Oliviero Beha

Oliviero Beha

Oliviero Beha (Firenze, 14 gennaio 1949Roma, 13 maggio 2017) è stato un giornalista, scrittore, saggista, poeta, conduttore televisivo e conduttore radiofonico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Iniziò l'attività di giornalista scrivendo dal 1973 al 1976 per Tuttosport e Paese Sera, mentre praticava atletica leggera (mezzofondo), e poi come corrispondente da Milano. Aveva due lauree (una in Lettere, con una tesi in Storia Medievale, conseguita in Italia, e l'altra in Filosofia, presa in Spagna); era un tifoso della Fiorentina[1].

Dal 1976 al 1985 lavorò a La Repubblica, come inviato, occupandosi di sport e società, svolgendo inchieste in molte parti del mondo e seguendo le manifestazioni sportive internazionali importanti come le Olimpiadi. Editorialista e commentatore anche politico per La Rinascita, Il Messaggero e Il Mattino e poi per L'Indipendente), nel 1987 iniziò la sua attività televisiva con Andrea Barbato conducendo Va' pensiero, un contenitore culturale in onda su Rai 3 tutte le domeniche[2].

Ancora per Rai 3, nella stagione 1989-1990, animò ancora con Barbato, all'interno di Fluff, la “Gazzetta dello spot”, un'analisi critica del mondo della pubblicità. Negli anni seguenti firmò, sempre per la Rai, inchieste e speciali televisivi in Italia e all'estero. Ancora per Rai 3, nel 1991, progettò e realizzò Un terno al lotto, il primo programma televisivo dove domanda e offerta di lavoro potevano incontrarsi: in due mesi oltre 2.600 persone hanno trovato occupazione grazie alla trasmissione[3].

Nell'aprile 1992 diede vita al programma di servizio Radio Zorro; dopo tre stagioni di programmazione breve – venti minuti tutte le mattine su Radiouno – nell'ottobre 1995 la trasmissione si fuse con lo storico programma 3131 divenendo Radio Zorro 3131, che fu il caso radiofonico dell'anno: oltre 100.000 richieste di intervento piovvero in redazione da tutta Italia e nel corso dell'ora e mezza di diretta arrivarono in media 300 telefonate[4].

Al successo radiofonico, che portò Beha a essere accreditato come uno dei giornalisti più noti e autorevoli nel panorama italiano della comunicazione, si legò quello televisivo quando dal novembre 1995 al giugno 1996 condusse anche una versione televisiva di successo del programma, Video Zorro, prodotto dalla struttura di Videosapere, in onda tutti i giorni, dalle 13:35 alle 13:55, su Rai 3. Entrambe le trasmissioni vennero poi cancellate dalla dirigenza Rai.

Dal giugno 1996 al luglio 1997 condusse Attenti a quei tre, trasmissione del palinsesto notturno della Rai dedicata ai problemi della giustizia, in onda su Rai 1 e Rai 3 con tre appuntamenti settimanali. Dal settembre 1998 condusse giornalmente Radioacolori su Radio Uno, e poi Beha a colori fino al settembre 2004. Ancora una volta le trasmissioni vennero chiuse dalla dirigenza Rai, e Beha, rimasto senza compiti in azienda, decise di far causa per demansionamento[5].

Fu docente universitario presso l'ateneo di Valle Giulia nel corso triennale di architettura e arredamento d'interni in sociologia.[6]

Fu autore di testi teatrali, di numerosi saggi e di raccolte di poesie, che hanno vinto diversi premi.[7] Nel novembre 2007 e successivamente andarono in scena VolevoesserePasolini.com e Italiopoli.

Fu editorialista in riviste a diffusione internazionale nonché relatore in convegni prestigiosi sul linguaggio, la comunicazione, l'ambiente, le istituzioni, lo sport. Scrisse per l'Unità tra il 2005 e il 2008 e nel 2009 fu editorialista del Fatto Quotidiano di cui era stato cofondatore[8].

Morì a Roma il 13 maggio 2017, a 68 anni, per un tumore al pancreas [9].

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Con la moglie Rosalia ebbe tre figli: Germana, Manfredi e Saveria[10].

Programmi condotti[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

  • Va' pensiero (Rai 3, 1987-1989): Conduttore e autore con Andrea Barbato del contenitore culturale in onda su Rai 3 tutte le domeniche tra il settembre del 1987 e il maggio del 1989.
  • La Gazzetta dello spot (Rai 3, 1989-1990): Ancora per Rai 3, nella stagione 1989/1990, conduce sempre con Andrea Barbato, all'interno di Fluff, la Gazzetta dello spot, un'analisi critica del mondo della pubblicità.
  • I promessi sposi (1989): Recita una piccola parte, come attore, nel ruolo di un commissario di sanità, nello sceneggiato televisivo di Salvatore Nocita.
  • Un terno al Lotto (1991) - Rai3
  • Attenti a quei tre (Rai 1-Rai 3, 1996-1997): Dal giugno 1996 al luglio 1997 è in onda con Attenti a quei tre, trasmissione del Palinsesto Notturno della Rai dedicata ai problemi della giustizia, in onda, su Rai 1 e Rai 3, con tre appuntamenti settimanali.
  • TG3 (Rai 3, 2008-2010): Dal 2008 al 2010 commenta sul Tg3 delle 19.00, ogni domenica, il campionato di calcio e ogni fatto di costume parasportivo, politico, sociale, economico.
  • Brontolo (Rai 3, 2010): Dal marzo 2010, in onda su Rai 3 tutti i lunedì, dedicata all'approfondimento politico e sociale.
  • Telepatia (Rai 3, 2012): Nel novembre e dicembre 2012 conduce un ciclo di 6 puntate, in onda su Rai 3, in seconda e terza serata del sabato.

Radio[modifica | modifica wikitesto]

  • Radio Zorro: dall'aprile 1992 al giugno 1996 da vita a Radio Zorro, il programma di servizio di RadioRai più premiato negli ultimi anni: dopo tre stagioni di programmazione breve – venti minuti tutte le mattine sulle frequenze di Radiouno – nell'ottobre 1995 la trasmissione si fonde con lo storico “3131″. “Radio Zorro 3131″ diventa il caso radiofonico dell'anno: oltre 100.000 richieste di intervento piovono in redazione da tutta Italia e nel corso dell'ora e mezza di diretta arrivano in media 300 telefonate.
  • Le altre esperienze radiofoniche riguardano i programmi Radio a colori e Beha a colori.

Controversie[modifica | modifica wikitesto]

  • Fece scalpore una sua inchiesta, condotta nel 1984 assieme a Roberto Chiodi, dove asseriva che la partita tra Italia e Camerun del Campionato mondiale di calcio 1982 (terminata 1-1 con gol di Francesco Graziani al 60° e Grégoire M'Bida al 61°) fosse stata combinata tramite un accordo simultaneo di giocatori di entrambe le squadre. L'ipotesi accusatoria venne quasi subito smentita poiché entrambe le squadre avevano come unico risultato utile la vittoria: alla Nazionale italiana per affrontare nella seconda fase Belgio e Unione Sovietica ed evitare Argentina e Brasile, al Camerun per passare il turno[11]. È anche vero che, in quell'edizione le gare dell'ultima giornata della fase a gruppi non si giocavano in contemporanea e, in quell'occasione, la Polonia era già qualificata avendo battuto il Perù per 5-1. L'ultimo posto disponibile era conteso tra Italia e Camerun[12] e l'Italia avrebbe dovuto vincere con almeno 4 gol di scarto per ambire al primo posto del girone.

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Più volte premiato come giornalista, Oliviero Beha è anche autore di testi teatrali rappresentati, di numerosi saggi e di raccolte di poesie, che hanno ottenuto diversi riconoscimenti, come All'ultimo stadio (Selezione Bancarella), Anni di cuoio (Premio Chianciano), Inverso (Selezione Viareggio, Premio Biella), Ripercussioni (Premio Capua-Mediterraneo), Meteko (Premio Laudomia Bonanni).

  • Il 25 marzo 2015 gli è stato conferito il Premio delle Arti Fiorentini nel Mondo, edizione 2014, per la categoria Arti Letterarie[13].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Oliviero Beha: Libri e biografia di Oliviero Beha, in Rizzoli Libri, 19 marzo 2014. URL consultato il 15 maggio 2017.
  2. ^ Biografia di Oliviero Beha[collegamento interrotto]. URL consultato il 15 maggio 2017.
  3. ^ e’ morto a roma oliviero beha, voce libera e controcorrente del giornalismo italiano. URL consultato il 15 maggio 2017.
  4. ^ La telefonata di Zorro-Beha e quell'indagine sul calcio, in La Gazzetta dello Sport - Tutto il rosa della vita. URL consultato il 15 maggio 2017.
  5. ^ “Beha emarginato dalla Rai”: 180 mila euro ai suoi eredi, in Il Fatto Quotidiano. URL consultato il 2017-17-09.
  6. ^ Orazio La Rocca, Centodieci e lode in arredamento Architettura vara la nuova laurea, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 23 ottobre 2001. URL consultato il 14 maggio 2017.
    «docente di mass media del corso di laurea breve «Architettura degli interni e arredamento»»
  7. ^ (EN) Lutto nel mondo del giornalismo, è morto a soli 68 anni Oliviera Beha - Cronaca nazionale - Abruzzo24ore.tv, su abruzzo24ore.tv. URL consultato il 15 maggio 2017.
  8. ^ Lutto nel giornalismo, è morto Oliviero Beha, su adnkronos.com. URL consultato il 15 maggio 2017.
  9. ^ di Redazione, È morto Oliviero Beha, voce controcorrente del giornalismo italiano, in la Repubblica, 13 maggio 2017. URL consultato il 13 maggio 2017.
  10. ^ Chi era Oliviero Beha, scomparso il 13 maggio, voce e volto di Radio Zorro, su primaonline.it. URL consultato il 26 maggio 2017.
  11. ^ Gigi Garanzini, Il romanzo del vecio
  12. ^ 1982:storia di un mondiale e di un vero maestro
  13. ^ Roberto Davide Papini, A Zubin Mehta il "Premio delle Arti-Fiorentini nel Mondo" - La Nazione, in La Nazione, 23 marzo 2015. URL consultato il 15 maggio 2017.

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