Qanat

 Bene protetto dall'UNESCO
Il qanat persiano
 Patrimonio dell'umanità
Tipoculturale
Criterioiii, iv
PericoloNon in pericolo
Riconosciuto dal2016
Scheda UNESCO(EN) The Persia qanat
(FR) Scheda

I qanāt (in arabo قنات? o in persiano كاريز‎, kārīz) sono un sistema di trasporto idrico usati per fornire una fonte affidabile d'approvvigionamento d'acqua per insediamenti umani e per l'irrigazione in ambienti caldi e aridi. La tecnologia su cui sono basati fu sviluppata dapprima nell'antica Persia e quindi diffusa ad altre culture, in particolare lungo la via della seta: verso est, fino alla Cina, e verso ovest, fino ad altri territori del mondo islamico come il Marocco e la penisola iberica. Localmente sono noti come foggara (Libia ed Algeria), khettara (Marocco), kārīz o kārēz (Iran, Afghanistan, Pakistan, Asia centrale), falaj in Oman.

Uscita di una foggara in Libia.

Tecnica costruttiva dei qanāt[modifica | modifica wikitesto]

I qanāt sono costituiti da una serie di cunicoli verticali simili a pozzi, collegati da un canale sotterraneo in lieve pendenza. Questa tecnica:

  • attinge a una falda acquifera in maniera da trasportare efficientemente l'acqua in superficie senza necessità di pompaggio. L'acqua fluisce per effetto della gravità, poiché la destinazione è più bassa rispetto all'origine, che usualmente è una falda acquifera.
  • Permette all'acqua di essere trasportata a grande distanza in zona dal clima caldo e secco senza perdere una grande quantità di acqua a causa dell'evaporazione.

Costruzione[modifica | modifica wikitesto]

Tradizionalmente i qanāt sono costruiti da un gruppo di lavoratori esperti, chiamati muqannī, con l'appoggio di forza lavoro semplice. Questa professione è ben pagata ed è tipicamente ereditata dai figli.

Preparativi[modifica | modifica wikitesto]

Il primo passo, critico, nella costruzione di un qanāt è l'identificazione di una fonte acquifera adatta. La ricerca comincia nel punto dove una conoide alluvionale incontra le pendici di montagne o colline; l'acqua è più abbondante ad altitudini elevate per via del sollevamento orografico e le operazioni di scavo nella conoide sono relativamente facili. I muqannī seguono la traccia delle principali vie d'acqua provenienti dalle montagne per identificare prove di acqua sotterranea, ad esempio vegetazione con radici particolarmente profonde e filtrazioni stagionali. Un pozzo è scavato per determinare l'esatta posizione della fonte sotterranea e per verificare che il flusso d'acqua sia tale da giustificare la costruzione del qanāt. Se i prerequisiti sono raggiunti, la rotta viene tracciata sul terreno.

Scavo[modifica | modifica wikitesto]

Schema per la costruzione di un qanāt.

La costruzione di un qanāt richiede usualmente la manodopera di almeno 3-4 muqannīs. Uno scava il qanāt, uno scava i pozzi verticali, uno rimuove il terreno scavato.

Altre tipologie di qanāt[modifica | modifica wikitesto]

Sistemi di distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

I qanāt erano frequentemente suddivisi in una rete sotterranea di distribuzione di canali più piccoli denominati kārīz quando raggiungevano una città principale. Proprio come i qanāt, questi canali minori erano costruiti sottoterra per evitare qualsiasi tipo di contaminazione.

Applicazioni pratiche dei qanāt[modifica | modifica wikitesto]

Asia[modifica | modifica wikitesto]

Oman[modifica | modifica wikitesto]

Un falaj ad Al Ain, negli Emirati Arabi Uniti

In Oman, i falaj sono sistemi idrici sotterranei utilizzati per l'irrigazione delle colture. Alcuni sono molto antichi e risalgono al II millennio a.C.[1]. Sono diffusi i sistemi d'irrigazione Aflaj e cinque di essi sono anche patrimonio dell'umanità dell'UNESCO dal 2006.

Cina[modifica | modifica wikitesto]

Una delle oasi di Turpan nel deserto della Cina nord-occidentale usa dell'acqua fornita da un qanāt (chiamato kārīz). Turfan è stata a lungo il centro di una fertile oasi ed un importante crocevia lungo la rotta settentrionale della Via della seta, a quel tempo vicina ai regni di sud-occidentali di Korla e Karashahr. Le testimonianze storiche del sistema dei kārīz risale fino all'epoca della dinastia Han. Il numero dei kārīz che fanno parte dell'area è di circa 1.000 canali per una lunghezza totale di circa 5.000 kilometri di estensione.[2]

Europa[modifica | modifica wikitesto]

Spagna[modifica | modifica wikitesto]

Ci sono ancora molti esempi di gallerie o sistemi qanāt in Spagna, costruiti in zona dai musulmani che avevano occupato la penisola iberica nell'VIII secolo. Si possono visitare i qanāt di Turrillas in Andalusia.

Italia[modifica | modifica wikitesto]

Qanat di Militello in Val di Catania

In Italia sono presenti diversi qanāt, concentrati in prevalenza in Sicilia, i più celebri dei quali sono i Qanat di Palermo. Di questi si conservano molte gallerie sotto la città antica, ancora oggi visitabili.[3] Altre vie d'acqua sotterranee si trovano a Catania, a Paternò (sotto la Collina storica), a Francofonte, a Siracusa e Licata (in queste località si tratta di canali di epoca greca riutilizzati in periodo islamico), a Noto, a Lentini, a Scordia (in prossimità del torrente Loddiero), a Militello in Val di Catania (sotto il colle del castello), a Licodia Eubea. La saja do' sarracinu nel territorio tra Paternò e Belpasso invece è un acquedotto interamente romano.

È possibile esplorare anche il qanāt di Roccarainola[4], composto da un gran numero di cunicoli e gallerie. Molte fontane qanāt si trovano nel territorio di Atri[5], esistenti già nell'epoca pre-romana; è stato scoperto un qanāt in Abruzzo a Bisenti.

Germania[modifica | modifica wikitesto]

In Germania la tecnica del qanāt è stata utilizzata per la realizzazione del Tiergartentunnel (1468-1469) nel paese di Blankenheim.

Lussemburgo[modifica | modifica wikitesto]

Il qanat Raschpëtzer a Walferdange risale al periodo di occupazione romana della Gallia.

America[modifica | modifica wikitesto]

Il qanāt in America può essere trovato nella regione di Atacama del Cile e a Pica, ed in Perù a Nazca.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ministère de l'information du sultanat d'Oman, the Falaj system and water Springs, su omanet.om. URL consultato il 29 août 2010 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2012).
  2. ^ Le Oasi di Turpan nel nord-ovest della Cina usano acqua fornita da kārīz.
  3. ^ Palermo sotterranea: Alla scoperta dei Qanat | www.palermoviva.it, su palermoviva.it. URL consultato il 4 gennaio 2022.
  4. ^ Youtube
  5. ^ Video[collegamento interrotto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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