Ordine esecutivo

Un ordine esecutivo (in inglese: executive order) è un provvedimento firmato dal Presidente degli Stati Uniti d'America che indirizza le politiche esecutive delle agenzie del Governo federale degli Stati Uniti d'America.

Gli ordini esecutivi hanno forza di legge quando vengono emessi da un'autorità legislativa che delega questo potere all'esecutivo: il Congresso può demandare con una legge delega (delegated legislation) una parte dei propri poteri.

Fondamento normativo[modifica | modifica wikitesto]

La loro promulgazione è consentita dall'ordinamento legislativo federale e dalla stessa Costituzione degli Stati Uniti; tuttavia possono essere emanati anche sulla base di una previsione della legge federale, come nel caso del International Emergency Economic Powers Act. In tal caso l'atto ha forza di legge, anche se proveniente dalla volontà del Presidente degli Stati Uniti o su delega di un atto legislativo approvato dal Congresso; il contenuto è una disposizione rivolta ad uno o più funzionari o specifiche agenzie governative indicando al destinatario dell'ordine il modo in cui compiere un certo incarico o gestire una specifica situazione.

Tuttavia, al pari degli atti legislativi e dei regolamenti amministrativi delle agenzie federali, gli ordini esecutivi sono impugnabili di fronte all'autorità giudiziaria per violazione della Costituzione. La rilevanza di questo particolare tipo di atto amministrativo di natura presidenziale è fondamentale se si considera che, con questi atti, il Presidente può decidere il "destino" di una norma federale determinandone concretamente i profili della sua applicazione concreta, oppure vengono spesso utilizzati per gestire situazioni di emergenza o comunque per approntare soluzioni che, se attuate tramite il normale procedimento legislativo, potrebbero non essere utili e efficaci.

Atti famosi[modifica | modifica wikitesto]

Lo strumento dell'ordine esecutivo, anche se è stato utilizzato per diversi fini (come quelli che promulgò Dwight Eisenhower per vietare la segregazione razziale nelle scuole pubbliche), tuttavia ha posto e pone tuttora domande in merito all'opportunità del loro utilizzo.

Ordine esecutivo 11110[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Ordine esecutivo 11110.

L'ordine esecutivo 11110 fu un ordine esecutivo firmato il 4 giugno 1963 dal Presidente degli Stati Uniti d'America John Fitzgerald Kennedy. Esso delegava al segretario del tesoro USA il potere, già attribuito al presidente dall'Agricultural Adjustment Act del 1933, di emettere certificati argentei (silver certificates).

Ordine esecutivo 13233[modifica | modifica wikitesto]

Forti polemiche ha sollevato l'ordine esecutivo 13233 emanato da George W. Bush nel 2001, con il quale si limitava fortemente l'accesso pubblico ai documenti dei precedenti presidenti (ordine esecutivo che poi è stato revocato nel gennaio 2009 da Barack Obama[1]). La Heritage Foundation ha criticato fortemente diversi presidenti per aver abusato di tale strumento, utilizzandolo come un modo occulto per creare delle norme giuridiche senza l'intervento del Congresso, oppure modificando i fini di norme già approvate anche in questo caso esautorando le prerogative costituzionali del Congresso.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Copia archiviata, su whitehouse.gov. URL consultato il 3 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2009).
  2. ^ Copia archiviata, su heritage.org. URL consultato l'11 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2008).

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