Rinzivillo

I Rinzivillo sono un clan mafioso originario di Gela, in Sicilia, alleato con i Madonia di Caltanissetta[1]: in particolare il loro referente sarebbe Giuseppe "Piddu" Madonia e tramite questi la parte di Cosa Nostra fedele ai Corleonesi di Bernardo Provenzano[2]. Hanno insediamenti a Busto Arsizio e nel milanese[3][4]. Secondo la Direzione Nazionale Antimafia la famiglia sarebbe retta dai fratelli Crocifisso, Salvatore e Antonio Rinzivillo.[5]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Alla fine degli anni ottanta del XX secolo i Rinzivillo assunsero il comando della Famiglia di Gela, subentrando al boss Salvatore Polara (massacrato dagli stiddari insieme alla moglie e ai figli)[6] e furono infatti protagonisti di una guerra di mafia contro il clan Iannì-Cavallo della Stidda[7] che lasciò sul campo 120 morti in cinque anni, compresi due dei fratelli, Giuseppe e Francesco, quest'ultimo una delle vittime della "strage di Gela" del 27 novembre 1990 in cui rimasero uccise in tutto otto persone e altre sette rimasero ferite.[8][9]

Gli arresti[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2006 furono spiccati 88 mandati di custodia cautelare contro presunti affiliati della cosca Rinzivillo[10]. L'indagine, denominata Tagli pregiati, portò al sequestro di 22 imprese.[11][12]

Organizzazione sul territorio[modifica | modifica wikitesto]

Sicilia[modifica | modifica wikitesto]

Secondo la relazione della DNA presentata nel 2009 alla Commissione parlamentare Antimafia, a Gela esistono due principali tronconi di Cosa Nostra: i Rinzivillo e gli Emmanuello[2]. I secondi, stando alla relazione, avrebbero una maggiore presenza militare sul territorio, mentre i primi curerebbero principalmente gli interessi economici, con una rete di collegamenti fra la Sicilia, il Lazio e l'Italia settentrionale[2], anche per la debolezza militare dovuta ai numerosi arresti subiti negli anni[13]. La disputa tra i due gruppi criminali sarebbe iniziata nel 1999[14] e a partire da quell'anno avrebbe scatenato una faida fra i due gruppi con diversi omicidi.[13]

Lazio[modifica | modifica wikitesto]

Nel Lazio la famiglia Rinzivillo è stata coinvolta in diverse inchieste della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, con un coinvolgimento che la DNA definisce la conferma della presenza di Cosa Nostra nella regione[15]. Il cuore del business dei Rinzivillo sarebbe infatti la commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli[16]. In particolare, la famiglia Rinzivillo è stata coinvolta nelle indagini sulle presunte infiltrazioni mafiose al mercato ortofrutticolo di Fondi[15], che ha portato alla richiesta di scioglimento per il comune laziale[17]. Secondo la DNA, in particolare, al mercato ortofrutticolo di Fondi vi sarebbe un collegamento operativo fra Camorra, 'Ndrangheta e Cosa Nostra, che attraverso la famiglia Rinzivillo permetterebbe la connessione con il mercato ortofrutticolo di Vittoria.[15]

Secondo la DNA, inoltre, tramite Fondi i Rinzivillo sarebbero in affari con i Casalesi e con i Santapaola-Ercolano.[18]

Italia settentrionale[modifica | modifica wikitesto]

Nel Nord Italia, secondo la DNA, i Rinzivillo e gli Emmanuello sono attivi a Genova (insieme ai Fiandaca di Riesi), Alessandria, Torino, Busto Arsizio e nel Veneto.[19]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Fabio Abati, Igor Greganti, Polo Nord - La nuova terra dei padrini del Sud, Milano, Selene, 2008, pp. Pagina 104., ISBN 88-7894-085-2.
  2. ^ a b c Roberto Alfonso, Elaborati di sintesi sulle principali forme di criminalità mafiosa di origine italiana e sulle "mafie straniere": Cosa nostra, in Relazione annuale sulle attività svolte dal Procuratore nazionale antimafia e dalla Direzione nazionale antimafia nonché sulle dinamiche e strategie della criminalità organizzata di tipo mafioso nel periodo 1º luglio 2007 – 30 giugno 2008, pp. pagina 102., presentata alla Commissione parlamentare Antimafia dalla DNA.
  3. ^ Davide Carlucci, Era la cupola a decidere gli omicidi ma i mafiosi non andranno a giudizio, in La Repubblica, dorso Milano, 12 giugno 2009, p. 9. URL consultato il 30 novembre 2009.
  4. ^ Nino Amadore, La zona grigia. Professionisti al servizio della mafia, Palermo, La Zisa, 2007, pp. Pagina 97., ISBN 88-95709-02-0.
  5. ^ Francesco Paolo Giordano, Distretto di Caltanissetta, in Relazione annuale sulle attività svolte dal Procuratore nazionale antimafia e dalla Direzione nazionale antimafia nonché sulle dinamiche e strategie della criminalità organizzata di tipo mafioso nel periodo 1º luglio 2007 – 30 giugno 2008, pp. pagina 440., presentata alla Commissione parlamentare Antimafia dalla DNA.
  6. ^ GELA, UN MASSACRO A DOMICILIO - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 22 dicembre 1988. URL consultato il 25 giugno 2021.
  7. ^ Cesare Giuzzi, Ucciso davanti ai bimbi a scuola, il caso riaperto dopo 31 anni, su Corriere della Sera, 10 settembre 2019. URL consultato il 25 giugno 2021.
  8. ^ Alessandro Fulloni, Rinzivillo: Scotland Yard arresta la moglie del boss, in Corriere della Sera, 19 gennaio 2007, p. 7. URL consultato il 30 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  9. ^ Arrestato il boss di Gela Rinzivillo - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 3 marzo 2001. URL consultato il 27 aprile 2021.
  10. ^ Bianca Scicolone, Stangata alla famiglia Rinzivillo. In una notte 88 arresti, in Girodivite, 14 dicembre 2006. URL consultato il 30 novembre 2009.
  11. ^ Amadore, pagina 96.
  12. ^ (EN) Karen McVeigh, How the godfather's wife from Rochdale 'made it big in the mob', in The Guardian, 28 maggio 2007. URL consultato il 30 novembre 2009.
  13. ^ a b Francesco Paolo Giordano, Distretto di Caltanissetta, in Relazione annuale sulle attività svolte dal Procuratore nazionale antimafia e dalla Direzione nazionale antimafia nonché sulle dinamiche e strategie della criminalità organizzata di tipo mafioso nel periodo 1º luglio 2007 – 30 giugno 2008, pp. pagina 420., presentata alla Commissione parlamentare Antimafia dalla DNA.
  14. ^ Francesco Paolo Giordano, Distretto di Caltanissetta, in Relazione annuale sulle attività svolte dal Procuratore nazionale antimafia e dalla Direzione nazionale antimafia nonché sulle dinamiche e strategie della criminalità organizzata di tipo mafioso nel periodo 1º luglio 2007 – 30 giugno 2008, pp. pagina 418., presentata alla Commissione parlamentare Antimafia dalla DNA.
  15. ^ a b c Alfonso, pagina 103.
  16. ^ Francesco Paolo Giordano, Criminalità organizzata nel settore agricolo, in Relazione annuale sulle attività svolte dal Procuratore nazionale antimafia e dalla Direzione nazionale antimafia nonché sulle dinamiche e strategie della criminalità organizzata di tipo mafioso nel periodo 1º luglio 2007 – 30 giugno 2008, pp. pagina 270., presentata alla Commissione parlamentare Antimafia dalla DNA.
  17. ^ Marco Nese, Veltroni a Fondi esorta il premier: sciolga il Comune o vince la mafia, in Corriere della Sera, 23 agosto 2009, p. 15 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  18. ^ Francesco Paolo Giordano, Criminalità organizzata nel settore agricolo, in Relazione annuale sulle attività svolte dal Procuratore nazionale antimafia e dalla Direzione nazionale antimafia nonché sulle dinamiche e strategie della criminalità organizzata di tipo mafioso nel periodo 1º luglio 2007 – 30 giugno 2008, pp. pagina 273., presentata alla Commissione parlamentare Antimafia dalla DNA.
  19. ^ Francesco Paolo Giordano, Distretto di Caltanissetta, in Relazione annuale sulle attività svolte dal Procuratore nazionale antimafia e dalla Direzione nazionale antimafia nonché sulle dinamiche e strategie della criminalità organizzata di tipo mafioso nel periodo 1º luglio 2007 – 30 giugno 2008, pp. pagina 421., presentata alla Commissione parlamentare Antimafia dalla DNA.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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