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La Romagna è una regione storica dell'Italia settentrionale, che insieme all'Emilia forma la regione Emilia-Romagna. I suoi confini geografici sono: ad ovest il fiume Sillaro, a nord il fiume Reno, a sud lo spartiacque dell'Appennino tosco-romagnolo e ad est il mare Adriatico. Essa comprende le province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, parte della provincia di Bologna (circondario di Imola) ed alcuni comuni situati amministrativamente nelle province di Firenze (la cosiddetta Romagna toscana) e di Pesaro e Urbino (il Montefeltro).

Province: Forlì-Cesena · Ravenna · Rimini
Geografia: Comuni  •  Riviera romagnola
Categorie: Storia  •  Gastronomia  •  Enologia  •  Folclore •  Dialetto  •  Personalità  
Tradizione: Caveja  •  Stampa a ruggine  •  Cappelletti  •  Piadina  •  Romagna Toscana  •  Liscio
Categorie: Regione Emilia-Romagna  ·  Regioni storiche  ·  Province pontificie
Vetrina
Un tipico chiosco per le piadine a Macerone (Cesena).

Amministrativamente unite, l'Emilia e la Romagna hanno tradizioni e usi alimentari e culinari largamente divergenti. Anche se la fama di opulenza e curialità della cucina emiliana è anch'essa «convenzione al limite della mistificazione, mito gastronomico e non verità alimentare» (Piero Camporesi), non c'è dubbio che la cucina romagnola è, in confronto, assai più povera, semplice e ruvida: «di gusto primitivo, quasi di fondo barbarico». In questo influisce dapprima la presenza di signorie piccole, turbolente e instabili - con la parziale eccezione di quella malatestiana -, con corti (e dunque mense) di non eccelso lustro, e poi il lungo e pesante dominio dello Stato della Chiesa.


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Immagine in evidenza
La facciata del Tempio Malatestiano di Rimini
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In evidenza
La Caveja era (ed è tuttora) uno dei tanti motivi decorativi utilizzati nella stampa a ruggine dei tessuti, tipica della tradizione romagnola.

La Caveja è considerata per eccellenza il simbolo della Romagna; questa parola romagnola proviene dalla tradizione contadina, e definisce un'asta d'acciaio alla cui sommità è saldata una “pagella” decorata con “anelli musicali” e immagini simboliche. I simboli più diffusi, inseriti fra elementi decorativi, erano quelli del gallo, della mezzaluna, del Sole, dell'Aquila e alcuni simboli cristiani, tra cui la Croce e la Colomba.

La Caveja serviva a bloccare il giogo, trainato dai buoi, al timone dell'aratro o del carro, per evitare che il timone slittasse in caso di rallentamento improvviso.


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Sapevi che...
Il Passatore

Stefano Pelloni (il Passator cortese, da una definizione del Pascoli), fu un brigante da strada attivo nella Romagna del primo Ottocento. Il soprannome gli venne dal mestiere, ereditato dal padre, di traghettatore sul fiume Lamone; era chiamato anche Malandri, dal cognome della donna che sposò un suo bisavolo.

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Biografia in evidenza
Daniele Luttazzi

Daniele Luttazzi — all'anagrafe Daniele Fabbri — (Santarcangelo di Romagna, 26 gennaio 1961) è un attore, scrittore, drammaturgo e illustratore italiano. Il suo pseudonimo è un omaggio al musicista ed attore Lelio Luttazzi.

Una delle caratteristiche che colpisce di più nei suoi monologhi è la sua «gentilezza blasfema», aspetto che ricalca lo stile di Lenny Bruce, uno dei modelli di Luttazzi. La satira, ama ricordare Luttazzi, fin dai tempi di Aristofane si occupa di quattro temi: politica, religione, sesso e morte. La sua comicità nasce come racconto scritto e viene trasformata in libri, monologhi teatrali e programmi tv.

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Citazioni

Romagna tua non è, e non fu mai, sanza guerra ne' cuor de' suoi tiranni; ma 'n palese nessuna or vi lasciai.

Ravenna sta come stata è molt'anni: l'aguglia da Polenta la si cova, sì che Cervia ricuopre co' suoi vanni.

La terra che fé già la lunga prova e di Franceschi sanguinoso mucchio, sotto le branche verdi si ritrova.

E 'l mastin vecchio e 'l nuovo da Verrucchio, che fecer di Montagna il mal governo, là dove soglion fan d'i denti succhio.

Le città di Lamone e di Santerno conduce il lioncel dal nido bianco, che muta parte da la state al verno.

E quella cu' il Savio bagna il fianco, così com'ella sie' tra 'l piano e 'l monte tra tirannia si vive e stato franco.

(Dante Alighieri "Divina Commedia, Inferno, XXVII canto")

Guerre e battaglie
Il Rubicone

Battaglia del Rubicone

In epoca romana segnò per un periodo il confine tra l'Italia, considerata parte integrale del territorio di Roma, e la provincia della Gallia Cisalpina ed era quindi vietato ai generali di passarlo in armi.

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