Riccardo Licata

Riccardo Licata

Riccardo Licata (Torino, 20 dicembre 1929Venezia, 19 febbraio 2014) è stato un pittore e mosaicista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nasce a Torino il 20 dicembre del 1929. La sua famiglia si trasferisce dapprima a Parigi e poi a Roma, dove vive dal 1935 al 1945. Nel 1946 si trasferisce con la madre a Venezia. Nel 1947 s'iscrive al Liceo Artistico. Studia la cultura della Bauhaus e inizia a cimentarsi con il mosaico. Conosce gli artisti Santomaso, Vedova, Viani, Turcato, Birolli.
Nel 1949 - con altri giovani pittori: Ennio Finzi, Tancredi Parmeggiani, Bruno Blenner e con lo scultore Giorgio Zennaro - costituisce un gruppo di tendenza astratta[1].
Nel 1950 s'iscrive all'Accademia di Belle Arti di Venezia e comincia ad esporre. Partecipa con un grande mosaico alla Biennale di Venezia del 1952 e, l’anno successivo, alla Triennale di Milano[2][3].

Conosce Gino Severini, che raggiungerà a Parigi come assistente alla cattedra di mosaico, l'anno successivo. Inizia a vivere tra Parigi, frequentandovi gli studi di vari artisti, e Venezia, dove mantiene il proprio. Diventa docente di mosaico all'Accademia di Belle Arti di Parigi e, dal 1970, insegna tecniche dell'incisione a Venezia. Nel 1963 vince il Premio Michetti[3]. Partecipa alle Biennali di Venezia del 1964, 1970 e 1972[4], alla Quadriennale di Roma[5], alle Biennali di Parigi[6], San Paolo e Alessandria d'Egitto[7].

In questo periodo sviluppa e definisce quello che poi diventerà il suo linguaggio artistico: una specie di alfabeto, composto da simboli e tratti grafici, che caratterizzerà gran parte della sua produzione, in particolar modo negli oli su tela, nelle tecniche miste e nelle serigrafie a tiratura limitata. Questi tratti - che Licata stesso definisce lettere immaginarie, una "scrittura grafico-pittorica" che trae ispirazione dal linguaggio musicale[8] - vengono usati dall'artista per comporre le opere che lo renderanno famoso.

Mosaico, 1987
Monza,via Italia

Suoi grandi mosaici sono installati in spazi pubblici di città italiane e francesi, quali Genova (Palazzo dei lavori pubblici), Bourgoin-Jallieu, Sault-lès-Rethel, Lilla (Università), Perpignano, Monza (largo di via Italia), Reggio Emilia (Camera del Lavoro), ecc. Sue opere si trovano presso Musei d'Arte Moderna di Venezia, Milano, Mulhouse, Alessandria, Roma, Torino, Varsavia, San Paolo del Brasile, Vienna, New York, Stoccolma, Firenze, Stoccarda.

Si occupa anche di scenografie teatrali (Medea di Euripide, nel 1978 a Treviso, Teatro Comunale) e di balletto (Ichspaltung di Giuseppe Marotta nel 1980 a Venezia, Teatro Goldoni).

La Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia ha allestito dal 31 marzo al 1º maggio 2007 l'importante mostra: "Riccardo Licata. Diari di viaggio", nella quale sono stati esposti acquarelli e disegni del maestro, eseguiti su diversi album su carte pregiate.

Presso il Museo Nazionale di Palazzo Venezia - Sala Regia e Sala delle Battaglie - a Roma, nel gennaio/marzo 2009, si è tenuta, inaugurata alla presenza di alte cariche dello Stato e del Ministro per i beni e le attività culturali, l'importante rassegna "Riccardo Licata e le stagioni dello spazialismo a Venezia", che ha ripercorso, proprio nell'anno in cui compiva 80 anni, la carriera artistica del maestro, anche approfondendo il confronto fra il percorso del pittore negli anni Cinquanta e Sessanta e quello di tutti gli altri artisti veneziani, suoi contemporanei, che aderirono in quegli anni alla corrente spazialista, geniale e rivoluzionario movimento artistico che ha influenzato profondamente l'arte europea nel Dopoguerra grazie al lavoro del suo teorico e fondatore, Lucio Fontana, che ne avviò la nascita a partire dal 1947.

Senza titolo 1958
Parma, Collezione privata

Sempre nell'anno 2009, la città di Venezia, per celebrare gli 80 anni del pittore e mosaicista, ospita nel prestigioso Palazzo Ducale una grande mostra di mosaici e vetri. Nello stesso anno Venezia ospita inoltre, presso la sede espositiva della ex Chiesa di Santa Marta, "Porto D'Arti", evento collaterale alla 53ª Biennale d'arte (progetto che figurerà nel Catalogo generale della stessa Biennale e in tutte le comunicazioni dell'Ente), in cui il maestro, che già annovera ben otto presenze alla Biennale Veneziana, espone unitamente ad altri sette artisti italiani di fama internazionale, tra i migliori esempi italiani nell'ambito delle arti visive.

Muore a Venezia il 19 febbraio 2014.[9]

Opere nelle collezioni (parziale)[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Breve biografia del maestro Riccardo Licata, su oltrearte.com. URL consultato il 26 giugno 2013.
  2. ^ "Il Mosaico di Murano" (Sensazioni astratte), su Archivio storico delle arti contemporanee. URL consultato il 29 settembre 2023.
  3. ^ a b Riccardo LICATA, su archivioceramica.com. URL consultato il 29 settembre 2023.
  4. ^ Riccardo Licata, su Archivio storico delle arti contemporanee. URL consultato il 29 settembre 2023.
  5. ^ Licata, Riccardo, su arbiq.quadriennalediroma.org. URL consultato il 29 settembre 2023.
  6. ^ Première Biennale de Paris. Manifestation Biennale et internationale des jeunes artistes, su arbiq.quadriennalediroma.org. URL consultato il 29 settembre 2023.
  7. ^ Licata Riccardo, Fototeca, su Archivio storico delle arti contemporanee. URL consultato il 29 settembre 2023.
  8. ^ Riccardo Licata: Biografia, Opere, Quadri di Riccardo Licata - ArsValue.com, su arsvalue.com. URL consultato il 15 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2010).
  9. ^ Morto il pittore Riccardo Licata Corriere del Veneto - 19/02/2014
  10. ^ Riccardo Licata XXXII 1955, su moma.org.
  11. ^ Pittura 41-56. paesaggio, su catalogo.beniculturali.it.
  12. ^ Painting no. 48, su cyfrowe.mnw.art.pl.
  13. ^ Vase, su metmuseum.org.
  14. ^ A B S, su museicivicivicenza.it.
  15. ^ Composizione n. 2, su pinacotecabologna.beniculturali.it.
  16. ^ F O, su museicivicivicenza.it.
  17. ^ Riccardo Licata Astrazione scenica, su archivioraam.org.
  18. ^ Riccardo Licata Senza titolo, su archivioraam.org.
  19. ^ Riccardo Licata Pittura n. 1, su archivioraam.org.
  20. ^ 53 tra acqueforti e incisioni datate tra il 1956 e il 2010, Riccardo Licata, su britishmuseum.org.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • 1982 - Edizioni Galleria Il Traghetto Venezia a cura di Enzo Di Martino e Toni Toniato
  • 1985 - Fabbri Editori Milano a cura di Enzo Di Martino e Aldo Spinardi
  • Enzo Di Martino, "Licata" - Antologica a Ca' Pesaro Venezia, Fabbri Editori, Milano, 1993
  • Giovanna Barbero - "Dall'Amor Pungente all'Amor di Gloria" - Editoriale Giorgio Mondadori, 1998, ISBN 9788837416775
  • Giovanni Granzotto - "Finzi e Licata a confronto" - Verso l'Arte Edizioni, 2000
  • Giovanna Barbero - "Licata. Il giardino abitato" - Verso l'Arte Edizioni, 2008, ISBN 978-88-95894-17-1
  • Leonardo Conti, Giovanni Granzotto - "Riccardo Licata Mare nostrum" - Moscow Museum of Moderna Art - Mosca, Il Cigno GG Edizioni, 2008
  • Giovanni Granzotto - "Riccardo Licata e le stagioni dello Spazialismo a Venezia" - Museo Nazionale del Palazzo di Venezia - Roma, Il Cigno GG Edizioni, 2009
  • Giovanni Granzotto, Rosa Barovier Mentasti - "Riccardo Licata. Mosaici e vetri" - Verso l'Arte Edizioni, 2009, ISBN 978-88-95894-33-1
  • Giovanna Barbero, Giovanni Granzotto - "Riccardo Licata e gli amici di Venezia e Parigi" - Verso l'Arte Edizioni, 2009, ISBN 978-88-95894-38-6
  • Aleksander Bassin, Giovanni Granzotto - "Riccardo Licata. Continuando" - Verso l'Arte Edizioni, 2011, ISBN 978-88-95894-67-6
  • Sandro Debono, Giovanni Granzotto - "Riccardo Licata. Mediterranean Soul" - Verso l'Arte Edizioni, 2011, ISBN 978-88-95894-71-3

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Sito ufficiale, su riccardolicata.com. URL consultato il 2 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 31 gennaio 2013).
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