Philippe de Gaulle

Philippe de Gaulle
Philippe De Gaulle ad Amsterdam
Soprannome"Sosthène"[1]
NascitaParigi, 28 dicembre 1921
MorteParigi, 13 marzo 2024
Luogo di sepolturaCimitero di Colombey-les-Deux-Églises
ReligioneCattolica
Dati militari
Paese servitoBandiera della Francia Francia
Forza armataForces françaises libres
Armée française
ArmaBandiera della Francia libera FNFL
Bandiera della Francia Marine nationale
CorpoAéronautique navale
Anni di servizio1940-1982
GradoAmmiraglio (1980)
Ferite6 ferite leggere
GuerreSeconda guerra mondiale
Guerra d'Indocina
CampagneFronte occidentale
Liberazione della Francia
BattaglieBattaglia d'Inghilterra
Battaglia dell'Atlantico
Battaglia di Normandia
Liberazione di Parigi
Battaglia dei Vosgi
Comandante divedi #Carriera militare
Decorazionivedi #Onorificenze
Studi militariÉcole navale
Pubblicazionivedi #Bibliografia
Altre carichesenatore
SHD, pp. 91-104
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Philippe de Gaulle

Senatore di Parigi
Durata mandato18 anni e 2 giorni
Durata mandato28 settembre 1986 –
30 settembre 2004
Gruppo
parlamentare
Groupe du Rassemblement pour la République
Groupe de l'Union pour un mouvement populaire
CircoscrizioneParigi
Tipo nominaElezione indiretta
Incarichi parlamentari
Membro della commissione degli affari esteri, della difesa e delle forze armate
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoRPR (1986-2002)
UMP (2002-2004)
UniversitàCollège Stanislas
École navale
ProfessioneIspettore generale della marina

Philippe Henri Xavier Antoine de Gaulle (Parigi, 28 dicembre 1921Parigi, 13 marzo 2024[2]) è stato un ammiraglio e senatore francese, figlio del generale de Gaulle.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Famiglia[modifica | modifica wikitesto]

Philippe de Gaulle nasce a Parigi il 28 dicembre 1921, figlio di Charles e Yvonne de Gaulle, è battezzato l'8 gennaio 1922 nella chiesa di San Francesco Saverio di Parigi, ha come madrina la nonna materna Marguerite Vendroux e come padrino lo zio paterno Xavier de Gaulle.[3]

Sembra che il nome Philippe gli fu dato in onore del Maresciallo di Francia Philippe Pétain, di cui il padre era all'epoca stretto collaboratore.
Aveva due sorelle:

Nell'estate del 1947 si fidanza con Henriette de Montalembert de Cers (1929-2014), discendente della famiglia nobile dei Montalembert. La sera del 29 dicembre 1947 presso il municipio di Poncin è svolta la cerimonia civile e l'indomani il matrimonio religioso è celebrato da Georges Thierry d'Argenlieu a Épierre.[5]
La coppia ha quattro figli:

Carriera militare[modifica | modifica wikitesto]

Seconda guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Philippe de Gaulle

Nel 1939, Philippe de Gaulle è allievo al Collège Stanislas di Parigi, una scuola cattolica che va dalla scuola dell'infanzia fino alla classe préparatoire aux grandes écoles. In vista dell'ingresso all'École navale a Lanvéoc, segue la preparazione militare superiore.

Philippe de Gaulle, il 18 giugno 1940 è, insieme alla madre e alle sorelle, a Brest in procinto di imbarcarsi su un traghetto per l'Inghilterra. Non ascoltano quindi l'Appello lanciato alla radio, ma ne prendono conoscenza l'indomani (il 19/06), quando, arrivati a Falmouth, Philippe de Gaulle legge su The Daily Mirror che «un certo generale de Gaulle, che si trova a Londra, ha lanciato un appello a tutti i Francesi presenti in Gran Bretagna». In giornata riescono a prendere contatto con Londra e l'indomani (il 20/06), in treno, raggiungono Londra, dove arrivano in serata.[10]

Il manoscritto del testo dell'Appello del 18 giugno, parte integrante del dossier di iscrizione nel «Registro Memoria del mondo» dell'UNESCO, è detenuto da Philippe de Gaulle.[11]

Il 23 luglio 1940 si arruola nelle Forces navales françaises libres (FNFL). Philippe de Gaulle è, insieme a Geoffroy Chodron de Courcel e Élisabeth de Miribel, tra i primi a rispondere all'Appello.[12]

Combatte durante tutta la seconda guerra mondiale:

Dopoguerra[modifica | modifica wikitesto]

Philippe de Gaulle
Ufficiale subalterno[16]
Ufficiale superiore[16]
  • 1º aprile 1956 - Vice del capo delle operazioni.
  • 18 maggio 1956 - Capo del servizio istruzioni alla base aeronavale di Hyères-Le Palyvestre.
  • 13 ottobre 1956 - Assegnato al 3º ufficio dello Stato Maggiore generale della Marina a Parigi.
  • 16 gennaio 1957 - Stagista alla Scuola di guerra navale.
  • 2 gennaio 1958 - Assegnato al 3º ufficio dello Stato Maggiore generale della Marina, sezione aeronautica.
  • 15 settembre 1959 - Assistente della 2ª divisione di escorteurs d'escadre sulla nave Duperré.
  • 19 dicembre 1960 - Comandante dell'escorteur rapide Le Picard.[18]
  • 4 gennaio 1962 - Assegnato allo Stato Maggiore delle forze armate, divisione impiego.
  • 24 novembre 1964 - Comandante della base aeronavale di Dugny-Le Bourget.
  • 23 agosto 1966 - Assegnato allo Stato Maggiore delle forze armate, divisione navi-armi.
  • 23 gennaio 1967 - Comandante della frégate FLE Suffren.[19]
  • 22 aprile 1968 - Assegnato allo Stato Maggiore generale della Marina.
  • 23 settembre 1968 - Revisore al "Centre des hautes études militaires" (CHEM)–"Institut des hautes études de Défense nationale".
  • 22 settembre 1969 - Comandante dell'Aéronautique navale della 2ª région maritime a Brest.
  • 17 maggio 1971 - Capo della divisione studi generali dello Stato Maggiore delle forze armate.
Ufficiale generale[16]
  • Dal 23 maggio 1973 è Comandante del Groupe Naval d'Essais et de Mesures ("GROUPE M"), e in questo ruolo è spesso a bordo della nave misurazioni Henri Poincaré.
  • Dal 6 dicembre 1974 è Comandante dell'Aviation de patrouille maritime ("ALPAMAR") alla BAN Dugny-Le Bourget.
  • Dal 9 febbraio 1976 è Comandante dell'Escadre de l'Atlantique.
  • Dal 10 ottobre 1977 è Presidente della commissione permanente dei test delle navi della flotta.
  • Dal 1º novembre 1980 è Ispettore generale della Marina.
  • Dal 29 dicembre 1982 è ammesso nella seconda sezione, cioè in pensione.[20]

Avanzamenti di grado[modifica | modifica wikitesto]

Philippe de Gaulle

Carriera politica[modifica | modifica wikitesto]

Philippe de Gaulle è eletto senatore di Parigi per il Raggruppamento per la Repubblica (RPR) – diventato poi Unione per un Movimento Popolare (UMP) – il 28 settembre 1986 ed è rieletto il 24 settembre 1995; rimane in carica fino al 30 settembre 2004, quando finito il secondo mandato, non si ripresenta.
Al Sénat è "Membro della commissione degli affari esteri, della difesa e delle forze armate".
Ha depositato 4 rapporti:

  • 1991-1992: Forces terrestres (Projet de loi de finances pour 1992) - Avis numéro 95 Tome VI;
  • 1990-1991: Quelques enseignements immédiats de la crise du Golfe quant aux exigences nouvelles en matière de défense - Rapport d'information numéro 303;
  • 1990-1991: Section forces terrestres (Projet de loi de finances pour 1991) - Avis numéro 88 Tome VI;
  • 1990-1991: Section forces terrestres (Projet de loi de finances pour 1990) - Avis numéro 62 Tome VI.

Dal 2006, Philippe de Gaulle è stato membro del comitato d'onore del movimento politico di ispirazione gollista: Mouvement Initiative et Liberté (MIL).[22]

Philippe de Gaulle è stato membro del comitato d'onore e presidente onorario dell'Union nationale inter-universitaire (UNI)[23], movimento universitario creato da Jacques Foccart nel 1969.

Memorie[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la morte del padre, Philippe da Gaulle ha curato l'uscita del secondo volume (incompleto) delle Mémoires d’espoir – l'opera doveva comporsi di tre volumi, ma alla morte del Generale, solo il primo volume era già stato pubblicato e del secondo volume solo i primi 2 capitoli erano pronti per la stampa – e soprattutto ha curato i 13 volumi di Lettres, Notes et Carnets (pubblicati tra il 1980 e il 1997); nel 1988, grazie a questa pubblicazione, Philippe de Gaulle riceve il Prix d’Académie dell'Académie française.[24]

Nel 1997 e nel 2000, Philippe de Gaulle pubblica, in due volumi, le sue Mémoires accessoires, che idealmente completano quelle del padre.
Sotto la forma di interviste di Michel Tauriac, Philippe de Gaulle pubblica: Les 30 jours qui ont fait de Gaulle (2001), De Gaulle, mon père (in due volumi, nel 2003 e 2004) e Mon père en images (2006).

In particolare De Gaulle, mon père è un successo di vendite e riceve il premio letterario Prix Honneur et Patrie della SMLH[25]; tuttavia, l'opera suscita anche diverse critiche, in particolare riguardo un'intervista concessa da Philippe de Gaulle circa gli harkis, o ancora riguardo alcune inesattezze o errori rilevati da diversi storici; tuttavia, l'opera rimane una fonte primaria sul generale de Gaulle, la sua via privata e politica.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Il Generale de Gaulle non ha mai fatto il figlio Philippe Compagno della Liberazione, sicuramente per non prestare il fianco ad eventuali accusazioni di nepotismo. Probabilmente per lo stesso motivo, Philippe de Gaulle non ricevette nemmeno la Médaille de la Résistance. Philippe de Gaulle a questo proposito riporta nelle Mémoires accessoires un dialogo avuto col padre: «Naturalmente, io non potevo, figlio mio, farti compagno della Liberazione. Se non a titolo postumo o se tu eri rimastro gravemente mutilato, e ancora! D'altra parte, io ho nominato un consiglio dell'Ordine che non me l'ha proposto e adesso [l'ordine] è chiuso... salvo per la Croce che si riserva a Churchill.»[26]

Gran Croce dell'Ordine della Legion d'Onore - nastrino per uniforme ordinaria
«DE GAULLE (P.), enseigne de vaisseau de 1re classe: engagé dans les Forces navales françaises libres dès la première heure. Officier de valeur, calme autant que courageux. A commandé un peloton de tanks destroyers pendant les campagnes de Normandie et d'Alsace. L'action de ce peloton a été décisive dans les opérations qui ont amené la percée des Vosges. Trois fois cité.[27]»
— 1946, ..., ..., 1980, 2005[28]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il soprannomme Sosthène gli fu dato dal settimanale satirico Le Canard enchaîné, probabilmente in riferimento alle pubblicazioni di Philippe de Gaulle sul padre, e ispirato o da Sosthènes de La Rochefoucauld, ultrarealista e difensore di Luigi XVI di Francia, o da Sosthène de Plessis-Vaudreuil, personaggio del romanzo Au plaisir de Dieu ("A Dio piacendo") di Jean d'Ormesson.
  2. ^ (FR) L’amiral Philippe de Gaulle, fils du Général, est mort, su www.lemonde.fr, 13 marzo 2024. URL consultato il 13 marzo 2024.
  3. ^ (FR) Michel Tauriac, De Gaulle avant de Gaulle: La construction d'un homme, Parigi, Plon, p. 471, ISBN 978-2-259-21657-9.
  4. ^ (FR) Fondation Anne de Gaulle, su fondation-anne-de-gaulle.org.
  5. ^ (FR) Philippe de Gaulle, Mémoires accessoires, tome 2 : 1946-1982, edi8, 2014, p. 35, ISBN 2-259-22906-9.
  6. ^ (FR) Non !, in Le Monde, 19 maggio 1999. (FR) Les signataires, in Le Monde, 19 maggio 1999.
  7. ^ (FR) Décret du 15 septembre 2016 portant nomination d'un conseiller d'Etat en service extraordinaire - M. de GAULLE (Yves), su legifrance.gouv.fr, 15 settembre 2016.
  8. ^ Magistrato della Cour des comptes di grado superiore.
  9. ^ (FR) Décret du 21 décembre 2006 portant nomination d'un conseiller maître à la Cour des comptes - M. de Gaulle (Jean), su legifrance.gouv.fr, 21 settembre 2006.
  10. ^ (FR) Les heures bretonnes de De Gaulle, in Le Télégramme, 18 giugno 2010.
  11. ^ (FR) L'inscription de l'Appel du 18 juin 1940 au Registre Mémoire du monde de l'UNESCO, su charles-de-gaulle.org. URL consultato il 18 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2017).
  12. ^ (FR) Témoignages : Philippe de Gaulle, su charles-de-gaulle.org, 14 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2017).
  13. ^ (FR) La Frégate LA DECOUVERTE, devenue LUCIFER II, su academiedecherbourg.wordpress.com, 15 febbraio 2014.
  14. ^ (FR) RBFM - Historique, su rbfm-leclerc.com.
  15. ^ (FR) Chronologie de la Libération de Paris, su charles-de-gaulle.org (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2017).
  16. ^ a b c d SHD, pp. 91-104.
  17. ^ (FR) Flottille 6 F, su netmarine.net.
  18. ^ (FR) Escorteur rapide Le Picard, su netmarine.net.
  19. ^ (FR) Frégate Suffren, su netmarine.net.
  20. ^ (FR) Projet de loi portant statut général des militaires, su senat.fr, 26 gennaio 2005.
  21. ^ a b (FR) LE VICE-AMIRAL PHILIPPE DE GAULLE ACCÈDE AU RANG D'AMIRAL, in Le Monde, 24 giugno 1980.
  22. ^ (FR) Mouvement Initiative et Liberté - Comité d'honneur (PDF), su lemil.org.
  23. ^ (FR) Le comité d'honneur - UNI, su uni.asso.fr, 2009-11. URL consultato il 16 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2018).
  24. ^ (FR) M. Philippe de GAULLE. Publication de Lettres, notes et carnets, du général de Gaulle. médaille de vermeil, su academie-francaise.fr.
  25. ^ (FR) Allocution de M. Jacques Chirac, Président de la République, à propos de l'ouvrage de Philippe de Gaulle et Michel Tauriac : "De Gaulle, mon père", Paris le 16 avril 2004., su discours.vie-publique.fr, 16 aprile 2004. URL consultato il 3 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2017).
  26. ^ (FR) Philippe de Gaulle, Mémoires accessoires, tome 2 : 1946-1982, edi8, 2014, p. 30, ISBN 2-259-22906-9.
    «Naturellement, je ne pouvais pas, toi mon fils, te faire compagnon de la Libération. Sinon à titre posthume ou si tu étais revenu gravement mutilé, et encore ! D'ailleurs, j'ai nommé un conseil de l'Ordre qui ne me l'a pas proposé et maintenant c'est terminé... sauf pour la Croix qu'on réserve à Churchill.»
  27. ^ (FR) Un Français Libre parmi 50689: Philippe Henri Xavier Antoine de Gaulle, su francaislibres.net.
  28. ^ (FR) Décret du 31 décembre 2004 portant élévation aux dignités de grand'croix et de grand officier, su legifrance.gouv.fr, 31 dicembre 2004.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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