Ronald Dworkin

Ronald Dworkin al Brooklyn Book Festival del 2008.

Ronald Myles Dworkin (Worcester, 11 dicembre 1931Londra, 14 febbraio 2013) è stato un filosofo e giurista statunitense.

Professore di filosofia del diritto all'University College di Londra e alla New York University, Dworkin è noto per i suoi importanti contributi nell'ambito della filosofia del diritto e della filosofia politica. La sua teoria del diritto come integrità è uno dei più importanti punti di vista contemporanei sulla natura delle leggi.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ronald Dworkin nacque nel 1931 a Worcester, Massachusetts, USA.[2] Studiò alla Università di Harvard e al Magdalen College di Oxford.

È scomparso nel 2013 all'età di 81 anni a causa di una leucemia[3].

Le leggi come principi[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Defettibilità.

Dworkin è noto per la sua critica al positivismo giuridico di Hart; la teoria di Dworkin è, infatti, "interpretativa": la legge è qualsiasi cosa scaturisca da un'interpretazione costruttiva della storia istituzionale di un sistema legale. Secondo Dworkin, oltre alle regole (o prescrizioni) ci sarebbero anche i princìpi, da lui stesso definiti "carte vincenti": le prime si applicano alla maniera del "tutto o niente", i princìpi invece hanno la dimensione del peso e dell'importanza (se x, allora y, a meno che z). Inoltre, mentre le prescrizioni possono essere giuste o ingiuste, i princìpi possono solo essere giusti, in quanto nascono da esigenze di giustizia e costituiscono i fondamenti morali e giuridici dell'ordinamento.

Teoria dell'uguaglianza[modifica | modifica wikitesto]

Dworkin, inoltre, ha dato un importante contributo al dibattito sull'egualitarismo. In alcuni suoi articoli e nel libro "Virtù sovrana" egli ha difeso la cosiddetta teoria dell'uguaglianza delle risorse, che combina due idee di base: primo, gli esseri umani hanno la responsabilità morale delle scelte di vita che compiono; secondo, le doti naturali dell'intelligenza e del talento sono moralmente arbitrarie e non dovrebbero incidere sulla distribuzione delle risorse nella società. Come gli altri lavori di Dworkin, anche la sua teoria dell'uguaglianza è sostenuta dall'idea centrale che ogni individuo ha diritto all'uguale interessamento e rispetto nella strutturazione della società.

La teoria della giustizia[modifica | modifica wikitesto]

La teoria della giustizia di Dworkin è una teoria definibile come "aspirazioni dipendente" e "sorte indipendente", ossia una teoria in cui gli individui devono poter provare a raggiungere ciò che desiderano sulla base delle loro aspirazioni, e allo stesso tempo gli individui non devono essere forzati a scelte dalla sorte[4]. Il destino delle persone deve cioè dipendere dalle loro ambizioni (scopi, progetti di vita in generale) ma non deve dipendere dalle loro doti naturali e sociali (cioè dall'arbitrarietà delle circostanze).

Ciò che Dworkin mira a realizzare è l'eguaglianza rispetto alla sorte: solo una volta azzerato l'effetto della sorte è possibile garantire il massimo livello di libertà di scelta delle persone. Le differenze che si manifestano nella società dopo aver annullato la sorte sono così giustificate in quanto dipendenti dalle aspirazioni e non più dalla sorte stessa. Dworkin si limita però al pareggiamento della cosiddetta "sorte bruta" (cioè quella nei confronti della quale siamo impotenti, come il nascere più o meno ricchi o talentuosi, o l'accadere di una disgrazia naturale), mentre le differenze generate dalla "sorte opzionale" (cioè le differenze frutto delle libere scelte individuali) non richiedono di essere pareggiate[5].

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Opere in italiano[modifica | modifica wikitesto]

  • I diritti presi sul serio, Bologna, Il Mulino, 1982.
  • Questioni di principio, Milano, Il Saggiatore, 1985.
  • Il dominio della vita. Aborto, eutanasia e libertà individuale, Milano, Edizioni di Comunità, 1994.
  • L'impero del diritto, Milano, Il Saggiatore, 1994.
  • (con Sebastiano Maffettone) I fondamenti del liberalismo, Roma-Bari, Laterza, 1996.
  • Virtù sovrana. Teoria dell'uguaglianza, Milano, Feltrinelli, 2002.
  • La democrazia possibile. Principi per un nuovo dibattito politico, Milano, Feltrinelli, 2007.
  • La giustizia in toga, Roma-Bari, Laterza, 2010.
  • Giustizia per i ricci, Milano, Feltrinelli, 2013.
  • Eguaglianza, Alfabeto Treccani (formato ebook), 2014.
  • Religione senza Dio, Bologna, Il Mulino, 2016.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dove è finita la parola che affascinò la sinistra, su ricerca.repubblica.it, repubblica.it, 7 gennaio 2004. URL consultato il 7-10-2009.
  2. ^ Vita e pensiero, su filosofico.net. URL consultato il 17-10-2009.
  3. ^ (en) US legal scholar Ronald Dworkin dies in UK aged 81 Miamiherald.com
  4. ^ Kok-Chor Tan, A Defense of Luck Egalitarianism, in The Journal of Philosophy, vol. 105, n. 11.
  5. ^ Richard J. Arneson, Dworkin and Luck Egalitarianism, in Oxford Handbooks Online, 7 giugno 2018, DOI:10.1093/oxfordhb/9780199645121.013.4. URL consultato il 9 aprile 2020.
  6. ^ Ronald M. Dworkin, su balzan.org. URL consultato il 14 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2012).

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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