Parusia

Parusìa è una parola di origine greca (dal termine greco παρουσία parousía, che significa "presenza"[1] indicante in generale la presenza del divino, o dell'essenza ideale, nel mondo materiale) usata in vari ambiti filosofici e teologici.

Ambiti[modifica | modifica wikitesto]

Filosofia platonica[modifica | modifica wikitesto]

Secondo la filosofia di Platone è la presenza nel mondo sensibile dell'essenza ideale.

Teologia cristiana[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Seconda venuta.
Hans Memling, Trittico di Danzica

Nella teologia cristiana indica il ritorno sulla terra di Gesù alla fine dei tempi. La parusia ricorreva di frequente nella predicazione apostolica. Paolo di Tarso, infatti, nella Prima lettera ai Corinzi sperava di essere ancora vivo all'epoca della Parusia, tant'è che conclude questa lettera con l'espressione maràna tha, Vieni o Signore (1 Cor 16:22[2]), presente anche alla fine del Libro dell'Apocalisse di san Giovanni Apostolo ed Evangelista (Ap 22:20[3]). È un tema ricorrente negli Atti degli Apostoli, scritti nei primi decenni dopo Cristo, nel periodo in cui la morte dei primi cristiani comincia a originare domande sulla sorte dei corpi e delle anime.

Il computo cronologico di quando avverrà il ritorno glorioso di Gesù sfugge alla conoscenza, ma a saperlo è solo il Padre (Mt 24:36[4]). Ma certo è che quando accadrà esso sarà manifesto a tutte le popolazioni della terra: "Come la folgore viene da oriente e brilla fino a occidente, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo" (Mt 24:27[5]). San Paolo tuttavia specifica: "Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti dovrà avvenire l'apostasia e dovrà essere rivelato l'uomo iniquo, il figlio della perdizione, colui che si contrappone e s'innalza sopra ogni essere che viene detto Dio o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio" (2 Tessalonicesi 2:3-4[6]).

Rastafarianesimo[modifica | modifica wikitesto]

I Rastafari, membri di un movimento religioso nato in seno al Cristianesimo, proclamano che il secondo Avvento, cioè la Parusia del Messia Cristo che ritorna nella terra come Re dei re davidico per regnare, è avvenuto con l'imperatore di Etiopia Hailé Selassié (Potenza della Trinità).

Islam[modifica | modifica wikitesto]

Nell'Islam sciita i Duodecimani sono in attesa della ricomparsa, alla fine dei tempi, del 12º Imam, Muhammad al-Mahdi, mai morto ma nascosto, che tornerà a manifestarsi e a ristabilire la giustizia in Terra.

Influenze nella cultura contemporanea[modifica | modifica wikitesto]

La parusia è al centro della trama dei primi due volumi della Trilogia di Valis dello scrittore statunitense Philip K. Dick, Valis e Divina invasione.

Nel romanzo di fantascienza Come ladro di notte (1972) di Mauro Antonio Miglieruolo, la Parusia, intesa come la cancellazione della vita intelligente dall'universo, è il fine supremo della autoproclamata Congrega degli Inumani.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ paruṡìa in Vocabolario - Treccani, su www.treccani.it. URL consultato il 18 gennaio 2023.
  2. ^ 1 Corinzi 16:22, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  3. ^ Ap 22:20, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  4. ^ Mt 24:36, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  5. ^ Mt 24:27, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  6. ^ 2 Tessalonicesi 2:3-4, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Erich Grässer, Das Problem der Parusieverzögerung in den synoptischen Evangelien und in der Apostelgeschichte, Berlino, Walter de Gruyter, 1977.
  • A. L. Moore, The Parousia in the New Testament, Leiden, Brill, 1996.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàThesaurus BNCF 32097