Olio di fegato di merluzzo

Olio di fegato di merluzzo.

L'olio di fegato di merluzzo è l'olio fisso ottenuto dal fegato fresco del merluzzo del genere Gadus (famiglia Gadidae), soprattutto Gadus morhua (merluzzo). L'olio viene raffinato e chiarificato per filtrazione a circa 0 °C.

Proprietà chimico-fisiche[modifica | modifica wikitesto]

È un olio giallo pallido dal debole odore di pesce, ma non di rancido. Per esposizione all'aria e alla luce diventa giallo ed acquista il caratteristico odore sgradevole per cui è noto. È praticamente insolubile in alcool, miscibile con cloroformio, con etere, con etere di petrolio, con disolfuro di carbonio, con acetato di etile. Ha una densità pari a 0,917-0,928 ed un indice di rifrazione: 1,477-1,482.

Composizione[modifica | modifica wikitesto]

Secondo le caratteristiche internazionali 1 g di olio non deve contenere meno di 600 U.I. di vitamina A e non meno di 85 U.I. di vitamina D; può essere presente una quantità fino a 100 ppm di dodecil gallato, ottil gallato o propil gallato o qualsiasi miscela di queste sostanze antiossidanti. Secondo la USP ((United States pharmacopoeia) 1 g di olio non deve contenere meno di 850 unità USP (225 µg) di vitamina A e non meno di 85 unità USP (2,125 µg) di vitamina D; possono essere aggiunte idonee sostanze aromatizzanti, in quantità non superiori all'1%.

L'olio di fegato di merluzzo è composto prevalentemente da trigliceridi con la seguente distribuzione tipica di acidi grassi, come indicato nel Codex Alimentarius[1]. Legenda: ND, Non Determinato o ≤0,05%

Composizione tipica dell'olio di fegato di merluzzo
acido grasso Notazione Delta concentrazione/(min-max)%
acido miristico 14:0 2,0-6,0
acido pentadecanoico 15:0 ND–0,5
acido palmitico 16:0 7–14
acido palmitoleico 16:1Δ9c 4,5-11,5
acido eptadecanoico 17:0 ND
acido eptadecenoico 17:1Δ10c ND
acido stearico 18:0 1–4
acido vaccenico 18:1Δ11t 1–4
acido oleico 18:1Δ9c 12–21
acido linoleico 18:2Δ9c,12c 0,5-3
acido α-linolenico 18:3Δ9c,12c,15c ND–2
acido stearidonico 18:4Δ6c,9c,12c,15c 0,5-4,5
acido arachico 20:0 ND– 0,9
acido gadoleico 20:1Δ9c 5,0-17,0
acido gondoico 20:1Δ11c 1,0-5,5
acido arachidonico 20:4Δ5c,8c,11c,14c ND-1,5
acido juniperonico 20:4Δ8c,11c,14c,17c ND-2,0
acido timnodonico-EPA 20:4Δ5c,8c,11c,14c,17c 7,0-16,0
acido eneicosapentaenoico-HPA 21:5Δ6c,9c,12c,15c,18c ND-1,5
acido erucico 22:1Δ13c ND-1,5
acido cetoleico 22:1Δ11c 5–12
acido clupanodonico-DPA 22:5Δ7c,10c,13c,16c,19c 0,5–3
acido cervonico-DHA 22:6Δ4c,7c,10c,13c,16c,19c 6–18

La concentrazione di acidi grassi omega3 (DHA, DPA, HPA, acido juniperonico ed acido alfa-linolenico) può essere superiore al 60%.

Metodi di identificazione[modifica | modifica wikitesto]

Merluzzo dell'Atlantico.

Senza considerare tecniche analitiche gascromatografiche, l'olio di fegato di merluzzo può essere identificato con semplici saggi colorimetrici riportati in passato nelle farmacopee.[2][3][4]

1) Ad 1 ml di una soluzione al 2,5% dell'olio in cloroformio si aggiungono 10 ml di tricloruro di antimonio soluzione: si sviluppa immediatamente una colorazione blu (identificazione della vitamina A). Questo saggio è ancora presente nella farmacopea USA.[4]

2) Una goccia di olio di fegato di merluzzo, sciolta in 20 gocce di disolfuro di carbonio o di cloroformio, per aggiunta di una goccia di acido solforico concentrato assume colorazione rosso-violetta fugace che passa lentamente al rosso-bruno. Questa reazione differenzia l'olio di merluzzo da quello di foca e da quello di corpo di altri pesci dove non compare la nota violetta.[2]

3) Si mescolano 1-2 ml dell'olio con 1-2 gocce di acido nitrico fumante: l'olio assume colorazione rossa che agitando diventa rosso fuoco e vira subito al giallo.[2]

L'olio di fegato di merluzzo deve essere conservato in recipienti ben chiusi, ben riempiti, al riparo dalla luce.

Proprietà e usi[modifica | modifica wikitesto]

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Olio di fegato di merluzzo in perle.

L'olio di fegato di merluzzo è una fonte notevole di vitamina D ed è anche una buona fonte di vitamina A; contiene acidi grassi insaturi, fattori dietetici essenziali che di solito non si ritrovano nei preparati commerciali a base di vitamine A e D. È stato impiegato nella profilassi del rachitismo nei bambini, nell'osteoporosi nell'adulto.[5][6]

Unguenti o medicazioni a base di olio di fegato di merluzzo sono stati utilizzati per accelerare la guarigione di ustioni, ulcere, piaghe e ferite superficiali, anche se non esistono dati che ne supportino la validità terapeutica. 5 ml di olio di fegato di merluzzo forniscono una quantità di vitamine A e D pari alle richieste dietetiche giornaliere del bambino e dell'adulto.[7][8]

Come gli altri oli di pesce, i grassi altamente insaturi a catena lunga interferiscono con la conversione dell'acido linoleico in acido arachidonico e prostaglandine, a danno delle difese immunitarie. È altamente instabile e inizia ad ossidarsi prima di raggiungere il flusso sanguigno[9][10][11], ed è altamente ossidato nei tessuti entro 48 ore se non si assumono antiossidanti[12][13][14], o con una dieta dove è presente la normale dose giornaliera di vitamina E.

Uno studio norvegese tramite questionari alimentari su 42 612 fra uomini e donne ha riferito che dopo più di 9 anni l'uso di olio di fegato di merluzzo non ha mostrato alcun effetto protettivo contro la malattia coronarica.[15][16]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Copia archiviata (PDF), su iffo.net. URL consultato il 7 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2015).
  2. ^ a b c Giornale di farmacia-chimica e scienze accessorie o sia raccolta delle scoperte, ritrovati e miglioramenti fatti in farmacia ed in chimica. Antonio Cattaneo, Volume 24
  3. ^ The determination of vitamin A in cod-liver oils (a) biologically, (b) chemically, (c) physically, with a statistical examination of the results.
  4. ^ a b USP Monographs: Cod Liver Oil, su ftp.uspbpep.com. URL consultato il 25 marzo 2021.
  5. ^ Marleen A.H. Lentjes, Ailsa A. Welch e Angela A. Mulligan, Cod Liver Oil Supplement Consumption and Health: Cross-sectional Results from the EPIC-Norfolk Cohort Study, in Nutrients, vol. 6, n. 10, 16 ottobre 2014, pp. 4320–4337, DOI:10.3390/nu6104320. URL consultato il 7 giugno 2018.
  6. ^ (EN) K. Rajakumar, Vitamin D, Cod-Liver Oil, Sunlight, and Rickets: A Historical Perspective, in PEDIATRICS, vol. 112, n. 2, 1º agosto 2003, pp. e132–e135, DOI:10.1542/peds.112.2.e132. URL consultato il 7 giugno 2018.
  7. ^ (EN) M Brustad, T Braaten e E Lund, Predictors for cod-liver oil supplement use — the Norwegian Women and Cancer Study, in European Journal of Clinical Nutrition, vol. 58, n. 1, 15 dicembre 2003, pp. 128–136, DOI:10.1038/sj.ejcn.1601759. URL consultato il 7 giugno 2018.
  8. ^ (EN) Food Composition Databases Show Foods -- Fish oil, cod liver, su ndb.nal.usda.gov. URL consultato il 7 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2018).
  9. ^ Karin Larsson, Lillie Cavonius e Marie Alminger, Oxidation of cod liver oil during gastrointestinal in vitro digestion, in Journal of Agricultural and Food Chemistry, vol. 60, n. 30, 1º agosto 2012, pp. 7556–7564, DOI:10.1021/jf301444x. URL consultato il 7 giugno 2018.
  10. ^ D. N. Kim, A. Eastman e J. E. Baker, Fish oil, atherogenesis, and thrombogenesis, in Annals of the New York Academy of Sciences, vol. 748, 17 gennaio 1995, pp. 474–480; DISCUSSION 480–481. URL consultato il 7 giugno 2018.
  11. ^ Archana Mishra, Ashok Chaudhary e Sanjeev Sethi, Oxidized omega-3 fatty acids inhibit NF-kappaB activation via a PPARalpha-dependent pathway, in Arteriosclerosis, Thrombosis, and Vascular Biology, vol. 24, n. 9, 2004-9, pp. 1621–1627, DOI:10.1161/01.ATV.0000137191.02577.86. URL consultato il 7 giugno 2018.
  12. ^ M. J. Gonzalez, Fish oil, lipid peroxidation and mammary tumor growth, in Journal of the American College of Nutrition, vol. 14, n. 4, 1995-8, pp. 325–335. URL consultato il 7 giugno 2018.
  13. ^ M. J. Gonzalez, J. I. Gray e R. A. Schemmel, Lipid peroxidation products are elevated in fish oil diets even in the presence of added antioxidants, in The Journal of Nutrition, vol. 122, n. 11, 1992-11, pp. 2190–2195, DOI:10.1093/jn/122.11.2190. URL consultato il 7 giugno 2018.
  14. ^ C. Luley, B. Klein e M. Hanisch, [Fatty acid composition and degree of peroxidation in fish oil and cod liver oil preparations], in Arzneimittel-Forschung, vol. 38, n. 12, 1988-12, pp. 1783–1786. URL consultato il 7 giugno 2018.
  15. ^ Hakkarainen, et al, 2004
  16. ^ Cod liver oil consumption, smoking, and coronary heart disease mortality: three counties, Norway, Egeland GM et al, National Health Screening Service, Research Department, pubblicato su NCBI 2001 Apr;60(2):143-9

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