Primiano di Larino

San Primiano di Lesina

Martire

 
NascitaIII secolo
Morte15 maggio 303
Venerato daChiesa cattolica
Santuario principaleSantuario San Primiano
Ricorrenza3 e 15 maggio
Patrono diLesina e Larino

San Primiano di Larino (III secoloLarino, 15 maggio 303) è stato un cristiano, martire sotto Diocleziano, venerato come santo dalla Chiesa cattolica; è patrono di Lesina e compatrono di Larino.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Secondo gli studiosi, tre fratelli cristiani, Primiano, Firmiano e Casto, detti anche i Santi Martiri Larinesi, vennero perseguitati in seguito all'editto di Diocleziano nel 303 e giustiziati nell'anfiteatro di Larino, o nell'anfiteatro di Lucera[1]. I tre fratelli, Primiano Firmiano e Casto, riuscirono ad addomesticare i leoni, che li risparmiarono. Primiano venne successivamente decapitato presso il Tempio di Marte a Larino il 15 maggio, i suoi fratelli il giorno successivo.

Culto[modifica | modifica wikitesto]

San Primiano è il patrono di Lesina e viene festeggiato il 15 maggio con una festa con eventi pirotecnici e musicali, come anche a Larino, in provincia di Campobasso dove è compatrono insieme a San Pardo.

Nell'anno 842 Larino, luogo in cui Primiano venne martirizzato, fu invasa dai Saraceni e distrutta. Le spoglie dei santi Primiano e Firmiano giunsero a Lesina "involate" nell'842.

A San Primiano viene attribuita, dalla tradizione popolare, un'intercessione che placò la siccità all'inizio del XIX secolo. La storia racconta che, trovandosi in Lesina il nobiluomo larinese Don Giovanni Andrea Mammarella, egli si recò in chiesa per pregare il santo. Inginocchiatosi davanti alla statua di San Primiano, ne invocò l'aiuto affinché mettesse fine al clima arido che da mesi stava mettendo a dura prova la popolazione: di lì a poco venne a piovere, e il pericolo fu scongiurato[2].

A San Primiano è stata dedicata una chiesa sede di un'antica confraternita laicale che portava il suo nome.

Un'insigne reliquia del corpo di San Primiano si conserva in Acquaviva Collecroce (CB).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (IT) Pino Miscione, Martirio a Lucera, 2015. URL consultato il 24 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2020).
  2. ^ Fogli abbandonati di storia larinese, raccolti in consultazione dal Tria dal parroco della cattedrale di Larino D. Pasquale Ricci, Lions Club, 1987, ripresa in seguito da tipografia Angelo Galuppi, 1913

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giovanni Andrea Tria, Memorie storiche, civili ed ecclesiastiche della città di Larino e Diocesi, Roma 1744

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]