Polisportiva S.S. Lazio

Polisportiva Società Sportiva Lazio
Colori socialibianco · celeste
SimboliAquila
MottoConcordia parvae res crescunt, discordia maximae dilabuntur
Dati societari
CittàRoma
SedeLgt. Flaminio 25, I-00195 Roma
PaeseBandiera dell'Italia Italia
FederazioneComitato olimpico nazionale italiano
Fondazione9 gennaio 1900
PresidenteBandiera dell'Italia Antonio Buccioni
Discipline
Sito web ufficiale

La Polisportiva S.S. Lazio è una società polisportiva italiana di Roma. Si tratta della più grande polisportiva d'Europa[1] potendo vantare, al 2022, oltre 80 tra sezioni sportive ed attività associate.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La fondazione[modifica | modifica wikitesto]

Luigi Bigiarelli, principale fondatore dell'allora Società Podistica Lazio.

Il sodalizio fu fondato a Roma il 9 gennaio 1900 come Società Podistica Lazio da un gruppo di sportivi capeggiati dal Sottufficiale dei Bersaglieri Luigi Bigiarelli, il quale volle creare una scompagine sportiva popolare che tramandasse i valori morali ed etici dello sport. I fondatori furono, oltre a Luigi Bigiarelli, il fratello Giacomo e gli amici Odoacre Aloisi, Arturo Balestrieri, Alceste Grifoni, Giulio Lefevre, Galileo Massa, Alberto Mesones, Enrico Venier, Guido Annibaldi, Olindo Bitetti, Tito Masini, Raffaello Mazzolani, Tullio Mestorino e Giuseppe Valle.[2] Successivamente, il 13 gennaio 1900, viene approvato il primo statuto sociale del club con la distribuzione delle cariche sociali. In occasione del centenario della società viene affissa una targa commemorativa a Piazza della Libertà, luogo di nascita della società.

La targa affissa in Piazza della Libertà luogo di nascita della S.P. Lazio.

Secondo alcune tesi, la polisportiva si sarebbe potuta chiamare Società Podistica Romana,[3] e l'adozione del nome Lazio sarebbe stato un modo per evitare problemi di omonimia con altre polisportive concittadine (ad esempio la Società Ginnastica Roma), nonché travalicare i confini cittadini.[4] La società, tuttavia, rivendicò la scelta della denominazione come un omaggio alla civiltà latina e alla regione storica del Latium, la culla di Roma.[5] Dopo aver utilizzato per alcuni anni il bianco per le divise da gioco, dal 1904 il club impiegò come colori sociali il bianco e il celeste (o la sua variante azzurro).[6] I due colori, furono adottati stabilmente dal presidente Fortunato Ballerini in omaggio ai colori della bandiera del Regno di Grecia, la patria dei Giochi olimpici istituiti proprio nel periodo della nascita della Lazio; lo stesso Ballerini era uno dei promotori dell'assegnazione alla città di Roma dei Giochi della IV Olimpiade del 1908 (poi disputati a Parigi).[7] Sempre durante la presidenza Ballerini, come simbolo viene scelta l'Aquila che, oltre ad essere uno dei simboli delle legioni romane, secondo la simbologia antica rappresenta la figura di Zeus, principale divinità del pantheon ellenico.[8]

L'interpretazione storiografica dominante, tuttavia, è stata oggetto di parziale revisione[9] per quanto riguarda ragioni profonde, modalità e tempistiche nella scelta del nome del sodalizio così come dei suoi colori sociali. Il valore dato al mito olimpico sarebbe successivo all'atto di fondazione. Riconducibile solo in minima parte alla figura di Fortunato Ballerini, tale intento sarebbe invece da escludere nel caso dei Fondatori. La scelta d'iscrivere esplicitamente la S.P. Lazio all'interno di un tale orizzonte simbolico sarebbe, piuttosto, il frutto di una nuova interpretazione delle vicende storiche della Società, avviata nel secondo dopoguerra con la pubblicazione della fondamentale "Storia della Lazio" edita da Mario Pennacchia nel 1969. La scelta originaria e poi istituzionale dei colori bianco-celesti, successivamente anche del simbolo dell'Aquila, pure sarebbero da riferirsi al coevo contesto sportivo: romano e fiumarolo per i gusti cromatici, legato al mondo dell'escursionismo d'alta montagna nella scelta dello stemma. Tardivo, dunque, parrebbe l'esplicito riferimento genealogico allo spirito di Roma e Grecia antiche.

Con R.D. 2 giugno 1921 n. 907, la società polisportiva fu eretta a ente morale in riconoscimento dell'attività dei suoi dirigenti che decisero di trasformare il proprio campo da gioco in orto di guerra allo scopo di soddisfare il fabbisogno alimentare della popolazione durante la Grande guerra[10]. Il 19 giugno 1926 la denominazione sociale cambiò in quella attuale, Società Sportiva Lazio.

I titoli e le vittorie[modifica | modifica wikitesto]

La prima competizione ufficiale alla quale parteciparono gli atleti dell'allora S.P. Lazio si svolse il 21 aprile 1900: fu il giro di Castel Giubileo. La gara consisteva in una marcia sui 20 chilometri che partiva da Porta Pia per poi arrivare a Porta del Popolo. I laziali si piazzano fra il terzo ed il sesto posto, vincono la medaglia d'oro per la categoria a squadre: è il primo trofeo vinto dalla Polisportiva biancoceleste.

I titoli italiani vinti attualmente dalla Polisportiva sono più di 80, mentre quelli individuali conquistati sono oltre 600, mentre nelle categorie minori e nei settori giovanili sono circa 1000.

Le medaglie conquistate dagli atleti del sodalizio biancoceleste in competizioni ufficiali, quali Campionati del Mondo, d'Europa e Giochi olimpici, sono numerose, basti pensare che sono 49 le medaglie d'oro vinte nel corso di queste manifestazioni sportive.

Fausto Coppi, uno degli atleti illustri che hanno fatto parte della polisportiva laziale.

Numerosi sono stati gli atleti di spicco che hanno indossato i colori biancocelesti e regalato titoli nelle varie discipline sportive, come il Campionissimo Fausto Coppi nel ciclismo, Giulio Glorioso nel baseball, Abdul Jeelani nel basket, Renzo Nostini nella scherma e Carlo Pedersoli (in arte Bud Spencer) nel nuoto.

Presidenti generali[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è presente l'elenco completo dei presidenti generali della Polisportiva S.S. Lazio, dalla fondazione ad oggi:[11]

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

La S.P. Lazio fu eretta in ente morale nel 1921[16].

La polisportiva biancoceleste[1] è composta da oltre 80 tra sezioni sportive e attività associate[17].

La presidenza generale della Polisportiva S.S. Lazio è attualmente affidata ad Antonio Buccioni, dal 2005 al timone del sodalizio biancoceleste, mentre presidente onorario è Emmanuele Francesco Maria Emanuele.

Vice presidenti sono Federico Eichberg (vicario), Vincenzo Albini, Massimo Moroli e Gianluca Pollini. Segretario generale è Angelo Franzè mentre il Tesoriere è Paolo Marzano; sono stati invece nominati membri del Comitato di Presidenza: Franco Anzidei, Fabio Bonifazi, Mario Castrucci, Andrea Dalla Ragione, Pierpaolo Maio, Martino Pota, Francesco Rossi e Stefano Tagliaferri.

La sede ufficiale della Polisportiva S.S. Lazio, per decenni all'interno dello Stadio Flaminio, attualmente, in attesa che venga inaugurata la nuova ubicazione che sarà nel centro storico di Roma, può essere considerata nei locali del Circolo Canottieri Lazio, sito in Lungotevere Flaminio, 25.[18]

La polisportiva biancoceleste è membro fondatore dell'European Multisport Club Association (EMCA), varata per iniziativa della S.S. Lazio a Bruxelles il 9 gennaio 2013, anniversario della fondazione del sodalizio capitolino.

In numero totale, la Società Sportiva Lazio conta circa 10 000 atleti iscritti, i quali, nel corso della storia ultracentenaria della società, hanno regalato ai colori biancocelesti numerosi titoli e medaglie. I suddetti atleti possono contare sull'apporto di 400 tecnici e altrettanti dirigenti.[19]

Il 23 febbraio 2021, nell'anno del centenario della costituzione in ente morale della società biancoceleste, sulla base di specifica delibera del Consiglio Generale della Polisportiva S.S. Lazio viene inaugurata la nascita della ONLUS Fondazione S.S. Lazio 1900, presidenziata dall'ex canottiera Gabriella Bascelli, per promuovere attraverso iniziative sportive e culturali stili di vita centrati sulla salute e il rispetto per l'ambiente, l’inclusione e integrazione sociale contro ogni forma di discriminazione ed emarginazione, oltre al Welfare di comunità con diffusione di attività culturali di interesse sociale e con finalità educativa.[20][21]

Sezioni[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è presente l'elenco delle discipline amministrate dalla Polisportiva S.S. Lazio:[22][23]

  • K1-Rules&Muay Thai
  • Karate
  • Krav Maga
  • Lazio Master Calcio a 5
  • Lotta
  • Marines American Football Team
  • Motociclismo
  • Nuoto
  • Padel
  • Palla Tamburello
  • Pallamano
  • Pallavolo
  • Paracadutismo
  • Parapendio e Deltaplano
  • Pentathlon moderno
  • Pesca sportiva
  • Pesistica
  • Plogging
  • Polo
  • Pugilato
  • Roller & Skate
  • Rugby a 15
  • Scacchi
  • Scherma
  • Sci
  • Softair
  • Spinning
  • Squash
  • Surf
  • Taekwondo
  • Tennis
  • Tennis tavolo
  • Teqball
  • Tiro con l'arco
  • Triathlon
  • Vela
  • Volo e attività di diporto e volo ultraleggero
  • Walking Football
  • Wing Chun

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Collare d'oro al merito sportivo - nastrino per uniforme ordinaria
«In riconoscimento dei cento anni di attività e per aver onorato la storia dello sport nazionale»
— 2002[24]
Stella d'oro al merito sportivo - nastrino per uniforme ordinaria
«In riconoscimento dei cinquanta anni di attività»
— 1967[25]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Storia della Società Sportiva Lazio, su societasportivalazio.it, 9 gennaio 2016. URL consultato il 5 settembre 2015.
  2. ^ Gian Luca Mignogna, Lazio – 122 anni, Avv. Mignogna: “I Padri Fondatori furono nove! Chi dice quindici commette un grosso errore…”, su laziostory.it, 9 gennaio 2022. URL consultato l'11 gennaio 2022.
  3. ^ Fatto riportato da Luigi Bigiarelli nell'autobiografia "Mie memorie".
  4. ^ Mario Pennacchia, Storia della Lazio, 1969.
  5. ^ Fondazione Lazio – Avv. Mignogna: “Ecco il documento, il nome Lazio fu scelto in nome della Latinitas”
  6. ^ Lazio, la festa con le maglie della storia, su laziofamily.it. URL consultato il 2 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2016).
  7. ^ Vittorio Finizio, L'incontro Lazio-Virtus del 1902 è storicamente determinante: tutto cominciò quel giorno a Piazza d'Armi, Corriere dello Sport, dicembre 1961.
  8. ^ Come la Lupa capitolina (RIC V 329; MIR 36, 993j; RSC 474a), il cinghiale e il toro (CIL III, 6230; RIC, Septimius Severus, IV, 3; BMCRE p. 21; RSC 256), Minerva e l'ariete (Göbl MIR 988r) e così via.
  9. ^ Marco Impiglia, Società Podistica "Lazio" - Ideali sportivi olimpici unitari romani e biancocelesti, Franzè Editore, 2020. - pp. 66-74 e 74-81.
  10. ^ Lazio eretta a Ente Morale nel 1921 [collegamento interrotto], su sslazio.it, S.S. Lazio.
  11. ^ Centenari UNASCI, Società Sportiva Lazio (1900) - Unasci.com (PDF), su unasci.com. URL consultato il 27-06-2013.
  12. ^ Dal 1900 responsabilità della carica assunte da Luigi Bigiarelli in qualità di direttore sportivo, poi dal 1901 tali responsabilità sono assunte da Giuseppe Pedercini in qualità di presidente generale.
  13. ^ a b Reggenza
  14. ^ Dal 1930 al 1932 commissario, poi dal 1932 al 1933 presidente generale.
  15. ^ Commissario straordinario
  16. ^ Lazio eretta ad Ente Morale nel 1921 [collegamento interrotto], su sslazio.it.
  17. ^ POLISPORTIVA LAZIO. Rieleletto alla presidenza BUCCIONI. Nessuna festa per i 114 anni se non saranno liberati tutti i tifosi fermati a Varsavia, su lazionews.eu. URL consultato il 04-01-2014.
  18. ^ La S.S. Lazio Generale avrà una nuova sede in pieno centro storico, su laziostory.it. URL consultato il 18-06-2017.
  19. ^ Struttura della Polisportiva S.S. Lazio (PDF), su lazio-marines.com. URL consultato il 19 luglio 2009 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2012).
  20. ^ Nasce la Fondazione S.S. Lazio 1900, il taglio del nastro della sindaca Raggi, su romatoday.it. URL consultato il 23 febbraio 2021.
  21. ^ La Fondazione, su fondazionesslazio.org. URL consultato il 23 febbraio 2021.
  22. ^ Polisportiva S.S. Lazio, su polisportivasslazio.it (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2013).
  23. ^ Società Sportiva Lazio : Sezioni della S.S. Lazio, su Società Sportiva Lazio. URL consultato l'8 gennaio 2021.
  24. ^ La Lazio riceve il Collare d'Oro al Merito Sportivo, su sslazio1900.it. URL consultato il 20 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2009).
  25. ^ La Lazio riceve la Stella d'Oro al Merito Sportivo, su sslazio1900.it. URL consultato il 20 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2009).

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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