Rinaldo Barlassina

Rinaldo Barlassina
Foto tratta da Il Calcio Illustrato (1937)
Informazioni personali
Arbitro di Calcio
Federazione Bandiera dell'Italia Italia
Sezione Milano e Novara
Professione Assicuratore
Attività nazionale
Anni Campionato Ruolo
1924-1926
1926-1929
1929-1943
Prima Divisione
Divisione Nazionale
Serie A
Arbitro
Arbitro
Arbitro
Attività internazionale
1927-1943 UEFA e FIFA Arbitro
Premi
Anno Premio
1937 Premio Giovanni Mauro

Rinaldo Barlassina (Novara, 2 maggio 1898Bergamo, 23 dicembre 1946) è stato un arbitro di calcio italiano. Era il fratello minore di Primo Barlassina, la cui carriera arbitrale fu quasi coincidente con la sua.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Originario di Granozzo con Monticello, diplomato geometra e poi assicuratore, diventò nel 1917 consigliere del F.B.S. Novara, che lo scelse come arbitro e lo inviò in Federazione.[1][2]

Iniziò ad arbitrare nel 1920.[3]

Debuttò in massima serie nel 1924 e diresse la prima di oltre 60 gare internazionali nel 1927. Fu selezionato nell'agosto 1936 per le Olimpiadi berlinesi dove arbitrò la gara Perù-Finlandia 7-3 e diresse 4 gare dei campionati mondiali (tre nel 1934: Ungheria-Egitto 4-2 a Napoli, Germania-Svezia 2-1 a Milano e la semifinale Cecoslovacchia-Germania 3-1 a Roma, e una nel 1938, il quarto di finale tra Ungheria e Svizzera, 2-0 a Lille) record per un fischietto italiano eguagliato da Luigi Agnolin nel 1990 e superato da Pierluigi Collina nel 2002.

Vanta oltre 200 presenze in Serie A.[4] Fu protagonista di due finali della Coppa dell'Europa Centrale (entrambe in gare di ritorno), ovvero nel 1931 (First Vienna-Wiener AC 2-1) e nel 1936 (AC Sparta Praha-FK Austria 0-1).

Dal 1932 al 1942, quale assicuratore delle Assicurazioni Generali di Venezia, propugnò e compilò in collaborazione con La Gazzetta dello Sport la realizzazione dell'Agendina del calcio, agendine che presero comunemente il suo nome (le Barlassina).[1] La Gazzetta le vendeva ancora ne primi anni '70 perché ne erano stati tirati moltissimi esemplari. Nel 1937 ricevette il Premio Giovanni Mauro quale miglior arbitro della stagione precedente.

Morì a Bergamo[5] a 48 anni, per i postumi di un incidente stradale.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Novarese l'arbitro dei record mondiali, da «La Stampa», 25 giugno 1994.
  2. ^ "Inviarlo in Federazione" vuol dire letteralmente metterlo a disposizione degli organismi FIGC. Di fatto Rinaldo dovette superare il corso arbitri e iniziò ad arbitrare i campionati regionali piemontesi dopo il 1919-1920 visto che non era elencato fra gli arbitri attivi in quel campionato. Non si arrivava alle categorie nazionali (Prima e Seconda Divisione) senza la normale trafila prevista per gli arbitri regionali: aspirante arbitro e poi arbitro effettivo.
  3. ^ "Agendina del Calcio 1941-42" pag. 138, dove (1920) è definito quale anzianità tessera ovvero l'anno in cui iniziò ad arbitrare.
  4. ^ a b [collegamento interrotto] Storia Archiviato il 18 aprile 2011 in Internet Archive. dell'AIA Novara
  5. ^ Notiziario, da «La Stampa» del 24 dicembre 1946, p. 2.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]