Orienzio

Orienzio
arcivescovo della Chiesa cattolica
Deceduto450 d.C. circa
 
Orienzio
MorteAuch
Ricorrenza1º maggio
Attributiarcivescovo

Orienzio (in latino Orientius; ... – Auch, 450 circa) è stato un vescovo e poeta romano vissuto nella seconda metà del V secolo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Orienzio era di origine gallica[1], convertitosi dopo una vita di peccati[2]. Viene considerato santo dalla Chiesa cattolica che lo commemora il 1º maggio. Nel 439 fu incaricato dal re Teodorico I dei Visigoti di contattare i generali romani Littorio e Flavio Ezio, per stringere una pace con Roma.

Fu vescovo di Auch (Augusta Ausciorum) in Aquitania meridionale e poeta, citato da Venanzio Fortunato nella sua Vita sancti Martini[3] come pastore esperto, in un momento in cui il suo paese era stato devastato dalle invasioni.

L'opera[modifica | modifica wikitesto]

Sotto il suo nome è tramandato[4] un poema elegiaco di 1.036 versi (divisi in due libri di estensione diseguale) di argomento morale: in esso l'autore, che al termine si cita per nome, nel ruolo di maestro esorta un immaginario allievo a vivere secondo gli insegnamenti del cristianesimo e in particolare a evitare i peccati capitali, soprattutto la lussuria.

Non è univoco il titolo dell'opera: il manoscritto che la tramanda parla genericamente di versus; l'autore, all'interno dell'opera stessa, parla di monita (insegnamenti), ma si tratta senz'altro di un termine generico, mentre l'unico autore successivo che cita l'opera, Sigebert di Gembloux (fine IX secolo) parla di commonitorium fidelium (esortazione ai fedeli).

Proprio tenendo conto di quest'ultima testimonianza, i critici del secolo scorso hanno considerato Commonitorium il titolo autentico, anche se non mancano recenti e autorevoli prese di distanza. L'opera, che resta sostanzialmente nella sfera morale, si rivela interessante per la descrizione delle tristi condizioni storiche della Gallia durante le invasioni barbariche.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Commonitorium, II 184.
  2. ^ I 405 ss.
  3. ^ 1, 17.
  4. ^ Nel solo Cod. Ashburnham. Saec. X.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Carlo Falconi, Orienzio, in Dizionario Letterario Bompiani. Autori, III, Milano, Bompiani, 1957, pp. 24-25.
  • F. Gasti, Le voci di Orienzio, in Incontri triestini di filologia classica, 7 (Atti del III convegno Il Calamo della memoria: riuso di testi e mestiere letterario nella tarda antichità (Trieste, 17-18 aprile 2008), Trieste, EUT, 2008, pp. 131–144.
  • F. Gasti, Note lessicali orienziane, in «Voces», 18 (2010), pp. 31–49.

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Controllo di autoritàVIAF (EN215835200 · ISNI (EN0000 0004 1998 0950 · BAV 495/122366 · CERL cnp01003305 · LCCN (ENnr96043718 · GND (DE100389694 · BNF (FRcb125475931 (data) · J9U (ENHE987009624482105171 · WorldCat Identities (ENlccn-nr96043718