Operazione Pointblank

Operazione Pointblank
parte della seconda guerra mondiale
Bombardieri quadrimotori Boeing B-17 Flying Fortress in azione di bombardamento su Norimberga
Data14 giugno 1943-19 aprile 1944[1]
LuogoEuropa occidentale
Forze in campo
Eseguito daStati Uniti
Bandiera del Regno Unito Regno Unito
Ai danni diBandiera della Germania Germania
Comandate daCarl Spaatz, Arthur Harris
Comandate daHermann Göring
Bilancio
Esito"…l'efficacia di POINTBLANK è stata maggiore di quanto avevamo pianificato" (Carl Spaatz, luglio 1944).[2]
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L'operazione Pointblank venne effettuata durante la seconda guerra mondiale dalla 8ª Air Force (Forza Aerea) di base in Inghilterra e dalla 15ª Air Force di base in Italia insieme al Bomber Command (comando bombardieri) della RAF per assicurare la superiorità aerea sulle città, le fabbriche e i campi di battaglia nell'Europa occidentale. Questa operazione era un preparativo per lo sbarco in Normandia[3].

Presupposti[modifica | modifica wikitesto]

Durante la conferenza di Casablanca del 1943 gli Alleati avevano messo a punto le linee guida per l'invasione dell'Europa. Prima dell'attacco alle coste francesi era necessario disarticolare l'aviazione germanica, sia nelle unità di volo che nelle infrastrutture di supporto come aeroporti, fabbriche di aerei ed altre infrastrutture. La direttiva esatta era "di imporre pesanti perdite alla forza di caccia diurni tedeschi e di mantenere la forza da caccia tedesca lontano dai teatri russo e del mediterraneo" [4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Adam L. Gruen, Preemptive Defense, Allied Air Power Versus Hitler's V-Weapons, 1943–1945, su The U.S. Army Air Forces in World War II. URL consultato il 7 maggio 2007 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2009).
  2. ^ (EN) John F Kreis, Alexander S. Cochran Jr., Robert C. Ehrhart, Thomas A. Fabyanic, Robert F. Futrell e Murray Williamson, Piercing the Fog: Intelligence and Army Air Forces Operations in World War 2, Washington DC, Air Force Historical Studies Office, 1996, p. 241. URL consultato il 28 novembre 2008.
  3. ^ Carey 1998, p. 4.
  4. ^ "to impose heavy losses on German day fighter force and to conserve German fighter force away from the Russian and Mediterranean theatres of war".

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]