Rottilio Peli

Rottilio Peli
Il tenente Rottilio Peli
NascitaOme, 10 maggio 1891
MorteMonfalcone, 23 maggio 1917
Cause della morteferite riportate in combattimento
Luogo di sepolturaSacrario Militare di Redipuglia
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
CorpoFanteria
Reparto77º reggimento
GradoTenente
GuerrePrima guerra mondiale
Albo d'Oro dei Caduti Lombardi della Grande Guerra
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Rottilio Peli (Ome, 10 maggio 1891Monfalcone, 23 maggio 1917[1]) è stato un militare italiano.

Fu un ufficiale del 77º reggimento di fanteria del Regio Esercito, e per il suo eroico comportamento durante la prima guerra mondiale venne decorato con due medaglie d'argento al valor militare.[2][3]

Sottotenente di complemento[4], fu promosso tenente in servizio attivo permanente con Decreto Luogotenenziale del 12 novembre 1916[5]

Caduto in battaglia il 23 maggio 1917, il suo corpo riposa nel Sacrario Militare di Redipuglia (Gorizia) XV scalone.

Iscrizione dedicata al Tenente Rottilio Peli nel Sacrario Militare di Redipuglia

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'argento al valore militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Al comando di due plotoni della propria compagnia, i quali dovevano irrompere in un forte e ben munito tratto di linea nemica, guidò i suoi uomini con speciale perizia, grande calma e mirabile ardimento, incurante dell'intenso fuoco, a brevissima distanza dall'avversario, e non desistette dall'azione se non in seguito ad ordine del comandante di battaglione. Nel ripiegare per ultimo, accortosi della scomparsa di uno dei suoi valorosi ufficiali, si dette con alcuni dipendenti a ricercarlo sotto il reticolato nemico da poco abbandonato, insistendo nella rischiosa impresa per circa due ore. Basso Sabotino 23-24 luglio 1916.»
— Regio Decreto 8 agosto 1922
Medaglia d'argento al valore militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Educata la propria compagnia al culto del dovere, ed all'ardore della lotta, in testa ad essa, impetuosamente si lanciava su contesa posizione nemica, ova affrontava in violenti corpo a corpo nuclei avversari asserragliati in caverna, suscitando ed esaltantando nei propri dipendenti, con alte parole ed eroico esempio, la volontà di vincere.»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ministero della guerra, Stato maggiore centrale, Ufficio storico (a cura di), Brigata Toscana - 77º e 78º Fanteria (PDF), in Brigate di fanteria: riassunti storici dei corpi e comandi nella guerra 1915-1918, Roma, Libreria dello Stato, 1924-1929, pp. 51-75.
  2. ^ Scheda anagrafica, su albodorolombardia.it. URL consultato il 4 novembre 2017.
  3. ^ Anagrafica, su decoratialvalormilitare.istitutonastroazzurro.org. URL consultato il 4 novembre 2017.
  4. ^ Gazzetta Ufficiale del Regno D'Italia n° 37 - 1913, su gazzettaufficiale.it.
  5. ^ Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n° 279 del 28 novembre 1916