Paolo Bonacelli

Paolo Bonacelli nel film Francesco (1989)

Paolo Bonacelli (Civita Castellana, 28 febbraio 1937[1]) è un attore italiano, attivo nel cinema, nel teatro e nella televisione.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Paolo Bonacelli si diploma all'Accademia d'arte drammatica di Roma e subito debutta in Questa sera si recita a soggetto per la regia di Vittorio Gassman. È poi al Teatro Stabile di Genova, dove recita in Il diavolo e il buon Dio di Sartre, diretto da Luigi Squarzina. Assieme a Carlotta Barilli fonda la Compagnia del Porcospino con cui, a Roma, mette in scena numerosi testi di successo. Bonacelli ha dichiarato di essere un attore che non tende ad immedesimarsi nel personaggio interpretato, anzi, di limitarsi a studiare il testo. Non c'è nelle sue interpretazioni qualcosa di strettamente personale, piuttosto, egli cerca di capire cosa dice quel personaggio, dentro il testo, ma fuori dal personaggio.

A teatro si ricordano le sue straordinarie performance in Sogno di Oblomov (1986), testo di Siro Ferrone, per la regia di Beppe Navello, con Anna Zapparoli, Luigi Tontoranelli e Gianni Galavotti, Il ratto di Proserpina (1986), regia di Guido De Monticelli e musiche di Mario Borciani, Terra di nessuno di Harold Pinter (1994), ancora per la regia di De Monticelli Mandragola di Niccolò Machiavelli (1996) e i recenti Enrico IV di William Shakespeare (2007) e Il malato immaginario di Molière (2010).

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Paolo Bonacelli in Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975)

Numerosissimi i film ai quali ha preso parte: tra di essi, si ricorda Salò o le 120 giornate di Sodoma di Pasolini, grazie al quale vinse la Targa Mario Gromo, L'eredità Ferramonti di Mauro Bolognini, Cristo si è fermato a Eboli di Francesco Rosi, Non ci resta che piangere di Massimo Troisi e Roberto Benigni (dove interpreta Leonardo da Vinci), Francesco di Liliana Cavani, Johnny Stecchino di Roberto Benigni (con cui si aggiudica il Ciak d'oro ed il Nastro d'argento), Io speriamo che me la cavo di Lina Wertmüller e Mission: Impossible III di J. J. Abrams.

Il successo internazionale arriva nel 1978 con Fuga di mezzanotte di Alan Parker, dopo essere stato notato dal regista britannico per la sua interpretazione in L'eredità Ferramonti di Mauro Bolognini. Parker era alla ricerca di un turco dagli occhi azzurri e, dopo due provini, Bonacelli ottenne la parte del detenuto Rifki. Nel 2008, grazie al voto popolare, riceve il Premio Gassman alla carriera, mentre il 6 luglio 2011 viene premiato al teatro romano di Verona con il prestigioso "54º Premio Renato Simoni per la Fedeltà al Teatro di Prosa". Il 7 dicembre 2019 viene insignito del Premio "Vincenzo Crocitti International "Alla Carriera".

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Radio[modifica | modifica wikitesto]

Doppiaggio[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Elenco Artisti Settore Audiovisivo Rappresentati da Nuovo IMAIE (al 31/01/2014) (PDF), su areasoci.nuovoimaie.it, IMAIE. URL consultato il 16 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 17 settembre 2015).
  2. ^ Ecco a voi un inedito di Hofmannsthal, firmato da Albertazzi, su ricerca.repubblica.it, repubblica.it, 30 giugno 1985. URL consultato il 2 novembre 2014.
  3. ^ Oblomov - Ad Alta Voce del 27/04/2015. Legge Paolo Bonacelli. Traduzione di Paolo Nori (prima parte), raiplaysound.it
  4. ^ Enrico Lancia, Ciak d'oro, su books.google.it. URL consultato il 13/04/20.

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