Raffaele Mario Offidani

Raffaele Mario Offidani (Sant'Elpidio a Mare, 1890Roma, 1968) è stato un paroliere italiano autore di canzoni politiche di ispirazione comunista.

Offidani fu per lo più noto dalla fine della prima guerra mondiale ai primi anni del dopoguerra. Iniziò a scrivere durante una degenza in ospedale, rielaborando il testo di La canzone del Piave: il testo così ottenuto divenne quello di Leggenda della Neva[1].

Decise di scegliere lo pseudonimo di "Spartacus Picenus" come allusione alla sua terra natale e come omaggio al celebre gladiatore che si ribellò alla schiavitù[2]. Inoltre, secondo quanto dice lui stesso nella sua autobiografia, pubblicata sulla rivista Nuovo Canzoniere Italiano, il nome Spartacus era anche un omaggio ai fondatori del "gruppo Spartaco" in Germania[3].

Offidani era noto per avere composto canzoni politiche il cui testo era originale mentre la melodia era presa da noti canti popolari. Offidani scrisse oltre 100 canzoni che circolarono clandestinamente e che poi vennero raccolte nella collezione intitolata "Canti di Spartaco". Le sue canzoni più note furono Lenin e Stalin, La guardia rossa, Sventola Bandiera Rossa e Canto della rivolta dei Bersaglieri. Alcuni dei suoi canti furono apprezzati da Lenin e Gramsci, e soprattutto La guardia rossa venne adottata quale inno ufficiale del Partito Comunista Italiano e divenne l'inno più popolare dei partigiani italiani[4].

A partire dalla prima guerra mondiale, Il partito socialista prima e comunista poi sostennero la diffusione delle canzoni di Offidani tramite la stampa e con performance durante le manifestazioni politiche. A causa della loro popolarità nel periodo delle due guerre, alcuni studiosi, per esempio Antonio Fanelli, hanno definito le canzoni di Offidani la "colonna sonora" ufficiale dei comunisti italiani[5].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • I canti di Spartaco. Grande canzoniere del popolo, V. Ferri, 1944
  • I nuovi canti di Spartaco: con le musiche dei più grandi compositori, Alberto Toti editore, 1949
  • Canzoniere comunista, Centro diffusione stampa, 1954
  • Canti comunisti, Edizioni del Calendario, 1967

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il Piave delle retrovie. Una lettera a sAm « storiAmestre, su storiamestre.it. URL consultato il 10 dicembre 2018.
  2. ^ Canzoni contro la guerra - Raffaele Offidani [Spartacus Picenus], su antiwarsongs.org. URL consultato il 10 dicembre 2018.
  3. ^ Autobiografia di Spartacus Picenus, in Il nuovo canzoniere italiano, 3, 1963, p. 40, poi in Il nuovo canzoniere italiano dal 1962 al 1968, prefazione di C. Bermani, Mazzotta-Istituto Ernesto De Martino, Milano 1978.
  4. ^ Cesare Bermani, Guerra guerra ai palazzi e alle chiese: saggi sul canto sociale, Odradek, 2003, ISBN 978-88-86973-47-2. URL consultato il 10 dicembre 2018.
  5. ^ Antonio Fanelli, Contro canto. Le culture della protesta dal canto sociale al rap, Donzelli, 2017, ISBN 978-88-6843-604-9. URL consultato il 10 dicembre 2018.

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