Peter Freuchen

Lorenz Peter Elfred Freuchen (Nykøbing Falster, 2 febbraio 1886Anchorage, 2 settembre 1957) è stato un esploratore, antropologo, scrittore, giornalista e regista danese.

Peter Freuchen
Informazioni personali
Nome in danese Lorenz Peter Elfred Freuchen
Nascita 2 febbraio 1886, Nykøbing Falster (Danimarca)
Morte 2 settembre 1957, Anchorage (Stati Uniti)
Causa della morte infarto acuto del miocardio
Residenza Copenaghen, Thule, New York
Nazionalità danese
Lingua madre danese
Partito politico partito socialdemocratico danese (dal 1920)
Famiglia
Coniugi Navarana Mequpaluk (1898-1921)

Magda Vang Lauridsen (1924-1944) Dagmar Freuchen-Gale (1945-1957)

Istruzione
presso Università di Copenaghen
Informazioni professionali
Professione Scrittore, esploratore, antropologo, giornalista
Datore di lavoro Ude og Hjemme (1926-1932)
Conflitti Seconda guerra mondiale
Membro della Resistenza danese

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Originario di Nykøbing Falster, una città nel sud della Danimarca situata nella parte occidentale dell'isola di Falster, Freuchen era figlio di Anne Petrine Frederikke (1862-1945) e Lorentz Benzon Freuchen (1859-1927). È stato sposato tre volte. La prima nel 1911, con Navarana Mequpaluk, una donna Inuk che morì di influenza spagnola in un'epidemia; ebbe due figli: il ragazzo Mequsaq Avataq (1916-1962) e la ragazza Pipaluk Jette Tukuminguaq Kasaluk Palika Hager (1918–1999). Il suo secondo matrimonio, nel 1924, con Magdalene Vang Lauridsen (1881-1960) fu sciolto nel 1944. Più tardi, nel 1945, sposò l'illustratrice danese Dagmar Cohn.

Trascorse gran parte della sua vita a Thule, in Groenlandia, vivendo con gli Inuit. Lavorò insieme a Knud Rasmussen, durante la spedizione che attraversò la Groenlandia fino al Pacifico.

Nel 1910 Knud Rasmussen e Peter Freuchen fondarono la Thule Shopping Station, di cui Freuchen fu governatore tra il 1913 e il 1920, a Cape York (Uummannaq), Groenlandia.[1]

Nel 1920 si unì ai socialdemocratici danesi e scrisse sul suo giornale Politiken.

Durante la seconda guerra mondiale, Freuchen si unì alla resistenza danese contro i nazisti, per il quale fu arrestato e condannato a morte dalle truppe di occupazione tedesche. Riuscì a fuggire in Svezia.

Trascorse gli ultimi anni negli Stati Uniti, insieme a sua moglie Dagmar Cohn a New York e Noank. La prefazione del suo ultimo lavoro, Il libro dei sette mari[2], è datata 30 agosto 1957 a Noank. Morì di infarto tre giorni dopo a Elmendorf, in Alaska. Le sue ceneri furono successivamente sparse a Thule.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

In occasione del centenario della sua nascita gli è stato dedicato l'asteroide 3369 Freuchen.[3]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Grønland, land og folk (Groenlandia, terra e persone), 1927 (diario di viaggio), il suo primo testo
  • Storfanger (Grande cacciatore), 1927 (romanzo)
  • Rømningsmand (Soccorritore), 1928 (romanzo)
  • Nordkaper (Mare del Nord), 1929 - Il tiranno del mare (romanzo)
  • Ivalu, 1930 - Ivalu, La moglie eschimese - tradotto (romanzo)
  • Knud Rasmussen. Edizione commemorativa. 3 v. 1934 (Peter Freuchen, Therkel Mathiassen, Kaj Birket-Smith)
  • Flugten til Sydamerika (Il volo per il Sud America), 1935 (memorie)
  • "Arctic Adventure: My Life in the Frozen North" (Avventura nell'Artico: La mia vita nel ghiacciato Nord), Farrar & Rinehart, New York, Toronto, © 1935.
  • Min grønlandske ungdom (La mia gioventù in Groenlandia), 1936 e 1953 (memorie)
  • Nuoruuteni Grönlannissa (La mia gioventù in Groenlandia) (ricordi)
  • Min anden ungdom (La mia altra giovinezza), 1938 (memorie)
  • Sibiriske eventyr (Avventure in Siberia), 1939 (memorie)
  • Diamantdronningen (Diamante regina), 1941 (romanzo)
  • Hvid mand, 1943 - L'uomo bianco - Uomo bianco con eschimesi (romanzo)
  • Eskimofortællinger (Racconti eschimesi), 1944 (romanzo)
  • Solfjeld, 1944 (romanzo)
  • Larions lov (La legge di Larion), 1948 (romanzo sugli indiani dell'entroterra lungo il fiume Yukon)
  • Eskimodrengen Ivik (Ragazzo eschimese Ivik), 1949 - (romanzo)
  • Nigger-Dan, 1951 (romanzo, alias La leggenda di Daniel Williams)
  • I al frimodighed (Mi sono spaventato), 1953 (memorie)
  • "Lastroni di ghiaccio e acqua fiammeggiante", 1954
  • I all uppriktighet (In tutta onestà), 1954 (memorie)
  • Vagrant Viking, 1954 (memorie)
  • Fremdeles frimodig (Ancora audace), 1955
  • Fortfarende uppriktig (Ancora sincero), 1956 & 1960 (memorie)
  • Fangsmænd i Melville-bugten (Detenuti nella baia di Melville), 1956 - (romanzo)
  • Fra Thule fino a Rio (Da Thule fino a Rio), 1957 (memorie)
  • "Il libro sui sette mari di Peter Freuchen", Julian Messner, Inc. New York, © 1957.
  • Peter Freuchens bog om de syv have (Il libro sui sette mari di Peter Freuchen), 1959 (documentario)
  • "L'anno artico", G.P. Putnam's Sons, New York, © 1958. (Peter Freuchen & Finn Salomonsen)
  • I Sailed with Rasmussen (Ho navigato con Rasmussen), 1958 (documentario)
  • Hvalfangerne (Caccia alla balena), 1959 (romanzo)
  • "Peter Freuchen's Adventures in the Arctic"(Le avventure nell'Artico di Peter Freuchen), Julian Messner, Inc. New York, © 1960. A cura di Dagmar Freuchen.
  • Det arktiske år (Anno Artico), 1961 - (documentario)
  • "Il libro degli eschimesi di Peter Freuchen", Peter Freuchen Estate. Cleveland, Ohio, © 1961. A cura di Dagmar Freuchen.
  • Erindringer (Memorie), 1963. A cura di Dagmar Freuchen.

Libri[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Peter Freuchen (1886-1957), su kirjasto.sci.fi. URL consultato il 28 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2009).
  2. ^ Freuchen, Peter; David Goldsmith Loth; George Plimpton (2003) Peter Freuchen's Book of the Seven Seas. pp. 11–12
  3. ^ (EN) Lutz D. Schmadel, Dictionary of minor planet names, New York, Springer Verlag, 2012, p. 264, ISBN 3-540-00238-3.

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