Pasquale Sfameni

Pasquale Sfameni

Rettore dell'Alma Mater Studiorum
Università di Bologna
Durata mandato1923 –
1927
PredecessoreLeone Pesci
SuccessoreGiuseppe Albini

Dati generali
Titolo di studioLaurea in Medicina
UniversitàUniversità di Bologna
ProfessioneMedico, docente universitario

Pasquale Sfameni (Torregrotta, 30 ottobre 1868Torregrotta, 7 ottobre 1955) è stato un medico e scienziato italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Torregrotta nel 1868[1][2] da famiglia borghese, si laureò presso l'Università di Bologna nel 1893 con una tesi sulle alterazioni artificiali e cadaveriche del sistema nervoso centrale e periferico[3][4]. Si trasferì in seguito a Pisa dove intraprese la carriera universitaria divenendo allievo di Ermanno Pinzani negli studi specialistici in ostetricia dal 1895 al 1905[1][2]. Successivamente fu professore presso le Università di Perugia, Cagliari, Messina e Parma[1][2][3]. Nel 1918 ritornò come professore ordinario a Bologna ove fondò la rivista Monitore Ostetrico[1], divenendo al contempo direttore della Clinica Ostetrica fino al 1936[1][3]. Dal 1923 al 1927 fu Magnifico Rettore dell'Università di Bologna[2][3][5]. Fu inoltre membro della Società italiana per il progresso delle scienze[6] e, dal 1947 al 1949, dell'Accademia delle Scienze di Bologna[1]. Nel 1940 donò, insieme alla moglie, tutti suoi scritti e gran parte dei suoi beni immobili all’università di Bologna che li utilizzò per istituire la Fondazione Pasquale Sfameni[3][7]. Quest'ultima assegna un premio internazionale quinquennale e diverse borse di studio annuali[7]. Ritornato nel 1948 nella sua Torregrotta, vi morì nel 1955[1][3].

Massone, fu membro della loggia di Bologna "VIII Agosto" di Rito scozzese antico ed accettato appartenente al Grande Oriente d'Italia, dalla quale si dimise nel 1925[8].

Principali contributi[modifica | modifica wikitesto]

Pasquale Sfameni è noto a livello internazionale grazie alle sue ricerche sulla gravidanza e sul parto che lo condussero, nel 1922, alla pubblicazione della teoria sulla Rivoluzione utero-ovarica e sulla dilatazione attiva dell'utero[1][2][3]. I suoi studi si concentrarono sulla cellula uovo femminile e sull'origine e sviluppo della placenta dimostrando la natura endocrina della decidua basale[1][2]. Notevoli anche gli studi sulle fistole vescico-vaginali che riuscì per la prima volta a curare ricorrendo ad intervento chirurgico[2][3]. Il complesso dei suoi principali lavori è noto nella letteratura medica come Dottrina umorale ormonica di Sfameni[1][3].

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze italiane[modifica | modifica wikitesto]

Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
— Regio Decreto 20 dicembre 1924[3][9]

Onorificenze estere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j Bacialli, 1955
  2. ^ a b c d e f g Gaifami, 1936
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m Mariella Di Giovanni, La figura del prof. Pasquale Sfameni. Luminare di origine torrese al servizio della scienza, in Torregrotta Notizie, Comune di Torregrotta, - giugno 1997, p. 7-9.
  4. ^ Fascicoli degli studenti: Pasquale Sfameni, su archiviostorico.unibo.it, Università di Bologna. URL consultato l'11 gennaio 2016.
  5. ^ Serie dei Rettori dell’Università di Bologna, su unibo.it, Università di Bologna. URL consultato il 10 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2015).
  6. ^ INDICE GENERALE STORICO-CRONOLOGICO ALFABETICO E ANALITICO. Lavori, contributi e quadri direttivi (1839-2005) (PDF), su sipsinfo.it, Società italiana per il progresso delle scienze, p. 509. URL consultato l'11 gennaio 2016.
  7. ^ a b Il ricordo di Pasquale Sfameni, a sessant'anni dalla morte, in magazine.unibo.it, Università di Bologna, 9 maggio 2015. URL consultato l'11 gennaio 2016.
  8. ^ Elisabetta Cicciola, Ettore Ferrari Gran Maestro e artista fra Risorgimento e Antifascismo. Un viaggio nelle carte del Grande Oriente d'Italia, Mimesis, Milano, 2021, p. 157, 20).
  9. ^ Supplemento alla Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia n.224 del 26 settembre 1925 (PDF), su augusto.digitpa.gov.it, Progetto Au.Gu.Sto. - DigitPA, p. 53. URL consultato l'11 gennaio 2016.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN90235863 · SBN LO1V178148 · LCCN (ENn2016186395 · WorldCat Identities (ENlccn-n2016186395