Palazzo Bonocore

Palazzo Bonocore
Palazzo Bonocore in una foto di Giorgio Sommer
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneSicilia
LocalitàPalermo
Coordinate38°06′57.01″N 13°21′43.78″E / 38.115835°N 13.362162°E38.115835; 13.362162
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Palazzo Bonocore sulla Piazza Pretoria

Palazzo Bonocore è un edificio di Palermo risalente al 1509.

È stato restaurato da parte della Sovraintendenza ai beni culturali di Palermo ed è stato riaperto al pubblico ospitando la mostra della tradizione liturgica greco-albanese e latina in Sicilia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Dalle fonti bibliografiche in possesso si ricava che i primi proprietari, nel XVI secolo, furono alcuni componenti della famiglia Di Carlo.

Nel 1593 venne acquistato dal senatore Stefano Conte, nobile di origine ligure, per poi passare in proprietà agli inizi del XVIII secolo al giudice Francesco Gastone, marchese dell'Ingegno, di nobile famiglia catanese.

La figlia di quest'ultimo, Margherita Gastone, unica erede del palazzo, sposò a metà del XVIII secolo Francesco Antonio Lo Faso e Gaetani IV duca di Serradifalco, il quale divenne così proprietario dell'edificio.

Successivamente, al concludersi del XIX secolo, ne divenne proprietario il ricco banchiere Salvatore Buonocore, da cui deriva il nome con cui oggi è identificato.

Nell'ottobre 2015 il palazzo ha riaperto i battenti come sede del Museo multimediale sul patrimonio culturale immateriale siciliano.

Struttura e posizione[modifica | modifica wikitesto]

Il palazzo fa parte della cornice di piazza Pretoria e l'attuale aspetto risale alla famiglia Lo Faso duchi di Serradifalco.

Si tratta di un edificio neoclassico, il cui prospetto con ogni probabilità fu progettato dal duca Domenico Lo Faso di Serradifalco, importante intellettuale della prima metà dell'Ottocento e dilettante di architettura.

Esso rappresenta una cornice di delimitazione del perimetro della piazza con, alle spalle, il principale corso Vittorio Emanuele.

La facciata esterna presenta cornicioni e capitelli riportati di recente alla originaria luminosità. L'interno presenta degli splendidi saloni interamente decorati con pitture della seconda metà del XIX secolo.

Museo[modifica | modifica wikitesto]

All'interno espone il patrimonio culturale immateriale siciliano attraverso un itinerario tematico suddiviso in ambienti, con sequenze su megaschermi per un totale di 67 minuti di proiezioni ed un'esposizione di oggetti ed esempi di arte siciliana, tra cui ceramiche, piastrelle, pupi siciliani e gioielli.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Rosario La Duca, Repertorio bibliografico degli edifici pubblici e privati di Palermo, Dario Flaccovio Editore, Palermo, 1994.
  • Giulia Sommariva, Palazzi nobiliari di Palermo, Dario Flaccovio Editore, Palermo, 2004.
  • Adriana Chirco e Mario Di Liberto, Il Cassaro di Palermo: atmosfere e architetture tra Porta Nuova e Porta Felice, Dario Flaccovio Editore, Palermo, 2017.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN209102981 · WorldCat Identities (ENviaf-209102981