Ricky Gianco

Ricky Gianco
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenereRock and roll
Pop
Musica d'autore
Beat
Periodo di attività musicale1959 – in attività
Strumentovoce, chitarra
EtichettaExcelsius, Italdisc, Tavola Rotonda, Round Table, Nuova Enigmistica Tascabile, Dischi Ricordi, Clan Celentano, Jaguar, Intingo, Ultima Spiaggia, Fonit Cetra, New Enigma
Album pubblicati23
Studio19
Raccolte4
Sito ufficiale

Ricky Gianco, pseudonimo di Riccardo Sanna (Lodi, 18 febbraio 1943), è un cantante, chitarrista, compositore e produttore discografico italiano.

È stato talvolta accreditato come Ricky Sanna. Al pari di altri urlatori che hanno iniziato la carriera nei tardi anni cinquanta è considerato uno dei padri della musica rock italiana.

Definito dall'Enciclopedia del rock italiano come il "Pete Seeger italiano", è uno dei precursori della chitarra rock and roll in Italia. Suo compagno di debutto fu Gino Santercole, nipote di Adriano Celentano e primo chitarrista del gruppo de I Ribelli.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Le origini e gli Anni '60[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1958 è stato chitarrista del trio "Pepe, Pietruccio & Lallo" (poi divenuti Dik Dik). Nel 1959 incide il suo primo disco sotto il nome di "Ricky Sann": Ciao ti dirò per l'Excelsius, etichetta discografica torinese legata alla Cetra, con sul retro una sua versione di Bye Bye Love degli Everly Brothers.

Il suo secondo disco è invece un rock all'italiana: Precipito, inciso anche da Brunetta. Urlatore convertito al rock and roll, nel 1960 collabora con I Ribelli e, successivamente, con i Quelli, precursori della Premiata Forneria Marconi. Sempre in quell'anno fonda la propria band, "Ricky Sanna e il suo complesso", assieme a Luigi Tenco al sax ed Enzo Jannacci al pianoforte; con i due musicisti pubblica il singolo Distrattamente.

Successiva è un'incisione con Gino Paoli Come un bambino, pubblicata sotto il nome d'arte "Ricky e un altro".

Dopo una stagione si unisce a Colin Hicks and his Cabin Boys, e nel 1961 entra nel Clan Celentano, esperienza che brevemente lo porterà a una brusca rottura con il "Molleggiato" dopo aver inciso per se, Vedrai che passerà e nel 1962 Non c'è pietà, versione italiana di Unchain my Heart di Ray Charles.

Nel Cantagiro 1962 accadde - secondo notizie di stampa - uno strano episodio che coinvolse Gianco in prima persona: Celentano, indisponibile a esibirsi, doveva farsi sostituire e per tale sostituzione venne designato il cantante lodigiano che, tuttavia, sarebbe stato ostacolato dallo stesso Celentano, il quale non avrebbe gradito che venisse eseguita, in sua vece, la sua canzone hit del momento: Stai lontana da me. Prima dell'esibizione, un inganno sarebbe stato ordito dal gruppo che supportava all'epoca Celentano per far sì che Claudio Villa, Luciano Tajoli e Teddy Reno rinchiudessero Gianco in un camerino al fine di boicottare la sua presenza sul palco.[1]

Nel proseguimento dell'attività (anno 1963) Gianco pubblica tre album con la Jaguar, intitolati Una giornata con Ricky Gianco, Ai miei amici di "Ciao amici" e Ricky Gianco Show.

È in questo periodo che Gianco compone un considerevole numero di canzoni (fra cui Pugni chiusi, composta insieme a Luciano Beretta e Gianni Dall'Aglio, e portata al successo dai Ribelli di Demetrio Stratos), traduce testi inglesi (di canzoni di genere beat) mostrando un vivo interesse per la produzione dei Beatles. Degni di nota sono i singolari brani scritti con Gian Pieretti che Gianco eseguì manifestando un originale talento anche come chitarrista.

Gli Anni '70 e la collaborazione con Gianfranco Manfredi[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni settanta porta avanti alcuni progetti musicali (e in seguito teatrali) con il cantautore Gianfranco Manfredi, fra i quali spicca l'album Zombie di tutto il mondo unitevi pubblicato nel 1977 (lavoro del quale Ricky Gianco è autore di tutte le musiche).

Parallelamente si dedica anche all'attività di discografico: infatti nel 1973 fonda la Intingo e poi, l'anno successivo (con Nanni Ricordi) l'Ultima Spiaggia.


Anni '80 e '90[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1987 è l'orco in Pollicino di Hans Werner Henze, con Fedora Barbieri al Teatro Comunale di Firenze.

Più tardi torna a collaborare con Paoli per la canzone Parigi con le gambe aperte ed alla tournée del 1989 da cui è stato tratto l'omonimo album live.

Nel 1992 esce l'album Piccolo è bello, che include il singolo Anche un vagabondo, con la partecipazione di Roberto Manfredi e il musicista Gaudi.

Il nuovo millennio[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2003, insieme a Gianfranco Manfredi e Velia Mantegazza promuove la realizzazione del cd Danni collaterali per solidarietà con le popolazioni dell'Iraq, con la partecipazione di Eugenio Finardi, Claudio Lolli, Gino Paoli, Suso, Gianfranco Manfredi, Teresa De Sio, Patrizio Fariselli Project, Angela Baggi, Skiantos, Lella Costa e Yo Yo Mundi.[3][4][5][6][7]

Nel 2004 ha portato in teatro uno spettacolo scritto a quattro mani con Alberto Tonti intitolato È rock'n'roll (dal titolo di una sua canzone inclusa nell'album omonimo del 1991) in cui racconta i primi dieci anni di vita della musica rock, dal 1954 al 1964, ovvero fino all'esplosione del fenomeno Beatles (che Gianco ebbe modo di conoscere durante la sua permanenza in Inghilterra nei primi anni sessanta e dei quali ha eseguito in disco e in concerto diverse cover).

Dal 2007 conduce la trasmissione Tuttifrutti su Radio 24.

Il 9 maggio del 2009 è ospite d'onore al premio Donida, al Teatro Derby di Milano, dedicato al maestro Carlo Donida, insieme ad altri artisti quali Mogol, Mario Lavezzi, Platinette, e Michele Fenati e il suo Quartetto.

Il 25 settembre 2013 partecipa al concerto per festeggiare i cinquant'anni di carriera di Gian Pieretti, che si tiene all'Auditorium di Mortara (dove il cantautore risiede) un concerto a cui partecipano molti musicisti tra cui Viola Valentino, Ivan Cattaneo, Marco Bonino, Mario Tessuto, Paky Canzi, Donatello, i Camaleonti ed Elisabetta Viviani, oltre allo stesso Pieretti.[8]

Il 10 maggio 2014 a Vobarno riceve la Targa alla Carriera, durante la manifestazione Musica da Bere.[9]

Il 28 gennaio 2024 è ospite di Mara Venier a Domenica in e canta i suoi successi "Sei rimasta sola" , "Tu vedrai" e "Pugni chiusi".

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio con altri artisti[modifica | modifica wikitesto]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

Singoli con altri artisti[modifica | modifica wikitesto]

Filmografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Attore[modifica | modifica wikitesto]

Colonne sonore[modifica | modifica wikitesto]

Capriccio all'italiana, regia di Mauro Bolognini, Mario Monicelli, Pier Paolo Pasolini, Steno, Pino Zac, Franco Rossi: episodio Il mostro della domenica di Steno

Citazioni[modifica | modifica wikitesto]

Nel libro La terra della mia anima dello scrittore di noir Massimo Carlotto, il cantante viene individuato come il preferito di Beniamino Rossini, da cui l'autore ha preso spunto per uno dei protagonisti della serie de L'Alligatore, e vengono citate alcune delle sue canzoni come Precipito, Ogni mattina, Sei rimasta sola. Nell'incipit del libro Le irregolari, sempre di Massimo Carlotto viene citato il testo della canzone Fango. Ancora, nelle ultime pagine del libro, assieme a Massimo Carlotto e al musicista Maurizio Camardi, Ricki Gianco partecipa a un'azione di protesta in Argentina nel 1998, esibendosi in una milonga che narra la storia di un giovane desaparecido di fronte alla caserma in cui sono stati torturati migliaia di oppositori e sospettati.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Enciclopedia del Rock Italiano
  2. ^ Video su YouTube
  3. ^ https://viadelcampo.com/html/danni_collaterali.html
  4. ^ L'espresso, Volume 49, p. 13, 2003 [1]
  5. ^ Autori Vari, I MEI vent'anni, Il Meeting delle Etichette indipendenti - 1994-2014, Vololibero 2015 [2]
  6. ^ https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?lang=it&id=778
  7. ^ https://www.discogs.com/it/release/10417409-Various-Danni-Collaterali
  8. ^ Gian Pieretti: «Io, quel ribelle che tirava pietre a Sanremo» - Cronaca - La Provincia Pavese, su laprovinciapavese.gelocal.it. URL consultato il 5 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2013).
  9. ^ Ricky Gianco Targa Musica da Bere 2014 alla Carriera, su musicadabere.it.
  10. ^ Io, noi e Gaber: il docufilm di Riccardo Milani alla Festa del Cinema di Roma 2023, su ilmessaggero.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA. VV (a cura di Gino Castaldo), Dizionario della canzone italiana, ed. Curcio, 1990; alla voce Gianco, Ricky
  • AA.VV., Enciclopedia del rock italiano, a cura di Gianluca Testani, Arcana Editrice, 2006, ISBN 88-7966-422-0.
  • Ursus (Salvo D'Urso), Manifesto beat, edizioni Juke Box all'Idrogeno, Torino, 1990; alla voce Gianco, Ricky ed alla voce Supergruppo
  • Cesare Rizzi (a cura di), Enciclopedia del Rock italiano, Milano, Arcana Editrice, 1993, alla voce Ricky Gianco, pagg. 86-90
  • Claudio Pescetelli, Una generazione piena di complessi, editrice Zona, Arezzo, 2006; alla voce Supergruppo, pag. 148
  • Umberto Bultrighini - Claudio Scarpa - Gene Guglielmi: Intervista approfondita di otto pagine a Ricky Gianco effettuata da Claudio Scarpa e inserita nel libro “Al di qua, al di là del Beat” edito e pubblicato da Carabba Editore a luglio 2011 – 430 pagine.
  • Enzo Giannelli, Ricky Gianco, in Gli urlatori, tutti i figli italiani di Elvis, Roma, Armando Curcio Editore, 2012, pagg. 114-115
  • Claudio Scarpa, Le Covers in italiano incise da Ricky Gianco Pubblicata sul numero 0 (zero) di Nuovo Ciao Amici Roma. Direttore Responsabile: Dario Salvatori 2012

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN37183517 · ISNI (EN0000 0000 5948 7678 · Europeana agent/base/41331 · BNE (ESXX892425 (data) · BNF (FRcb14838751g (data) · WorldCat Identities (ENviaf-37183517