Pinacoteca nazionale (Cagliari)

Pinacoteca nazionale
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàCagliari
IndirizzoPiazza Arsenale, 1, 09123 Cagliari CA
Coordinate39°13′22.31″N 9°06′58.75″E / 39.222864°N 9.11632°E39.222864; 9.11632
Caratteristiche
Istituzione1966
GestioneMuseo archeologico nazionale di Cagliari
Visitatori14 872 (2019)
Sito web
Retablo dell'Annunciazione (1410) di Juan Mates

La Pinacoteca nazionale di Cagliari, situata all'interno del complesso museale della Cittadella dei musei, si trova in piazza Arsenale 1 a Cagliari ed espone varie raccolte derivate sia da donazioni private che da acquisizioni statali.

Nelle sale della Pinacoteca sono ospitati dipinti di artisti sardi dal Cinquecento al Novecento, opere pittoriche dei secoli XV-XVIII di scuola genovese, napoletana e romana e una raccolta di retabli sardi e catalani del '400 e '500.
Il museo possiede anche una collezione etnografica e di artigianato, che viene esposta a rotazione.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Pinoteca nationale MIBAC

Lo spazio espositivo della pinacoteca nasce all'interno del perimetro dell'ex regio arsenale militare dopo essere stata ospitata a partire dalla fine dell'Ottocento nel palazzo delle Seziate e chiusa al pubblico per più di un secolo. La mostra è allestita dal 1992 all'interno del complesso della Cittadella dei musei.

Il primo nucleo della collezione si formò dopo il 1866 in seguito alle leggi di soppressione degli enti ecclesiastici, che fecero confluire nel patrimonio dello Stato numerose opere pittoriche, e alla distruzione della chiesa di San Francesco di Stampace nel 1875.

Interno[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio si snoda su tre livelli intorno alle antiche mura spagnole.

Piano superiore[modifica | modifica wikitesto]

Michele Cavaro, Retablo di Bonaria
  • Michele Cavaro:
    • Trittico della Consolazione
    • Retablo di Bonaria
    • Retablo di Nostra Signora della Neve

Il retablo (dal latino retro tabula, cioè "dietro la mensa dell'altare") è una grande pala d'altare costituita da numerose tavole dipinte con soggetti sacri, assemblate entro una grande struttura architettonica in legno dorato.

Sono inoltre presenti opere di:

Piano intermedio[modifica | modifica wikitesto]

Domenico Fiasella, Rebecca alla fonte

Al piano intermedio sono conservati dipinti del XVII-XVIII secolo, opera di artisti prevalentemente extraisolani come Domenico Fiasella (San Gerolamo; Rebecca alla fonte).

Piano inferiore[modifica | modifica wikitesto]

Sono inoltre presenti opere di autori sardi dell'Ottocento e del Novecento che rappresentano temi della vita rurale, paesaggi e ritratti di personaggi locali.

Esposizioni temporanee del materiale etnografico[modifica | modifica wikitesto]

Lampada pensile in argento, XVII secolo

La collezione etnografica (che per motivi di spazio viene esposta a rotazione) è databile tra la fine del 1800 e gli inizi del 1900 e comprende:

  • tessuti e ricami
  • mobili (cassapanche, cestini, canestri, cofanetti)
  • gioielli in oro e argento del XIX secolo
  • ceramiche di importazione ispano-araba risalenti al XIV secolo e al XVI-XVII secolo
  • armi da fuoco e bianche del XVIII-XIX secolo, tra cui archibugi, sciabole, daghe, coltelli e baionette
  • un acquamanile islamico in bronzo del XII secolo, simile all'altro esemplare conservato al Museo del Louvre
  • rosari, bottoni, amuleti e spuligadentes
  • stemmi nobiliari

Note[modifica | modifica wikitesto]


Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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