Ophrys sphegodes sipontensis

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Orchidea di Siponto
Ophrys sphegodes sipontensis
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Monocotiledoni
Ordine Asparagales
Famiglia Orchidaceae
Sottofamiglia Orchidoideae
Tribù Orchideae
Sottotribù Orchidinae
Genere Ophrys
Specie O. sphegodes
Sottospecie O. sphegodes sipontensis
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Ordine Orchidales
Famiglia Orchidaceae
Genere Ophrys
Specie O. sphegodes
Sottospecie O. sphegodes sipontensis
Nomenclatura trinomiale
Ophrys sphegodes sipontensis
(R.Lorenz & Gembardt) H.A.Pedersen & Faurh., 2005
Sinonimi

Ophrys sipontensis
R.Lorenz & Gembardt, 1987
O. garganica subsp. sipontensis
(R.Lorenz & Gembardt) Kreutz, 2004

L'orchidea di Siponto (Ophrys sphegodes subsp. sipontensis (R.Lorenz & Gembardt) H.A.Pedersen & Faurh., 2005) è una pianta appartenente alla famiglia delle Orchidacee, endemica della Puglia.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È una pianta erbacea geofita bulbosa con fusto alto 20–50 cm. I fiori hanno sepali biancastri o rosati e petali rosa o rosso-bruni, con venatura mediana verdastra e margini ondulati. Il labello è tondeggiante, leggermente convesso, vellutato, bruno-nerastro, con margini ricoperti da una folta peluria e macula lucida, a forma di H.

Fiorisce da marzo ad aprile.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Si riproduce per impollinazione entomofila. Tra i possibili impollinatori è stato segnalato l'imenottero apoideo Xylocopa iris (Xylocopinae)[2].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

È un raro endemismo puntiforme dell'area di Siponto, sul promontorio del Gargano, e delle Murge (Puglia)[3].

Cresce in ambienti di prateria mediterranea, gariga e macchia, da 10 m fino a 700 m di altitudine.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Forma apocromatica

Variabilità[modifica | modifica wikitesto]

Ne è stata descritta una forma ipocromatica con labello e tepali bianco-verdastri.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Ophrys sphegodes subsp. sipontensis, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 14 maggio 2021.
  2. ^ (EN) Paulus H.F., Gack C., Pollinators as prepollinating isolation factors: evolution and speciation in Ophrys (Orchidaceæ), in Israel J. Bot., vol. 39, 1990, pp. 43-81.
  3. ^ GIROS, p. 226.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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