La parola erotismo, da Eros, divinità greca dell'amore, indica le varie forme di manifestazione del desiderio erotico che ci attrae verso qualcuno o qualcosa.
Secondo Platone (Simposio), nel momento in cui ne sentiamo la mancanza (desiderium in latino), l'oggetto erotico ci attira verso di sé con la forza di una calamita. Nella teoria freudiana, invece, il desiderio erotico è concepito come libido, ovvero come un impulso fondamentale che muove l'essere umano verso la ricerca del piacere. L'oggetto erotico, quindi, in questo caso è investito eroticamente come potenziale fonte di soddisfazione della pulsione.
Il film, che ottenne al botteghino uno dei più alti incassi degli anni novanta ed è al numero 132 nella classifica dei maggiori incassi della storia del cinema, è soprattutto noto per una scena interpretata dalla protagonista Sharon Stone (all'epoca poco nota al grande pubblico), la quale durante un interrogatorio accavalla le gambe rivelando l'assenza di biancheria intima.
Figlia di un direttore d'orchestra, ricevette una severa educazione cattolica ed a 17 anni, forse per allentare il rigore della famiglia, decise di intraprendere la carriera di indossatrice. Nel 1973 si iscrisse al concorso di bellezza Miss Tv Europea: la vittoria conseguita le aprì le porte del cinema, dove esordì nello stesso anno con l'eroticoL'amica di mio marito. In quel periodo conobbe lo scrittore belga Hugo Claus e fece molti viaggi in giro per l'Europa che le permisero di apprendere l'inglese, il francese, il tedesco e l'italiano.
Notata dal regista Just Jaeckin, accettò il ruolo di protagonista del suo film Emmanuelle, cult del cinema erotico che la fece diventare una star. Tuttavia, secondo alcuni critici, accettando quella parte la Kristel non si sarebbe più liberata dal cliché del personaggio sexy, impedendole in futuro di partecipare a film più "seri": l'attrice olandese non ascoltò quei moniti ed entrò nel cast di Emmanuelle l'antivergine (1975); Emmanuelle 2 (1977); Goodbye Emmanuelle (1977) e Emmanuelle 4 (1983).