effettuati su Niccolò Paganini, Genova, Comune di Genova, 2003 http://www.premiopaganini.it/archivio/pdf_doc/archetto2003.pdf Archiviato il 29 gennaio 2021 in Internet Archive.

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