Phoenix

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Phoenix
city
(EN) City of Phoenix
Phoenix – Bandiera
Phoenix – Veduta
Phoenix – Veduta
Dall'alto, da sinistra a destra: Papago Park, la basilica di Saint Mary, la Chase Tower, veduta del centro città, Arizona Science Center, Rosson House, la tranvia cittadina, un cactus nel deserto dell'Arizona, i monti McDowell.
Localizzazione
StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Stato federato Arizona
ConteaMaricopa
Amministrazione
SindacoKate Gallego (D) dal 2019
Territorio
Coordinate33°26′54″N 112°04′26″W / 33.448333°N 112.073889°W33.448333; -112.073889 (Phoenix)
Altitudine331 m s.l.m.
Superficie1 343,94 km²
Abitanti1 608 139 (2020)
Densità1 196,59 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale85001-85099
Prefissozona est: 480, zona centro: 602, zona ovest: 623
Fuso orarioUTC-7
Cartografia
Mappa di localizzazione: Stati Uniti d'America
Phoenix
Phoenix
Phoenix – Mappa
Phoenix – Mappa
Sito istituzionale

Phoenix è la capitale e città più popolosa dello Stato dell'Arizona. Con 1 608 139 abitanti (a partire dal 2020), Phoenix è la quinta città più popolosa a livello nazionale, la più popolosa capitale statale degli Stati Uniti, e l'unica capitale statale con una popolazione di oltre un milione di abitanti.[1][2]

Phoenix è l'ancora dell'area metropolitana di Phoenix, conosciuta anche come Valley of the Sun, che a sua volta fa parte della Salt River Valley. L'area metropolitana è la dodicesima per popolazione negli Stati Uniti, con circa 4.9 milioni di abitanti a partire dal 2020.[3] Inoltre, Phoenix è il capoluogo della contea di Maricopa, e, con 517,9 miglia quadrate (1341 km²), è la città più grande dello stato, più del doppio delle dimensioni di Tucson e una delle più grandi città degli Stati Uniti.[4]

Fondata nel 1867 come comunità agricola vicino alla confluenza dei fiumi Salt e Gila, Phoenix fu incorporata come città nel 1881. Diventò la capitale dell'Arizona nel 1889.[5] Situata nella parte nord-orientale del deserto di Sonora, Phoenix ha un clima desertico.[6][7] Nonostante questo, il suo sistema di canali ha portato a una fiorente comunità agricola, molte delle colture originali rimasero parti importanti dell'economia di Phoenix per decenni, come l'erba medica, il cotone, gli agrumi e il fieno (importante per l'industria del bestiame).[8][9] Il cotone (cotton), il bestiame (cattle), gli agrumi (citrus), il clima (climate) e il rame (copper) erano conosciuti localmente come le "cinque C" dell'economia di Phoenix. Queste industrie rimasero le forze motrici della città fino a dopo la seconda guerra mondiale, quando le aziende tecnologiche iniziarono a spostarsi nella valle e l'aria condizionata rese le calde estati di Phoenix più sopportabili.[10]

La città ha registrato un tasso di crescita della popolazione annuale del quattro percento su un periodo di 40 anni dalla metà degli anni 1960 alla metà degli anni 2000.[11] Questo tasso di crescita è rallentato durante la grande recessione tra il 2007 e il 2009 e ha registrato un rimbalzo lento.[12] Phoenix è il centro culturale della Valley of the Sun, così come dell'intero stato.[13]

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Secondo lo United States Census Bureau, ha un'area totale di 518,90 mi² (1 343,94 km²).

Clima[modifica | modifica wikitesto]

È tipicamente desertico, con poche piogge e temperature elevate durante gran parte dell'anno. Le precipitazioni sono fortemente irregolari tra settembre e la prima metà di luglio: può accadere che non cada neanche una goccia d'acqua per oltre 3/4 mesi consecutivi. Tra la metà di luglio e settembre aumenta l'umidità per le correnti provenienti dal golfo della California e sovente possono verificarsi temporali (alcuni anche molto violenti) che scaricano la maggior parte dell'accumulo annuale. Questo è di circa 100-200 mm ma è variabile e negli ultimi 5-6 anni a stento ha raggiunto gli 80-100 mm.

Le temperature sono elevate: la media delle massime e minime nel mese più caldo (luglio) è di 41 °C / 27 °C, a gennaio 18 °C / 6 °C, ma nell'ultimo decennio sono state molto più elevate delle medie ufficiali. Da aprile a ottobre fa parecchio caldo, ma va notato che l'umidità è bassissima: intorno al 10-20% (tuttavia aumenta sino a 50-60% tra luglio e agosto e le temperature scendono di alcuni gradi). In questi mesi è possibile avere spesso valori tra i 40-45 °C, che però si possono superare solo in alcune eccezionali ondate di caldo. Per quanto riguarda i record, la temperatura massima mai registrata è stata di +50 °C (122 °F) nel giugno 1990, mentre quella dei mesi più freddi (dicembre e gennaio) è stata +31 °C. La minima record risale invece al gennaio 1913 con −8,5 °C (temperature negative sono state registrate anche a novembre, dicembre, febbraio e marzo). Gli inverni sono comunque piacevoli, con temperature che facilmente superano i 20 °C di massima. La neve è caduta sporadicamente (anche con accumuli al suolo nell'ordine di 0,2/0,4 centimetri).

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il nome della città deriva dalla parola latina phoenix, che si riferisce alla Fenice, il favoloso uccello che gli antichi credevano fosse l'unico essere a rinascere dalle proprie ceneri. L'impulso per il nome, che simboleggia la nascita di una nuova civiltà sulle rovine degli insediamenti degli Hohokam, gli fu dato da Phillip Darrell Duppa.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Preistoria[modifica | modifica wikitesto]

L'area ora occupata dalla città di Phoenix fu abitata più di mille anni dalla tribù degli Hohokam. In questa città fu costruito il primo impianto di irrigazione della Valle del Sole, un regime di canali di circa 217 km di lunghezza che permetteva di trasportare l'acqua dal Salt River, cosa che permise la creazione delle prime aziende agricole nel mezzo del deserto. Le rovine di Pueblo Grande occupate tra il 700 e il 1400 d.C. sono i resti del primo insediamento della città.[14]

Padre Eusebio Kino (1645 – 1711) era stato uno dei primi europei a visitare il luogo nel XVII e XVIII secolo. Gli spagnoli si concentrarono principalmente sulle missioni per la tribù dei Pima nel sud dell'Arizona, quindi la valle del Salt River rimase disabitata per diversi secoli prima del 1860.

Origini della città[modifica | modifica wikitesto]

Alla fine della guerra messico-statunitense nel 1848, gran parte del nord del Messico fu annesso agli Stati Uniti e comprendeva anche il Territorio del Nuovo Messico (tra cui l'attuale area di Phoenix). Nel 1867 l'avventuriero Jack Swilling si fermò a riposare a nord dei monti "White Tank". Egli scoprì nell'area numerose zone agricole, che necessitavano soltanto dell'acqua. Nel 1868 costruì un canale che trasportava l'acqua dal Salt River e fondò una piccola colonia a circa 6 chilometri dall'attuale città. La città fu ufficialmente riconosciuta il 4 maggio 1868.

La prosperità e la modernità[modifica | modifica wikitesto]

L'arrivo della ferrovia nel 1880 fu il primo dei molti eventi che rivoluzionarono l'economia di Phoenix. La città divenne un centro del commercio dei prodotti che raggiungevano i mercati delle coste est ed ovest. La Camera di Commercio di Phoenix è stata creata nel 1888.

Nel 1902, il presidente Theodore Roosevelt permise la costruzione di dighe ad ovest, soddisfacendo così le esigenze degli abitanti della "Valle del Sole". Nel 1911 la diga di Roosevelt, una delle più grandi del mondo, divenne operativa. La diga formò anche il lago Roosevelt che ampliò l'irrigazione. Il 14 febbraio 1912, il presidente William Howard Taft creò lo Stato dell'Arizona e Phoenix ne divenne la capitale.

L'economia della città è in crescita e dinamica; l'attuale PIL dell'Arizona è di 247 miliardi di dollari, il 70% di ciò corrisponde a Phoenix e la sua area metropolitana.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Secondo il censimento[15] del 2020, la popolazione era di 1 608 139 abitanti.

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo il censimento del 2010, la composizione etnica della città era formata dal 65,85% di bianchi, il 6,48% di afroamericani, il 2,24% di nativi americani, il 3,15% di asiatici, lo 0,18% di oceaniani, il 18,48% di altre etnie, e il 3,62% di due o più etnie. Ispanici o latinos di qualunque etnia erano il 50,15% della popolazione.

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

La città è sede dell'Università di Phoenix.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Phoenix è servita dagli aeroporti di Phoenix-Sky Harbor e Phoenix-Mesa Gateway, e dalla tranvia di Phoenix. A Phoenix troviamo anche l'edificio più alto dell'Arizona con i suoi 147 metri: la Chase Tower.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Phoenix è rappresentata in tutte le principali leghe professionistiche statunitensi:

La città ha anche ospitato tre edizioni del Gran Premio degli Stati Uniti della Formula 1 tra il 1989 e il 1991, su circuito cittadino chiamato Phoenix Street Circuit.[16]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Phoenix QuickFacts from US Census Bureau, su quickfacts.census.gov, United States Census Bureau. URL consultato il 9 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2012).
  2. ^ Largest Capital Cities of the United States, su geography.about.com, About.com. URL consultato il 9 giugno 2018 (archiviato il 6 novembre 2006).
  3. ^ Annual Estimates of the Resident Population: July 1, 2020, su factfinder.census.gov, United States Census Bureau. URL consultato il 9 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 14 febbraio 2020).
  4. ^ County and City Data Book: 2007 (PDF), su census.gov, 14ª ed., U.S. Census Bureau, 2007, p. 712. URL consultato il 9 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2016).
  5. ^ (EN) Phil Villarreal, Arizona turns 106 Wednesday, in KNXV, 14 febbraio 2018. URL consultato il 9 giugno 2018.
  6. ^ M. Kottek, J. Grieser, C. Beck, B. Rudolf e F. Rubel, World Map of Köppen−Geiger Climate Classification (PDF), su Climate Change & Infectious Diseases Group, Institute for Veterinary Public Health, University of Veterinary Medicine Vienna, 2006. URL consultato il 9 giugno 2018.
  7. ^ M. C. Peel, B. L. Finlayson e T. A. McMahon, Updated world map of the Köppen-Geiger climate classification, in Hydrology and Earth System Sciences, vol. 11, n. 5, 11 ottobre 2007, DOI:10.5194/hess-11-1633-2007.
  8. ^ Farming and Ranching, su arizonaexperience.org. URL consultato il 9 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2013).
  9. ^ Christine Marin, Ph.D., A Short History of South Phoenix from 1865 to the early 1930's, su barriozona.com, barriozona. URL consultato il 9 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2016).
  10. ^ The Five C's – An Arizona History Lesson, su azsos.gov. URL consultato il 9 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 29 aprile 2014).
  11. ^ Why Phoenix?, su azigg.com, AZ International Growth Group, 2016. URL consultato il 9 giugno 2018.
  12. ^ Ronald J. Hansen, Arizona could keep trailing the nation's slow recovery, in The Arizona Republic, 5 settembre 2014. URL consultato il 9 giugno 2018.
  13. ^ Richard M. Bernard e Bradley R. Rice, Sunbelt Cities: Politics and Growth since World War II, University of Texas Press, 2014, p. 315, ISBN 978-0-292-76982-3.
  14. ^ (EN) History, su visitphoenix.com, VisitPhoenix. URL consultato il 29 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2015).
  15. ^ Phoenix, AZ Population - Census 2010 and 2000 Interactive Map, Demographics, Statistics, Quick Facts, su censusviewer.com, CensusViewer. URL consultato il 21 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 17 settembre 2019).
  16. ^ Scheda del circuito di Phoenix, su allf1.info. URL consultato il 5 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 6 novembre 2009).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Pamela Munro et al., A Mojave Dictionary, Los Angeles, UCLA, 1992. ASIN B0006P11GG

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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