Predator (film)

Disambiguazione – Se stai cercando il film del 2018, vedi The Predator (film).
Predator
Dutch Schaefer (Arnold Schwarzenegger) e gli altri soldati in una scena del film
Lingua originaleinglese, spagnolo, russo
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1987
Durata107 min
Rapporto1,85:1
Genereazione, avventura, fantascienza, thriller, orrore
RegiaJohn McTiernan
SoggettoJim e John Thomas
SceneggiaturaJim e John Thomas
ProduttoreLawrence Gordon, Joel Silver, John Davis
Produttore esecutivoLaurence P. Pereira, Jim Thomas
Casa di produzione20th Century Fox, Lawrence Gordon Productions, Silver Pictures, Davis Entertainment
Distribuzione in italiano20th Century Fox
FotografiaDonald M. McAlpine
MontaggioMark Helfrich, John F. Link
Effetti specialiLaurencio Cordero, Al Di Sarro, Stan Winston, Richard Greenberg
MusicheAlan Silvestri
ScenografiaJohn Vallone, Frank Richwood, Jorge Sainz, Enrique Estévez
CostumiMarilyn Vance-Straker
TruccoScott H. Eddo, Jeff Dawn
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali
Doppiatori italiani
Logo ufficiale del film

Predator è un film del 1987, diretto da John McTiernan.

La sceneggiatura del film narra le vicende di un alieno (appartenente alla razza yautja) giunto sulla Terra per andare a caccia di esseri umani. Il film, realizzato con un budget di 15 milioni di dollari, è stato un successo commerciale, incassando 59 milioni di dollari negli Stati Uniti e 98 milioni di dollari complessivamente[1] e rappresenta il primo grande successo al botteghino per il regista John McTiernan.[2] Predator costituisce il capostipite di una serie che, a parte l'alieno, vedrà di volta in volta rinnovato il cast. Il primo sequel si intitola Predator 2, mentre il secondo si intitola Predators e il terzo The Predator; il capitolo più recente è il prequel intitolato Prey.

In Italia è stato proiettato in anteprima europea il 18 luglio 1987 durante la rassegna Settimana del cinema americano al Taormina Film Fest, successivamente fu proiettato nei cinema dalla 20th Century Fox dal 22 agosto 1987.[3]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

«Maggiore, so soltanto una cosa: che gli ho tirato dritto addosso 20 caricatori dell'M60. Li ho vuotati. Niente di questa Terra sarebbe sopravvissuto... a quella distanza.»

Una misteriosa astronave si dirige verso la Terra e, in prossimità dell'atmosfera, sgancia una capsula verso un punto imprecisato nella giungla dell'America Centrale.

La vicenda si sposta poi sull'ex maggiore dei berretti verdi, Alan "Dutch" Schaefer, giunto in quella stessa area a capo della sua squadra, ingaggiata da Al Dillon, commilitone di Dutch durante la Guerra del Vietnam ed ora agente della CIA. La missione consiste nel salvataggio di un ministro a bordo di un elicottero che sembra finito fuori rotta e probabilmente catturato dalle forze guerrigliere operanti nella zona. Dutch accetta l'ingaggio pur non fidandosi a pieno delle parole di Dillon, il quale si unisce alla squadra come supervisore. Gli altri membri del team sono Mac Eliot, Blain Cooper, Billy Sole, Jorge "Poncho" Ramirez, Rick Hawkins.

Sbarcati da un elicottero Huey nella fitta giungla, ritrovano presto il relitto dell'elicottero, deducendone l'abbattimento da parte di un missile "a calore" portatile, e notando anche che sembra più un elicottero da ricognizione che non uno da trasporto per un ministro. Nei pressi del relitto il gruppo rinviene i cadaveri barbaramente uccisi di una squadra di berretti verdi, scuoiati e appesi a testa in giù. Infine, il gruppo scova il campo nemico e, poco dopo l'uccisione di uno degli ostaggi da parte dei guerriglieri, lancia un violento raid eliminando tutto il personale del campo. Anche un secondo ostaggio viene trovato morto, ma Dillon si preoccupa di cercare alcuni documenti d'intelligence, scatenando la reazione collerica di Dutch che capisce il vero scopo della missione, ovvero eliminare quel gruppo di guerriglieri e recuperare quei documenti, missione fallita dalla precedente squadra sterminata. L'unica superstite del campo, una ragazza chiamata Anna, è presa in custodia da Dillon perché ritenuta membro dei guerriglieri, contro il volere di Dutch che non vuole correre rischi. Stabilito un percorso imprevisto a causa di altri guerriglieri in avvicinamento, il team si allontana velocemente, senza sapere di essere osservati da una misteriosa creatura mimetizzata, che li scruta attraverso la sua vista termica.

Non passa troppo tempo prima che Anna tenti di scappare, ma viene inseguita e bloccata da Hawkins che, però, viene sorpreso, ucciso e trascinato via dall'essere che li sta inseguendo, il quale però risparmia la vita ad Anna. La squadra si mette quindi alla ricerca del corpo di Hawkins, ritrovando solo le sue interiora e non accorgendosi che il resto del corpo è stato appeso alle cime degli alberi. Durante la perlustrazione, Blain rimane ucciso da un colpo al plasma che gli squarcia il torace. Giunto sul luogo e trovando l'amico accasciato a terra, Mac scorge la figura mimetizzata e, in preda ad un attacco isterico, apre il fuoco, venendo subito affiancato dai compagni, ma non viene trovato nessun corpo, mentre Anna trova, su una pianta, uno strano liquido verde. Il gruppo quindi si organizza per passare la notte, preparando degli esplosivi tutt'intorno all'accampamento. Durante la notte, Mac giura vendetta sull'assassino di Blain e subito dopo un cinghiale fa saltare un razzo posto sul perimetro di difesa, venendo ucciso da Mac e, nella confusione generale, il corpo di Blain sparisce.

In assenza di altre tracce eccetto quelle del cinghiale, Dutch intuisce che l'essere si sposta dalle cime degli alberi e, avendo solo recuperato il corpo di Blain (nonostante avesse avuto l'opportunità di ucciderli tutti), capisce che li sta uccidendo uno alla volta comportandosi come un cacciatore che insegue la preda. Anna informa Dutch di aver trovato il liquido e intuisce che si tratti del sangue dell'alieno. Dutch capisce che l'essere non è invulnerabile, e decide di costruire una trappola, per catturarlo e ucciderlo. La trappola tuttavia si rivela inefficace, e l'essere fugge dopo aver ferito gravemente Poncho. Mac, pazzo di rabbia, si getta al suo inseguimento, spalleggiato da Dillon, ma entrambi, dopo aver cercato inutilmente di accerchiare e prendere di sorpresa il mostro, hanno la peggio. Udendo le urla di Dillon, Billy decide di non fuggire più e di fronteggiare l'alieno con un solo machete, morendo coraggiosamente. Il suo sacrificio dà solo pochi secondi di vantaggio ai superstiti, in quanto l'essere li raggiunge, dà il colpo di grazia a Poncho e ferisce Dutch alla spalla. Il maggiore intima quindi ad Anna di scappare all'elicottero senza armi, avendo capito che il mostro uccide coloro che sono armati.

Dutch, ormai allo sbaraglio e con il fucile distrutto, inizia a scappare braccato dall'essere, fino a scivolare in un canale che lo porta in caduta libera da una alta cascata, riuscendo apparentemente a seminarlo. Ma inaspettatamente per Dutch l'alieno decide di tuffarsi, rivelato dalla sua caduta in acqua. Alla riva del fiume, il Predator emerge senza alcuna copertura (poiché l'acqua ha momentaneamente compromesso il suo sistema artificiale di mimetismo). Grazie al fango di cui si è casualmente cosparso, Dutch riesce ad eludere la visione infrarossa del Predator, che si allontana ignaro e, appreso questo vantaggio, il soldato costruisce alcune trappole, arco, frecce e lance con materiali ricavati dalla giungla e dall'unica granata rimastagli, si cosparge di fango fresco e si prepara ad affrontare il mortale nemico.

Inizialmente Dutch tiene sotto scacco il Predator, ma ben presto dopo aver perduto il suo scudo di fango cadendo in acqua, si ritrova in balia del nemico che, in segno d'onore per avergli tenuto testa, si sbarazza delle armi tecnologiche e si toglie la maschera mostrando il suo orrendo volto, per poi affrontarlo in combattimento corpo a corpo. Tuttavia, Dutch non è in grado di contrastare la forza sovrumana dell'alieno e, brutalmente pestato e ad un passo dalla disfatta, riesce ad attirare il feroce avversario verso una delle trappole, azionandola e riuscendo a sconfiggerlo ferendolo gravemente. Ormai in fin di vita e alla mercé della sua preda, la terribile creatura attiva sotto gli occhi di Dutch un meccanismo di autodistruzione, innescando una tremenda esplosione che devasta un ampio tratto della giungla, mentre ride maniacalmente. Scampato miracolosamente alla detonazione Dutch, stanco e sconvolto, viene finalmente recuperato dall'elicottero, che nel frattempo è riuscito a recuperare anche Anna.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Cast[modifica | modifica wikitesto]

Statua del Predator dal set delle riprese del film (Puerto Vallarta, Messico)

Per l'ingaggio di Sonny Landham la produzione impose la presenza di una guardia del corpo che lo "pedinasse" costantemente sul set, a causa dei suoi trascorsi violenti (denunce di aggressione e risse nei bar).

Kevin Peter Hall interpreta, oltre all'alieno, anche il pilota dell'elicottero nella scena finale. Lo stesso attore reindosserà i panni del predator anche nel sequel Predator 2 (1990).

Solo a distanza di 30 anni dalla produzione del film, si è giunti a conclusione documentata riguardo al primo ingaggio dello stesso Jean-Claude Van Damme per l'interpretazione dell'alieno, poi scartato in fase di prova a causa di divergenze con il produttore Joel Silver.

Jesse Ventura fu dal 1969 al 1975 un membro effettivo della squadra 12 degli Underwater Demolition Team della U.S. Navy (i guastatori anfibi della marina americana, confluiti nei Navy SEALs nel 1984), e fu dispiegato in Vietnam anche se non partecipò ad azioni di combattimento; nell'edizione speciale del DVD, il regista John McTiernan commenta la sua scelta spiegando che cercò di ottenere attori con esperienza militare, reale o simulata.

Shane Black venne inizialmente contattato affinché scrivesse una sceneggiatura alternativa, ma non era molto convinto a causa di altri impegni. Così, la produzione decise di ingaggiarlo ufficialmente come attore, con la speranza che sul set scrivesse anche la sceneggiatura. Ma l'attore ha affermato di non aver avuto modo di scrivere una sola riga. Ironicamente, 30 anni dopo scriverà la sceneggiatura e dirigerà il 4° film della saga, The Predator. Bill Duke sarà invece contattato come possibile regista del 3º episodio, Predators, ma la regia andrà a Nimród Antal, grande fan di questo film.

Riprese[modifica | modifica wikitesto]

Le riprese si sono svolte nei dintorni di Puerto Vallarta, Messico. Il luogo del set divenne ed è tuttora meta turistica.

Per ottenere la soggettiva dell'alieno furono impiegate due telecamere che riprendevano contemporaneamente dallo stesso angolo: una telecamera ad infrarossi ed una comune telecamera a colori. In fase di montaggio le due riprese vennero sovrapposte ed elaborate in modo da poter distinguere i personaggi dall'ambiente circostante, in quanto una totale ripresa ad infrarossi sarebbe stata disorientante per lo spettatore.

Nella maggior parte delle scene in cui l'alieno compare mimetizzato non fu usato il costume vero e proprio, ma una tuta rosso/arancio che a grandi linee ne imitava le forme. Fu scelto quel colore in quanto, tra i colori complementari sottrattivi, è opposto al verde e quindi maggiormente visibile nel "verde" della giungla, cosa che successivamente avrebbe agevolato i tecnici nell'ottenere l'effetto mimetico.

Per poter sparare, il minigun usato da Jesse Ventura (Blain) era collegato a due batterie da automobile. Il movimento rotatorio delle 6 canne (e di conseguenza la cadenza di tiro) dovette essere rallentato in quanto risultava troppo veloce per poter essere ripreso dalla telecamera. Alcune fonti sostengono che lo stesso attore dovesse usare una protezione sul petto per parare i bossoli che venivano espulsi dall'arma con una certa potenza: questo è falso, poiché i bossoli venivano espulsi lateralmente dal basso. La stessa arma sarà usata da Arnold Schwarzenegger in Terminator 2 - Il giorno del giudizio.

Design del Predator[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Yautja.
Il Predator con indosso l'elmo

Inizialmente fu scelto Jean-Claude Van Damme per interpretare l'alieno, ma rinunciò dopo pochi giorni in quanto, dovendo recitare all'interno di un costume, la sua faccia non sarebbe mai comparsa.[4].

Inoltre, l'alieno concepito originariamente non aveva convinto il regista poiché risultava buffo e l'interpretazione dello stuntman all'interno del costume non era convincente. L'incarico di realizzare un nuovo alieno passò quindi a Stan Winston, già realizzatore del cyborg di Terminator. Questi, mentre era in volo in compagnia di James Cameron, mostrò le bozze dell'alieno a quest'ultimo che gli suggerì di aggiungere delle mascelle sporgenti, idea che fu effettivamente messa in atto. Infine, fu ingaggiato Kevin Peter Hall per interpretare l'alieno, poiché aveva già recitato in Bigfoot e i suoi amici dando prova di sapersi muovere all'interno di un costume. Il risultato fu ottimo, tanto che la creatura divenne in seguito protagonista di numerosi spin-off quali fumetti e videogiochi, oltre che dei già citati sequel.

Montaggio[modifica | modifica wikitesto]

Per motivi di sicurezza, in una delle scene iniziali Arnold Schwarzenegger non poté fumare il suo sigaro dentro l'elicottero. L'effetto venne montato durante la post-produzione.

L'effetto mimetico è stato ottenuto sovrapponendo il vero paesaggio della giungla sulla tuta rossa utilizzata durante le riprese, ma con un ingrandimento del 30%, tale da consentire allo spettatore di distinguere bene i contorni della creatura rispetto alla giungla.

Le riprese si interruppero dopo circa i primi 2/3 del film per problemi di budget, così John McTiernan e la produzione ne approfittarono per visionare e iniziare a montare le sequenze che avevano. Il regista ha affermato che fu una cosa positiva e che si rivelò determinante nelle scelte relative all'ultima parte del film.

Casi mediatici[modifica | modifica wikitesto]

Altri media[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Predator (franchise).

Sequel[modifica | modifica wikitesto]

Predator 2 (1990), diretto da Stephen Hopkins, ambientato stavolta in una giungla urbana: la città di Los Angeles. Il protagonista è il tenente Mike Harrigan (interpretato da Danny Glover), Kevin Peter Hall veste ancora una volta i panni dello Yautja, ritorna Alan Silvestri alla composizione della colonna sonora.

Crossover[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Alien vs. Predator (franchise).

L'inserimento di un teschio dello Xenomorfo nel finale di Predator 2 creò le premesse per la produzione di un crossover tra le due serie (già avvenuto in una serie a fumetti e vari videogiochi). Alien vs. Predator è stato realizzato nel 2004 ad opera di Paul W.S. Anderson, seguito da Aliens vs. Predator 2 nel 2007 su regia dei fratelli Strause.

Prequel[modifica | modifica wikitesto]

Prey (2022)[5] diretto da Dan Trachtenberg, sceneggiato da Patrick Aison[6] e distribuito da 20th Century Studios, Disney Plus/Star, La protagonista è Naru (interpretata da Amber Midthunder), una giovane guerriera indigena che protegge la sua tribù dei Comanche, Dane DiLiegro vestirà i panni dello Yautja, e si ambienta nella terra selvaggia dei nativi americani del 1719. La data di uscita del film è stata fissata al 5 agosto su Hulu, per essere poi distribuito come Star+ Original in America Latina e come Star Original su Disney+ in tutti gli altri territori.[7]

Romanzo[modifica | modifica wikitesto]

Il soggetto del film è stato adattato in un romanzo, scritto da Paul Monette e pubblicato il 1º giugno del 1987. Il romanzo presenta differenze molto evidenti, rispetto al film, a cominciare dall'aspetto, dalla fisiologia e dal comportamento del Predator: nel libro è descritto un mutaforma capace di trasformarsi in qualunque essere vivente dopo esserne stato a contatto diretto, e può perfino assumere una forma disincarnata simile al vento. È inoltre capace di mimetizzarsi come un camaleonte senza ricorrere al sistema di occultamento proprio della sua armatura e, nella sua forma originale, ha l'aspetto di un alto umanoide dalla pelle rossa e squamosa e tre dita alle mani e ai piedi (riprendendo quindi il primo concept art ideato da Stan Winston). Non è inoltre un cacciatore, bensì uno scienziato, che uccide e mutila gli esseri umani per poterne studiare la fisiologia, essendo gli esseri umani le uniche creature nelle quali non può trasformarsi (ma che tuttavia mantiene l'abitudine di appendere i cadaveri agli alberi come trofei).

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Box Office Mojo: Predator, su boxofficemojo.com. URL consultato il 20 novembre 2017.
  2. ^ (EN) Box Office Mojo: John McTiernan, su boxofficemojo.com. URL consultato il 20 novembre 2017.
  3. ^ Predator (1987) - IMDb. URL consultato il 2 gennaio 2022.
  4. ^ Van Damme nei panni del Predator Originale, su Lega Nerd. URL consultato il 18 aprile 2014.
  5. ^ Prey (2022) - IMDb. URL consultato il 3 gennaio 2022.
  6. ^ Leo Lorusso, Predator, i primi dettagli ufficiali sul nuovo capitolo ∂ Fantascienza.com, su Fantascienza.com. URL consultato il 3 gennaio 2022.
  7. ^ Mattia Pasquini, Prey, il teaser annuncia l'arrivo del prequel di Predator, su Ciak Magazine, 16 maggio 2022. URL consultato il 16 maggio 2022.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN224405494 · LCCN (ENno2008037830