Paolo Salvi

Paolo Salvi
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Ginnastica
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Giochi olimpici 2 0 0

Per maggiori dettagli vedi qui

Statistiche aggiornate al 30 dicembre 2010

Paolo Salvi (Brescia, 22 novembre 1891Germania, 12 gennaio 1945) è stato un ginnasta italiano, vincitore di due medaglie d'oro nella gara di concorso a squadre di ginnastica. La prima medaglia la vinse ai Giochi olimpici di Stoccolma 1912 (squadra composta, oltre da Salvi, da Pietro Bianchi, Guido Boni, Alberto Braglia, Giuseppe Domenichelli, Carlo Fregosi, Alfredo Gollini, Francesco Loi, Luigi Maiocco, Giovanni Mangiante, Lorenzo Mangiante, Serafino Mazzarocchi, Guido Romano, Luciano Savorini, Adolfo Tunesi, Giorgio Zampori, Umberto Zanolini, Angelo Zorzi) e la seconda ai Giochi Olimpici di Anversa 1920 (con Arnaldo Andreoli, Ettore Bellotto, Pietro Bianchi, Fernando Bonatti, Luigi Cambiaso, Carlo Costigliolo, Luigi Costigliolo, Giuseppe Domenichelli, Roberto Ferrari, Carlo Fregosi, Romualdo Ghiglione, Ambrogio Levati, Francesco Loi, Vittorio Lucchetti, Luigi Maiocco, Ferdinando Mandrini, Lorenzo Mangiante, Antonio Marovelli, Michele Mastromarino, Giuseppe Paris, Manlio Pastorini, Ezio Roselli, Giovanni Tubino, Giorgio Zampori e Angelo Zorzi).

Bìografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Brescia il 22 novembre del 1891. A 21 anni, nel 1912 vince a Stoccolma la sua prima medaglia d'oro nella ginnastica artistica, ma dovette interrompere l'attività a causa dello scoppio della Prima guerra Mondiale a cui partecipa nel Regio Esercito. Finito il conflitto torna ad allenarsi, arrivando nel 1920 in Belgio a vincere ancora l'oro olimpico. Si trasferì ad Albenga dove lui o la famiglia acquistarono la centrale del latte. Dall'autunno del 1943 un ricognitore inglese sorvolava la città lanciando dei volantini, uno di questi venne portato al bar e fu oggetto di qualche parola tra il Salvi e suoi 3 amici, dopodiché venne gettato via. Dopo qualche giorno una spiata portò all'arresto e alla perquisizione delle case e attività dei quattro senza trovare nulla, e vennero rilasciati. Dopo un paio di mesi, nel gennaio del '44, venne fatto un nuovo controllo nella Centrale del Latte del Salvi da parte delle Brigate Nere; un Milite lancia un urlo, ”Eccolo”! E sventola in aria un volantino. Paolo Salvi ha una reazione naturale: “Non c'è mai stato! Ce l'avete messo voi!”. I quattro vengono portati al carcere di Sant'Agostino a Savona nel reparto politico, poi a quello di Marassi e infine al campo di Fossoli.

Il 7 aprile 1944 viene recapitata una lettera proveniente dal campo di concentramento di Fossoli da parte di Paolo Salvi al figlio diciassettenne Giampiero: lo informa che lui e gli altri tre amici sono detenuti in attesa di essere inviati in Germania. Una analoga lettera di Nicolò Podestà è consegnata ai suoi famigliari. I familiari a giugno fecero un viaggio a Fossoli per portare conforto e dei generi ai propri familiari. Mentre erano in visita, il 21 giugno venne allestito il convoglio; le famiglie provano a organizzare una fuga corrompendo le guardie, ma i quattro amici rifiutano sapendo che spesso in caso di fuga vengono prese di mira le famiglie. Il figlio di Salvi, Giampiero, ricorda: “i nazifascisti chiusero i portelloni dei carri bestiame piombandoli e tra le pareti di legno potemmo parlare per qualche minuto con i nostri cari. Furono momenti tristi e tragici per non poter far nulla contro tali barbarie da Medioevo. Sentivamo i loro lamenti e le loro grida. Tre sbuffi di vapore il treno si mise in marcia, noi attendemmo che sparisse all'orizzonte e aspettammo di vedere in lontananza l'ultimo sbuffo di fumo”. Nessuno dei quattro amici ha fatto ritorno ad Albenga.[1][2]. Rinchiuso nel lager di Mauthausen vi morì il 21 giugno 1944, stando a una comunicazione del Comando tedesco al Comune di Albenga, "per mitragliamento aereo del nemico".[3]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Anno Manifestazione Sede Evento Risultato
1912 Giochi olimpici Bandiera della Svezia Stoccolma Concorso a squadre Oro
1920 Giochi olimpici Bandiera del Belgio Anversa Concorso a squadre Oro

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza italiana (Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia) Archiviato il 20 marzo 2008 in Internet Archive. (ital., gesichtet 21. August 2008)
  2. ^ Paolo Salvi (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia) (ital., gesichtet 21. August 2008)
  3. ^ ANPI - Donne e Uomini della Resistenza (2010)
  4. ^ Inaugurata la Walk of Fame: 100 targhe per celebrare le leggende dello sport italiano, su coni.it. URL consultato il 20 dicembre 2017.
  5. ^ 100 leggende Coni (PDF), su coni.it. URL consultato il 20 dicembre 2017.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]