Rhynchosauria

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Rhynchosauria
Cranio di Stenaulorhynchus stockleyi
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Classe Reptilia
Sottoclasse Diapsida
Ordine Rhynchosauria

I rincosauri (Rhynchosauria) sono uno strano gruppo di rettili diapsidi estinti, fossili del Triassico (tra 240 e 210 milioni di anni fa). I loro resti sono stati rinvenuti in Europa, Sudamerica, Africa e India.

Un becco a cesoia[modifica | modifica wikitesto]

Questi curiosi erbivori erano molto abbondanti nel Triassico medio e superiore (in alcune località fossilifere i loro resti coprono una percentuale tra il 40 e il 60 % degli esemplari totali) e sono caratterizzati da un corpo robusto e un becco potente.

Forme primitive, come Mesosuchus e Howesia, del Triassico inferiore, erano vagamente simili a lucertole, con una costruzione del cranio simile a quella del diapside primitivo Youngina. Questi animali, tuttavia, mostravano già alcune caratteristiche che si ritrovano nei rincosauri successivi: il becco tipico del gruppo, ad esempio, si stava già sviluppando. In forme successive, più evolute, il cranio è corto, largo e di forma triangolare.

Scheletro di Hyperodapedon sanjuanensis

Negli ultimi generi (ad esempio Hyperodapedon) esso è più largo che lungo, con una regione delle guance molto profonda; la premascella si estende all'infuori e all'ingiù, andando a formare il becco superiore. La mascella inferiore era anch'essa profonda, e quando la bocca era chiusa si andava a incastrare perfettamente con la mascella. Questa azione "a cesoia" permetteva ai rincosauri di tagliare materiale vegetale duro e fibroso. Il cranio largo serviva per l'inserzione di potenti muscoli masticatori.

Anche i denti dei rincosauri erano molto particolari: quelli della mascella e del palato erano modificati in larghe superfici per macinare il cibo. Le zampe posteriori erano dotate di grandi artigli, forse per dissotterrare radici e tuberi. Come molti animali della loro epoca, i rincosauri sono stati trovati in luoghi attualmente molto distanti fra loro: all'epoca, infatti, i continenti erano ancora riuniti in un'unica massa di terra denominata Pangea.

Estinzione[modifica | modifica wikitesto]

Questi animali, così abbondanti nel Triassico, scomparvero improvvisamente alla fine del periodo, forse a causa dell'estinzone della flora a Dicroidium che costituiva il loro principale nutrimento.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Fin dall'anno della loro prima descrizione, avvenuta ad opera di Thomas Henry Huxley nel 1887, i rincosauri hanno sempre rappresentato un enigma per i paleontologi. Il loro bizzarro aspetto li rendeva diversi da tutti i rettili noti. Per lungo tempo questi animali sono stati considerati lontani parenti dei rincocefali (tra cui l'odierno tuatara), ma recenti analisi hanno dimostrato che i rincosauri sono invece primitivi arcosauromorfi, affini a un altro strano gruppo di rettili, i trilofosauri.

Qui di seguito è illustrato un cladogramma, semplificato da http://www.helsinki.fi/~mhaaramo/metazoa/deuterostoma/chordata/reptilia/archosauromorpha/rhynchosauria.html .

Rhynchosauria Osborn, 1903    |?- †Noteosuchus colletti (Watson, 1912) Broom, 1925    |?- †Colobops noviportensis Pritchard, Gauthier, Hanson, Bever & Bhullar, 2018   |-- †Mesosuchus browni Watson, 1912   `--+-- †Howesia browni Broom, 1905      `--+-- †Eohyosaurus wolvaardti Butler, Ezcurra, Montefeltro, Samathi & Sobral, 2015         `--o †Rhynchosauridae sensu Butler et al., 2015             |?- †Eifelosaurus triadicus Jaekel, 1904            |?- †Mesodapedon kuttyi Chatterjee, 1980            |--o †Rhynchosaurinae            |  `-- †Rhynchosaurus articeps Owen, 1841            `--o †Hyperodapedontidae (Lydekker, 1885) Langer, Montefeltro, Hone, Whatley & Schultz, 2010                `--+-- †Langeronyx brodiei (Benton, 1990) Ezcurra, Montefeltro & Butler, 2016                   `--+--o †Stenaulorhynchinae sensu Ezcurra, Montefeltro & Butler, 2016                     |  |-- †Stenaulorhynchys stockleyi (Haughton, 1932) Huene, 1938                      |  `-- †Brasinorhynchus mariantensis Schultz, Langer & Montefeltro, 2016                     `--+-- †Bentonyx sidensis Langer, Montefeltro, Hone, Whatley & Schultz, 2010                        `--+-- †Fodonyx spenceri (Benton, 1990) Hone & Benton, 2008                            `--+-- †Ammorhynchus navajoi Nesbitt & Whatley, 2004                              `--o †Hyperodapedontidae (Lydekker, 1885) Langer, Montefeltro, Hone, Whatley & Schultz, 2010                                 |-- †Isalorhynchus genovefae Buffetaut, 1983                                  `--o †Hyperdapedontinae (Lydekker, 1885) Chatterjee, 1969 sensu Langer & Schultz, 2000                                    |-- †Teyumbaita sulcognathus (Azevedo & Schultz, 1987) Montefeltro, Langer & Schultz, 2010                                     |-- †Oryctorhynchus bairdi Sues, Fitch & Whatley, 2020                                     |-- †Otischalkia elderae Hunt & Lucas, 1991                                    `--o †Hyperodapedon Huxley, 1859                                        |?- †H. australis (Huene, 1926)                                       |?- †H. lotziana (Huene, 1942)                                       |-- †H. huenei Langer & Schultz, 2000                                        `--+-- †H. mariensis (Tupi-Caldas, 1933)                                           |--+-- †H. huxleyi Lydekker, 1881                                          |  `-- †H. gordoni Huxley, 1859                                          `--+?- †H. fischeri (Woodward, 1907) sensu Langer & Schultz, 2000                                             `-- †H. sanjuanensis (Sill, 1970) sensu Langer & Schultz, 2000 

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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