Piccoli stati insulari in via di sviluppo

Mappa dei Piccoli stati insulari in via di sviluppo

I Piccoli stati insulari in via di sviluppo (Small Island Developing States - SIDS) sono un gruppo di paesi in via di sviluppo insulari che hanno in comune le sfide per lo sviluppo sostenibile. Sono caratterizzati dall'avere pochi abitanti ma in crescita demografica, risorse limitate, lontananza, predisposizione ai disastri naturali, vulnerabilità agli urti esterni, eccessiva dipendenza dal commercio internazionale e fragilità ambientale. Il loro sviluppo è inoltre frenato dagli elevati costi di comunicazione, energia e trasporto, da volumi irregolari di trasporto internazionale, amministrazione pubblica e infrastrutture sproporzionatamente costose a causa delle loro piccole dimensioni e poca o nessuna possibilità di creare economie di scala.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I Piccoli stati insulari in via di sviluppo sono stati riconosciuti per la prima volta come gruppo distinto di paesi in via di sviluppo alla Conferenza sull'ambiente e lo sviluppo delle Nazioni Unite tenutasi a Rio de Janeiro nel giugno 1992, conosciuta anche come Summit della Terra o Conferenza di Rio. Il Barbados Programme of Action (BPoA) è stato presentato nel 1994 per assistere i Piccoli stati nei loro sforzi di sviluppo sostenibile. L'Ufficio dell'Alto rappresentante delle Nazioni Unite per i paesi meno sviluppati, i paesi in via di sviluppo senza sbocco sul mare e i piccoli stati insulari in via di sviluppo (UN-OHRLLS), costituito nel 2001, rappresenta i gruppi di stati.

Sostenibilità[modifica | modifica wikitesto]

Molti degli Stati comprendono la necessità di spostarsi verso economie a basse emissioni di carbonio e resilienti al clima, come stabilito nel piano di attuazione della Comunità Caraibica (CARICOM) per lo sviluppo resiliente ai cambiamenti climatici, e spesso fanno affidamento sui combustibili fossili importati, spendendo una quota sempre maggiore del loro PIL nelle importazioni di energia. Le tecnologie per le energie rinnovabili hanno il vantaggio di fornire energia a un costo inferiore rispetto ai combustibili fossili e di rendere i costi degli Stati più sostenibili.

Barbados ha avuto successo nell'adottare l'uso dei pannelli solari. Una relazione pubblicata nel 2012 da Climate and Development Knowledge Network dimostrava che la sua industria dei pannelli vantava oltre 50 000 installazioni, consentendo ai clienti di risparmiare sino a 137 milioni di dollari dall'inizio degli anni 1970. La relazione suggeriva che l'esperienza di Barbados potrebbe essere facilmente replicata da altri Stati con elevate importazioni di combustibili fossili e abbondanti radiazioni solari.[1]

Inoltre, l'attuazione dell'Obiettivo 14 per lo sviluppo sostenibile ha il potenziale per aumentare i benefici economici delle risorse marine degli Stati per mezzo dell'acquacoltura e del turismo responsabile.

Cambiamento climatico[modifica | modifica wikitesto]

I piccoli stati insulari sono tra le regioni più vulnerabili ai cambiamenti climatici. A causa della loro vicinanza all'acqua, i SIDS sono particolarmente vulnerabili agli effetti marini dei cambiamenti climatici come l'innalzamento del livello del mare, l'acidificazione degli oceani, il riscaldamento degli oceani e l'aumento dell'intensità dei cicloni. Anche il cambiamento delle precipitazione potrebbe causare siccità. Molti cittadini dei piccoli stati insulari vivono vicino alle coste, il che significa che sono ad alto rischio di esposizione agli effetti del cambiamento climatico marino. Un'ulteriore vulnerabilità ai cambiamenti climatici deriva dalle loro economie: molti Stati hanno economie basate su risorse naturali, come il turismo, la pesca o l'agricoltura.Fenomeni come l'innalzamento del livello del mare, l'erosione delle coste e le forti tempeste hanno il potenziale per avere un grave impatto sulle loro economie.[2]

Elenco dei piccoli stati insulari[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2020 il Dipartimento per gli affari economici e sociali delle Nazioni Unite elencava 52 piccoli stati insulari, raggruppati in tre regioni geografiche: Caraibi, Pacifico e Africa, Oceano Indiano, Mediterraneo e Mar Cinese Meridionale, compreso i Membri associati delle commissioni regionali.[3] Ognuna di queste regioni ha un organismo di cooperazione regionale: la Comunità Caraibica, il Forum delle isole del Pacifico e la Commissione dell'Oceano Indiano, di cui molti dei piccoli stati insulari sono membri associati. Inoltre, la maggior parte, ma non tutti, dei piccoli stati insulari sono membri dell'Alleanza dei piccoli Stati insulari, con funzioni di gruppo di pressione e negoziazione all'interno delle Nazioni Unite.

Caraibi Pacifico Africa, Oceano Indiano, Mediterraneo e Mar Cinese Meridionale (AIMS)
Bandiera di Anguilla Anguilla 3, 4, 7 Bandiera delle Samoa Americane Samoa Americane 2, 6, 7 Bandiera del Bahrein Bahrein 3, 6
Bandiera di Antigua e Barbuda Antigua e Barbuda Bandiera delle Isole Cook Isole Cook 7 Bandiera di Capo Verde Capo Verde 6
Bandiera di Aruba Aruba 3, 5, 7 Bandiera della Micronesia Micronesia Bandiera delle Comore Comore 1
Bandiera delle Bahamas Bahamas Bandiera delle Figi Figi Bandiera della Guinea-Bissau Guinea-Bissau 1, 6
Bandiera di Barbados Barbados Bandiera della Polinesia francese Polinesia francese 3, 4, 7 Bandiera delle Maldive Maldive 5
Bandiera del Belize Belize Bandiera di Guam Guam 2, 6, 7 Bandiera di Mauritius Mauritius
Bandiera delle Isole Vergini Britanniche Isole Vergini Britanniche 3, 4, 7 Bandiera delle Kiribati Kiribati 1 Bandiera di São Tomé e Príncipe São Tomé e Príncipe 1, 6
Bandiera di Cuba Cuba 6 Bandiera delle Isole Marshall Isole Marshall Bandiera delle Seychelles Seychelles
Bandiera della Dominica Dominica Bandiera di Nauru Nauru Bandiera di Singapore Singapore 6
Bandiera della Rep. Dominicana Rep. Dominicana 5 Bandiera della Nuova Caledonia Nuova Caledonia 3, 4, 7
Bandiera di Grenada Grenada Bandiera di Niue Niue 7
Bandiera della Guyana Guyana Bandiera delle Isole Marianne Settentrionali Isole Marianne Settentrionali 3, 6, 7
Bandiera di Haiti Haiti 1 Bandiera di Palau Palau
Bandiera della Giamaica Giamaica Bandiera della Papua Nuova Guinea Papua Nuova Guinea
Bandiera di Montserrat Montserrat 3, 7 Bandiera di Samoa Samoa 1
Bandiera delle Antille Olandesi Antille Olandesi 2, 5, 7 Bandiera delle Isole Salomone Isole Salomone 1
Bandiera di Porto Rico Porto Rico 3, 5, 7 Bandiera di Timor Est Timor Est 1, 3, 5
Bandiera di Saint Kitts e Nevis Saint Kitts e Nevis Bandiera delle Tonga Tonga
Bandiera di Saint Lucia Saint Lucia Bandiera di Tuvalu Tuvalu 1
Bandiera di Saint Vincent e Grenadine Saint Vincent e Grenadine Bandiera di Vanuatu Vanuatu 1
Bandiera del Suriname Suriname
Bandiera di Trinidad e Tobago Trinidad e Tobago
Bandiera delle Isole Vergini Americane Isole Vergini Americane 2, 6, 7

LEGENDA
1. Elencato anche come paese meno sviluppato
2. Osservatore dell'Alleanza dei piccoli Stati insulari
3. Né membro né osservatore dell'Alleanza dei piccoli Stati insulari
4. Membro associato di un organismo di cooperazione regionale
5. Osservatore di un organismo di cooperazione regionale
6. Né membro né osservatore di un organismo di cooperazione regionale
7. Non è membro delle Nazioni Unite

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Inside stories on climate compatible development (PDF), Climate and Development Knowledge Network, settembre 2012.
  2. ^ (EN) Adelle Thomas, April Baptiste, Rosanne Martyr-Koller, Patrick Pringle, Kevon Rhiney, Climate Change and Small Island Developing States, in Annual Review of Environment and Resources, vol. 45, Annual Reviews, ottobre 2020, pp. 1-27.
  3. ^ (EN) Associate Members of the Regional Commissions (PDF), su un.org.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]