Olbia Calcio 1905

Olbia Calcio 1905
Calcio
Bianchi
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali Bianco
SimboliNave, Tavolara
InnoOlè, Olbia Olè
Nena Derosas
Dati societari
CittàOlbia
NazioneItalia (bandiera) Italia
ConfederazioneUEFA
Federazione FIGC
CampionatoSerie D
Fondazione1906
Rifondazione2010
ProprietarioSvizzera (bandiera) Swiss Pro Promotion
PresidenteSvizzera (bandiera) Guido Surace
AllenatoreArgentina (bandiera) Lucas Gatti
StadioBruno Nespoli
(3 209 posti)
Sito webolbiacalcio.com
Palmarès
Titoli nazionali1 Scudetto Serie D
Stagione in corso
Si invita a seguire il modello di voce

L'Olbia Calcio 1905 S.r.l.[1], meglio nota come Olbia, è una società calcistica italiana con sede nella città di Olbia.

Fondata nel 1906 (sebbene la sua nascita sia fatta risalire tradizionalmente al 1905)[N 1], fu rifondata nel 2010 in seguito all'esclusione decretata dal Consiglio Federale della FIGC conseguentemente al fallimento per motivi finanziari[2][3][4].

A partire dalla fondazione ha vinto nove campionati. Nel palmarès figura uno Scudetto Serie D vinto nel 2002.

Il colore sociale è il bianco, mentre i simboli identificativi sono la nave e Tavolara. Il campo da gioco è lo stadio Bruno Nespoli.

Dalla fondazione al periodo interbellico

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La nascita della prima società calcistica della città è stato incerto, ma secondo le cronache locali fu concepita nel 1905, più precisamente verso la fine di quell'anno e l'inizio di quello successivo, nell'allora città chiamata Terranova Pausania, il cui processo fondativo si chiuse il 12 gennaio 1906 col nome di Società Ginnastica Olbia, secondo quanto riporta un articolo de La Nuova Sardegna di quel giorno, ed essa nacque come società di ginnastica fondata da un atleta sassarese, tale Egidio Serra. L'articolo dell'epoca, scritto da Franco Sardo, elenca il primo consiglio direttivo che ebbe come presidente Agostino Amucano.

Intorno al 1912, in particolare il 20 giugno di quell'anno, secondo le cronache, si svolse una partita tra i ragazzi della società, arbitrata da Paolino Macera dell'Andrea Doria, mentre, la prima gara ufficiale in un campionato fu L.C. (Liberi Calciatori) Terranovese contro Calangianus, terminata 2-0 per gli olbiesi il 24 agosto 1924, poi, nella stagione 1924-1925, i galluresi vinsero il primo Torneo Sardegna battendo la Torres in finale.

Il ritorno ufficiale sui campi e la ripresa agonistica a livello federale, avvenne nella stagione 1938-1939 con la denominazione societaria G.I.L. Terranova, dove i ragazzi guidati dall'allenatore-giocatore Salvatore Satta detto "Menelik", ottennero la loro prima storica promozione in Serie C vincendo il campionato di Prima Divisione Regionale grazie alle reti del capocannoniere Flavio Piras e agli altri membri della squadra formata da: Spano A., Jodice, Piccaredda G.M., Dejana, Satta, Pulina, Piro C., Picciaredda F., Piras, Crola e Careddu, Aloia, Pittalis.

La prima stagione della neonata G.I.L. Olbia in Serie C, con Gesuino Sardo presidente e Mario De Palma in panchina non fu particolarmente fortunata, e infatti, dopo la prima vittoria in Serie C per 1-0 contro lo Stabia, seguirono una serie di sconfitte che portarono al dodicesimo e quartultimo posto, conquistando comunque la salvezza. Tuttavia la società, pur avendo regolarizzato l'iscrizione al campionato di Serie C successivo,[5] fu esonerata, insieme al Cagliari (l'unica altra compagine sarda militante in una serie a carattere nazionale), dalla disputa delle competizioni nazionali per la stagione 1940-1941, per via dell'entrata dell'Italia nella seconda guerra mondiale il 10 giugno 1940 e dei conseguenti disagi delle trasferte nella penisola; GIL Terranova e Cagliari disputarono dunque il campionato di zona di Prima Divisione, pur conservando il titolo sportivo di Serie C nella quale sarebbero state reintegrate non appena la situazione fosse tornata alla normalità.[6] Fu solo nel 1947 che le squadre sarde furono reintegrate nei campionati nazionali.

Dal secondo dopoguerra agli anni 1970

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Da sinistra: il capitano Giagnoni, Caocci, Bagatti, Petta e Marongiu all'Olbia nella stagione 1976-1977

Dopo la sospensione delle attività sportive per cause belliche, nell'estate 1947, i bianchi ricominciarono dal girone O della Serie C concludendo con un buon 6º posto, ma per difficoltà finanziarie, alla fine della stagione rinunciò all'iscrizione decidendo di ripartire dai campionati sardi minori.

Nel campionato di Prima Divisione Sardegna 1948-1949, l'Olbia retrocesse al termine di una stagione di passione, rimanendo inattiva agonisticamente per due stagioni. Tuttavia, l'attività calcistica proseguì a livello locale, grazie ad un gruppo di giovani locali rappresentati da Mariano Spano, Tonino Varrucciu e Bruno Garrucciu.

Dopo il periodo di inattività, la svolta arrivò al termine del campionato di Prima Divisione Sardegna 1951-1952 con l'arrivo del campione del mondo Gino Colaussi che terminò la sua carriera di giocatore, disputando 7 gare e segnando un gol nel corso dell'intero campionato, per iniziare quella di allenatore. Nell'anno successivo, l'Olbia si conquistò la promozione sul campo in Serie D e, proprio grazie a Colaussi in panchina, vennero lanciati giovani promesse come Gustavo Giagnoni che ad Olbia disputò 77 incontri con 23 gol prima di lanciarsi nella sua fortunata carriera di giocatore e allenatore ai massimi livelli.

Successivamente, l'Olbia dopo aver combattuto nelle posizioni di testa per tornare nella massima divisione dilettantistica, nella stagione di Promozione Sardegna 1956-1957 raggiunse il primo posto e tornò nel Campionato Interregionale, poi rinominato Serie D.

Quindici anni dopo, tra Serie D e una breve esperienza in Prima Divisione Sardegna nel 1963-1964 cui seguì un'immediata risalita nella quarta serie del campionato italiano, nel 1968, l'Olbia ritrovò per la terza volta la Serie C, sotto la presidenza di Elio Pintus e Paolo "Palleddu" Degortes in panchina, vincendo il girone F della Serie D e tornando tra i professionisti dopo un ventennio di assenza grazie alle reti di Benvenuto Misani, Selleri e alle parate di Bettella.

Dagli anni 1970

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L'Olbia della stagione 1985-1986, promosso in Serie C2

Negli anni disputati in Serie C e poi nella declassata Serie C2, dopo l'addio di Elio Pintus al timone della società nel 1981 e l'avvicendarsi di vari presidenti, i bianchi si stabilizzarono tra la terza e la quarta divisione professionistica ottenendo come miglior piazzamento un 4º posto nella stagione di Serie C2 1993-1994, poi, negli anni a venire, l'Olbia disputò campionati altalenanti tra Serie D e Serie C, fino alla stagione 2009-2010, quando, dopo appena un anno dallo storico risultato dei play-off in Serie C2 persi contro l'Alessandria (una vittoria e una sconfitta per 1-0, ma eliminati per peggior classifica), l'Olbia sempre per problemi finanziari ripartì dall'Eccellenza sarda, cambiando dirigenza e denominazione dopo l'arrivo dell'imprenditore bresciano Franco Rusconi che nel 2007 rilevò la società guidandola a buoni risultati in Serie C2 e arrivando a disputare i play-off nel 2008-2009.

Dopo tre stagioni nella massima divisione regionale e un fallimento avvenuto nel 2010, grazie alla ripartenza in Eccellenza con un gruppo di ex giocatori e Pino Scanu alla presidenza, l'Olbia riuscì, a tornare in Serie D, grazie ad un punteggio finale di 69 punti costituiti da: 21 gare vinte, 6 pareggiate e 3 perse con 69 reti fatte e 23 subite.

Nel campionato di Serie D 2014-2015, la squadra andò a sfiorare la promozione in Lega Pro concludendo con un 3º posto finale dopo Lupa Castelli Romani e Viterbese perdendo con quest'ultima la finale dei play-off nel girone G.

Il 30 novembre 2015, dopo 5 anni di gestione Pino Scanu, che riprese la società in Eccellenza dopo i problemi finanziari, venne nominato nuovo presidente Alessandro Marino, docente di strategia alla LUISS University, fino all'anno precedente nel CDA del Cagliari e vice presidente del Fluorsid Group.[7][8][9]

Sul campo l'Olbia rimontò dal nono al quinto posto, chiudendo il campionato a quota 62 punti a pari merito con Rieti e Torres, rispettivamente quarta e terza classificata in virtù del miglior posizionamento nella classifica avulsa. L'Olbia staccò così il biglietto per la disputa dei play-off che vinse con autorevolezza espugnando i campi del Grosseto (semifinale) e della Torres (finale). La vittoria di Sassari[10], che mancava da oltre 22 anni, riportò grandissimo entusiasmo in città[11] e consentì all'Olbia di posizionarsi nel gruppo delle prime società ripescabili per la Lega Pro 2016-2017.

Il 4 agosto 2016, in seguito alle decisioni assunte dal Consiglio Federale della FIGC, l'Olbia viene ufficialmente ripescata in Lega Pro e inserita nel girone A, ritornando dunque a disputare un campionato di terzo livello dopo 38 anni[12][13][14].

A cavallo tra gli anni '10 e '20 del terzo millennio si mantiene costantemente in terza serie disputando 8 campionati di fila tra i professionisti, mai accaduto prima d'ora, con l'apice nella stagione 2021-2022 in cui raggiunge i play-off promozione. Grazie anche a tale stabilità sopraggiungono nuovi investitori e il 21 ottobre 2023 il 70% del capitale societario viene ceduto al fondo svizzero Swiss Pro Promotion. Marino rimane presidente mentre i soci Alexandre Tartara, Gian Renzo Bazzu e Massimo Curreli restano in società come consiglieri[15]. Tuttavia, al termine della stagione 2023-2024, il club retrocede in Serie D con una giornata di anticipo, dopo otto stagioni di fila in terza serie.[16]

Cronistoria dell'Olbia Calcio 1905
  • 1906 - Fondazione della Società Ginnastica Olbia[N 1].
  • 1906-1915 - Attività a carattere locale.

  • 1915-1919 - Inattiva.
  • 1919-1930 - Attività a carattere locale.

  • 1930-1931 - 1ª nel Campionato Sardo U.L.I.C.
  • 1931-1933 - Attività in tornei amichevoli a carattere locale.
  • 1933-1934 - 4ª nel girone Nord della Terza Divisione Sardegna.
  • 1934-1938 - Attività amichevole.
  • 1938 - Cambia denominazione di G.I.L. Terranova.
  • 1938-1939 - 1ª nel girone B della Prima Divisione Sardegna. 1ª nel girone finale B dopo aver vinto lo spareggio. Vince la finale. Promossa in Serie C.
  • 1939 - Cambia denominazione in G.I.L. Olbia[17].
  • 1939-1940 - 12ª nel girone G della Serie C.
Primo turno eliminatorio di Coppa Italia.

  • 1940-1941 - 8ª in Prima Divisione Sardegna.
  • 1941-1942 - 2ª in Prima Divisione Sardegna.
  • 1942-1943 - 2ª in Prima Divisione Sardegna.
  • 1943-1946 - Inattiva.
  • 1946 - Cambia denominazione in Unione Sportiva Olbia.
  • 1946-1947 - 11ª in Prima Divisione Sardegna. Ammessa in Serie C.
  • 1947-1948 - 6ª nel girone O della Serie C. Retrocessa in Prima Divisione.
  • 1948-1949 - 14ª in Prima Divisione Sardegna. Retrocessa in Seconda Divisione.
  • 1949-1951 - Inattiva.

  • 1951-1952 - 4ª in Prima Divisione Sardegna. Ammessa nella nuova Promozione.
  • 1952-1953 - 1ª in Promozione Sardegna. Promossa in IV Serie.
  • 1953-1954 - 16ª nel girone G della IV Serie. Retrocessa in Promozione.
  • 1954-1955 - 2ª in Promozione Sardegna.
  • 1955-1956 - 3ª in Promozione Sardegna.
  • 1956-1957 - 1ª in Promozione Sardegna. Promossa nel Campionato Interregionale - Seconda Categoria.
  • 1957-1958 - 6ª nel girone F del Campionato Interregionale - Seconda Categoria.
  • 1958-1959 - 13ª nel girone F del Campionato Interregionale. Ammessa nella nuova Serie D.
  • 1959-1960 - 12ª nel girone D della Serie D.

  • 1960-1961 - 12ª nel girone D della Serie D.
  • 1961-1962 - 10ª nel girone D della Serie D.
  • 1962-1963 - 16ª nel girone D della Serie D. Retrocessa in Prima Categoria.
  • 1963-1964 - 2ª nel girone A della Prima Categoria Sardegna. 1ª nel girone finale. Promossa in Serie D.
  • 1964-1965 - 6ª nel girone D della Serie D.
  • 1965-1966 - 15ª nel girone D della Serie D.
  • 1966-1967 - 5ª nel girone D della Serie D.
  • 1967-1968 - 1ª nel girone F della Serie D. Promossa in Serie C.
  • 1968-1969 - 7ª nel girone B della Serie C.
  • 1969-1970 - 17ª nel girone B della Serie C.

Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Ottavi di finale di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Quarti di finale di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Quarti di finale di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.

Partecipa alla Coppa Italia Dilettanti (Fase Interregionale).
Partecipa alla Coppa Italia Dilettanti (Fase Interregionale).
  • 1983 - Cambia denominazione in Olbia Calcio S.r.l.
  • 1983-1984 - 10ª nel girone A della Serie C2.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.
  • 1984-1985 - 16ª nel girone A della Serie C2. Retrocessa nel Campionato Interregionale.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Partecipa alla Coppa Italia Dilettanti (Fase Interregionale).
Partecipa alla Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.

Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Secondo turno a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
  • 1994-1995 - 16ª nel girone A della Serie C2. Retrocessa nel Campionato Nazionale Dilettanti e successivamente ripescata.
Primo turno di Coppa Italia Serie C.
Primo turno di Coppa Italia Serie C.
  • 1996-1997 - 16ª nel girone A della Serie C2. Retrocessa nel Campionato Nazionale Dilettanti e successivamente ripescata.
Primo turno di Coppa Italia Serie C.
  • 1997-1998 - 18ª nel girone A della Serie C2. Retrocessa nel Campionato Nazionale Dilettanti.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
  • 1998-1999 - 12ª nel girone F del Campionato Nazionale Dilettanti. Ammessa nella nuova Serie D.
Trentaduesimi di finale di Coppa Italia Dilettanti (Fase C.N.D.).
Trentaduesimi di finale di Coppa Italia Serie D.

Primo turno di Coppa Italia Serie D.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie D.
Vince lo Scudetto Serie D (1º titolo).
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Lega Pro.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Lega Pro.

  • 2010 - Esclusa dal campionato per irregolarità finanziarie. Viene fondata l'Associazione Sportiva Dilettantistica Olbia 1905.
  • 2010-2011 - 13ª in Eccellenza Sardegna.
Primo turno di Coppa Italia Dilettanti Sardegna.
  • 2011-2012 - 2ª in Eccellenza Sardegna. Perde la finale dei play-off nazionali.
Primo turno di Coppa Italia Dilettanti Sardegna.
  • 2012-2013 - 1ª in Eccellenza Sardegna. Promossa in Serie D.
Finale di Coppa Italia Dilettanti Sardegna.
  • 2013-2014 - 4ª nel girone G della Serie D. Perde la semifinale dei play-off.
Turno preliminare di Coppa Italia Serie D.
  • 2014-2015 - 3ª nel girone G della Serie D. Perde la finale dei play-off.
Primo turno di Coppa Italia Serie D.
  • 2015 - Cambia denominazione in Olbia Calcio 1905 Società Sportiva Dilettantistica S.r.l.
  • 2015-2016 - 5ª nel girone G della Serie D. Vince i play-off. Ripescata in Lega Pro.
Trentaduesimi di finale di Coppa Italia Serie D.
  • 2016 - Cambia denominazione in Olbia Calcio 1905 S.r.l.
  • 2016-2017 - 15ª nel girone A della Lega Pro. Ammessa nella nuova Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Lega Pro.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.

Primo turno di Coppa Italia Serie C.
Primo turno di Coppa Italia Serie C.
Primo turno di Coppa Italia Serie C.

Colori e simboli

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Uno formazione dell'Olbia 1932-1933, in maglia palata rossonera

Il tradizionale colore che contraddistingue la società gallurese è il bianco, da cui è tratto l'appellativo di Bianchi che identifica i calciatori olbiesi. In occasione del primo derby con la Torres - disputato nel 1924 - l'Olbia indossò una divisa granata. Nei primi anni venti inoltre, l'U.S. Terranovese indossò casacche rossonere e biancocrociate. Sempre a quel periodo risale l'apposizione sulle divise da gioco dei quattro mori, simbolo dell'isola[18].

Simboli ufficiali

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Lo stemma societario, nelle sue varie evoluzioni nel corso degli anni, è sempre stato caratterizzato dalla presenza della nave trireme e della sagoma dell'isola di Tavolara, facente parte del comune di Olbia nella subregione della Gallura. Talvolta, in alcune versioni, ha trovato posto l'immagine dei quattro mori.

L'attuale logo ha debuttato nel febbraio 2016. Il complesso ricorda quello del Cagliari; uno scudo triangolare racchiude al suo interno una nave, non più trireme, sulla cui vela compaiono i quattro mori. Sullo sfondo, verde smeraldo, si staglia la sagoma di Tavolara, nera. Sono presenti anche il nome "Olbia" e la data di fondazione, 1905. Lo stemma, sebbene maggiormente adatto ai moderni canoni di marketing, ha incontrato il disappunto di una frangia di tifosi poiché discordante dalla tradizione passata[19].

Il primo inno ufficializzato fu Olè, Olbia olè che omaggiava un vecchio coro/inno di battaglia urlato dai tifosi più calorosi negli anni settanta. Nel 2017 ha fatto il suo esordio il nuovo inno, Terranoa[20][21].

Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Bruno Nespoli.
Lo stadio Bruno Nespoli

In origine i calciatori olbiesi giocavano su un campo corrispondente al centro Martini. Nel 1925 fu inaugurato il campo sportivo Armando Casalini, intitolato alla memoria dell'omonimo deputato fascista assassinato nel settembre del 1924[22][23].

Nel 1940, sul terreno ove sorgeva il campo Casalini, fu inaugurato lo stadio Comunale, successivamente intitolato al portiere Bruno Nespoli, deceduto il 25 gennaio 1960 in seguito ad uno scontro di gioco durante un'Olbia-Carrarese[22][24]. L'impianto sorge in Via Ungheria ed ha una capienza totale di 3 209 posti, inclusi i 784 del settore ospiti[25].

Centro di allenamento

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L'Olbia svolge le proprie sedute di allenamento allo stadio Bruno Nespoli, al Geovillage e presso il centro sportivo Gypsos di Tanca Ludos.

Organigramma societario

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Di seguito l'organigramma tratto dal sito internet ufficiale della società[26].

Staff dell'area amministrativa
  • Svizzera (bandiera) Guido Surace - Presidente
  • Svizzera (bandiera) Benno Raeber - Consigliere
  • Germania (bandiera) Klaus Schwerdtfeger - Consigliere
  • Inghilterra (bandiera) Chris Payandee - Consigliere
  • Italia (bandiera) Alessandro Marino - Consigliere
  • Italia (bandiera) Gian Renzo Bazzu - Consigliere
  • Italia (bandiera) Alexandre Tartara - Consigliere
  • Italia (bandiera) Ilaria Piccinnu - Resp. Amministrazione
  • Italia (bandiera) Massimiliano Varrucciu - Resp. marketing e comunicazione
  • Italia (bandiera) Federico Russu - Segretario settore giovanile
  • Italia (bandiera) Gianpaolo Granara - Resp. organizzazione logistica e sviluppo infrastrutture
Cronologia degli sponsor tecnici

Settore giovanile

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Il settore giovanile dell'Olbia conta circa 300 iscritti[29]. La scuola calcio è composta da squadre Piccoli Amici (anni 2007, 2008 e 2009), Pulcini (2005, 2006 e misti) ed Esordienti (2003 e 2004)[30]. Inoltre sono presenti squadre Giovanissimi (provinciali ed élite), Allievi (élite) e Juniores (regionale)[31].

Con l'arrivo alla presidenza di Alessandro Marino - nel dicembre 2015 - è stato predisposto un potenziamento dell'Academy al fine di porre il settore giovanile olbiese come polo di riferimento per il territorio gallurese[29][32]. A tal proposito sono state intraprese una serie di iniziative fra le quali spicca la "Festa dei Piccoli Amici", la cui prima edizione si è svolta nel febbraio 2016, organizzata dalla Delegazione Provinciale di Tempio della FIGC e ospitata presso lo stadio Nespoli, alla quale hanno preso parte numerose società del territorio[32].

Allenatori e presidenti

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Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori dell'Olbia Calcio 1905.
Allenatori
Presidenti
  • 1906-1908 Italia (bandiera) Angelo Gana
  • 1908-1923 ...
  • 1924-1936 Italia (bandiera) Giulio Vitiello
  • 1926-1933 ...
  • 1934-1935 Italia (bandiera) Cruciani
  • 1935-1938 ...
  • 1938-1939 Italia (bandiera) Achille Pinna
  • 1939-1948 Italia (bandiera) Gesuino Sardo
  • 1948-1949 Italia (bandiera) Giovanni Serra
  • 1949-1951 ...
  • 1951-1954 Italia (bandiera) Giuseppe Marossu
  • 1954-1955 Italia (bandiera) Giovanni Antona
  • 1955-1956 Italia (bandiera) Mario Lupacciolu
  • 1956-1958 Italia (bandiera) Giovanni Campesi
  • 1958-1960 Italia (bandiera) Antonio Amucano
  • 1960-1961 Italia (bandiera) Mario Lupacciolu
  • 1961-1963 Italia (bandiera) Mariolino Sardo
  • 1963-1981 Italia (bandiera) Elio Pintus
  • 1981-1983 Italia (bandiera) Bruno Selleri
  • 1983-1984 Italia (bandiera) Pietro Luciano
  • 1984-1986 Italia (bandiera) Libero Balata
  • 1986-1988 Italia (bandiera) Lelio Dau
  • 1988-1989 Italia (bandiera) Riccardo Guadagni
  • 1989-1990 Italia (bandiera) Libero Balata (amm. delegato)
  • 1990-1993 Italia (bandiera) Bruno Selleri (amm. unico nel 1990-1991)
  • 1993-1996 Italia (bandiera) Francesco Sotgiu
  • 1996-1998 Italia (bandiera) Bruno Selleri
  • 1998-2000 Italia (bandiera) Marco Balata
  • 2000-2007 Italia (bandiera) Cristiano Putzu
  • 2007-2010 Italia (bandiera) Franco Rusconi
  • 2010-2015 Italia (bandiera) Pino Scanu
  • 2015-2016 Italia (bandiera) Pino Scanu
  • 2016-2024 Italia (bandiera) Alessandro Marino
  • 2024- Svizzera (bandiera) Guido Surace
Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori dell'Olbia Calcio 1905.

Competizioni nazionali

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2001-2002

Competizioni interregionali

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1967-1968 (girone F), 1974-1975 (girone F), 2001-2002 (girone B)
1982-1983 (girone N), 1985-1986 (girone N)

Competizioni regionali

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1930-1931
1938-1939 (girone B)
1952-1953, 1956-1957
2012-2013
1966-1967, 1974-1975

Competizioni giovanili

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2008-2009

Statistiche e record

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Partecipazione ai campionati

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Nazionali
Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Serie C 18 1939-1940 2023-2024 19
Lega Pro 1 2016-2017
IV Serie 1 1953-1954 36
Campionato Interregionale 1 1958-1959
Serie D 11 1959-1960 2015-2016
Serie C2 21 1978-1979 2007-2008
Lega Pro Seconda Divisione 2 2008-2009 2009-2010
Campionato Interregionale - Seconda Categoria 1 1957-1958 11
Serie D 6 1979-1980 2014-2015
Campionato Interregionale 3 1981-1982 1985-1986
Campionato Nazionale Dilettanti 1 1998-1999
Regionali
Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
I Prima Divisione 7 1938-1939 1951-1952 15
Promozione 4 1952-1953 1956-1957
Prima Categoria 1 1963-1963
Eccellenza 3 2010-2011 2012-2013
II Terza Divisione 1 1933-1934 1

Partecipazione alle coppe

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Competizione Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Coppa Italia 1 1939-1940 1
Coppa Italia Semiprofessionisti 7 1972-1973 1978-1979 36
Coppa Italia Serie C 26 1983-1984 2023-2024
Coppa Italia Lega Pro 3 2008-2009 2016-2017
Coppa Italia Serie D 6 1999-2000 2015-2016 6
Poule Scudetto 1 2001-2002 1

Statistiche di squadra

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Di seguito i principali record di squadra della storia dell'Olbia[33].

  • Miglior vittoria interna: Olbia-Turritano 10-0 (5 aprile 1953)
  • Miglior vittoria esterna: Wilier-Olbia 0-6 (29 marzo 1964)
  • Peggior sconfitta interna: Olbia-Foggia 0-10 (4 ottobre 1953)
  • Peggior sconfitta esterna: Cagliari-Olbia 9-1 (4 novembre 1946)
  • Pareggio interno con più reti: Olbia-Castelsardo 4-4 (2 maggio 1999)
  • Pareggio esterno con più reti: Entella Chiavari-Olbia 3-3 (13 giugno 1971)
  • Partita con più espulsi: Formia-Olbia 2-1, 7 espulsi (5 gennaio 1971)
  • Partita con più rigori concessi: Entella Chiavari-Olbia, 2 rigori per parte (7 maggio 1972)
  • Maggior numero di gol realizzati: 86 gol (1963-1964, Prima Categoria)
  • Minor numero di gol realizzati: 13 gol (1990-1991, Serie C2)
  • Minor numero di gol subiti: 10 gol (1985-1986, Campionato Interregionale)
  • Maggior numero di gol subiti: 73 gol (1948-1949, Prima Divisione)
  • Miglior realizzatore in un unico incontro: con 5 gol, Piero Paoli (1952-1953, Olbia-Turritano 10-0) e Benvenuto Misani (1963-1964, Olbia-Bosa 7-0)

Statistiche individuali

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Il calciatore che detiene il record di presenze nell'Olbia è Antonio Flore, sceso in campo 358 volte. Il miglior marcatore dei sardi è invece Gianluca Siazzu, che ha totalizzato 95 reti.

Di seguito i primatisti di presenze e reti[33]. In grassetto i giocatori ancora in attività.

Record di presenze
  • 334 Italia (bandiera) Benvenuto Misani[34] (1960-1971)
  • 332 Italia (bandiera) Gianfranco Marongiu (1961-1962, 1967-1968, 1971-1981)
  • 314 Italia (bandiera) Massimo Mariani (1986-1989, 1990-1994, 1995-1998)
  • 307 Italia (bandiera) Pinuccio Petta (1968-1970, 1971-1980, 1980-1981)
  • 291 Italia (bandiera) Nedo Bernardi (????-????)
  • 289 Italia (bandiera) Bruno Selleri (????-????)
  • 273 Italia (bandiera) Gianmario Rassu[35] (1991-1992, 1996-2005)
  • 238 Italia (bandiera) Ernesto Truddaiu (1975-1978, 1987-1989, 1990-1996)
  • 238 Italia (bandiera) Daniele Ragatzu (2016-2019, 2020-)
Record di reti
  • 95 Italia (bandiera) Gianluca Siazzu[36][37] (1996-1997, 2000-2003, 2011-2013)
  • 88 Italia (bandiera) Daniele Ragatzu (2016-2019, 2020-)
  • 74 Italia (bandiera) Benvenuto Misani[34][37][38] (1960-1971)
  • 70 Italia (bandiera) Gianmario Rassu[35] (1991-1992, 1996-2005)
  • 57 Italia (bandiera) Gianfranco Marongiu (1961-1962, 1967-1968, 1971-1981)
  • 45 Italia (bandiera) Silverio Balzano (????-????)
  • 41 Italia (bandiera) Demiro Pozzebon (2012-2014)
  • 35 Italia (bandiera) Luigi Merlo (????-????)
  • 33 Italia (bandiera) Daniele Molino (2013-2016)
  • 31 Italia (bandiera) Piero Paoli (????-????)
Tifoseria olbiese durante il match disputato tra Olbia e Tempio nella stagione di Serie C2 1990-1991. Si nota la presenza di alcuni gruppi amici, tra cui gli Sconvolts di Cagliari e le Brigate Giallorosse di Calangianus

A differenza di altre realtà isolane e italiane, il tifo ad Olbia rimane anarchico seppur caloroso in virtù dei derby regionali fino al 1987, legato ad un club denominato Forza Olbia. Nel 1987 nascono ad Olbia le Brigate Bianche, gruppo che diventerà la prima compagine ultras della città. Il tifo comincia a radicarsi nella curva del Nespoli con la nascita, sulle orme dei predecessori, dei gruppi Boys e Sbandati nel 1992. I tre gruppi si accomuneranno in buona parte grazie alla definita ideologia politica destrorsa. Ad essi si affiancheranno con tempo alcuni gruppi passeggeri come la Gioventù Alcool e gli Ultrà Olbia Metropolitan[39].

Nel 2004 alcuni esponenti dei gruppi Boys e Brigate Bianche diedero vita al gruppo Ultras Olbia 1905, tuttavia soppresso in una stagione a causa di screzi e incomprensioni tra i diversi gruppi, tuttavia riuniti dopo alcuni anni sotto l'unico striscione Olbia, che ha identificato il gruppo attuale: gli Ultras Olbiesi, o Curva Mare.

Gemellaggi e rivalità

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Lo stesso argomento in dettaglio: Derby calcistici in Sardegna.

La tifoseria olbiese sostiene due principali amicizie, nate in corrispondenza nella nascita delle Brigate Bianche (1987 circa), con gli Sconvolts e i Furiosi di Cagliari e con le Brigate Giallorosse e la Gioventù Ultras di Calangianus. Alleanze molto sentite a base di una fitta rete di amicizie pro-Cagliari e contro la Torres, vennero sostenute dai tre primi gruppi degli ultras bianchi e portate avanti dalla Curva Mare. Inoltre, gli ultras olbiesi sostengono dal 2002 un solido gemellaggio con gli ultras del Frosinone[40]. Rapporti di amicizia intercorrono invece con le tifoserie di Nuorese, Catanzaro[41] e Voghera[42].

La rivalità più sentita dalla tifoseria bianca è quella con gli ultras della Torres, contro la quale l'Olbia gioca il derby del nord Sardegna[43]. Altra rivalità sentita è quella con i galluresi del Tempio, contro il quale l'Olbia gioca il derby di Gallura, uno dei più rilevanti dell'isola. Esistono rivalità e inimicizie nei confronti di Sora[44], Ancona, Alessandria e Arzachena.

  1. ^ a b Sebbene la data di fondazione della società viene identificata nel 1905 - senza tuttavia alcuna certezza -, la memoria giornalistica la colloca nel 1906. Secondo il quotidiano La Nuova Sardegna, la data esatta è il 12 gennaio 1906. Fra le righe del giornale, in tale data, si legge infatti che:

    «[...] s'è formata una società ginnastica che ha preso il nome di OLBIA [...] e i giovani sono accorsi numerosi ad iscriversi alla nuova società, e già l'Olbia conta circa cento soci.»

    Il 1905 - precisamente le ultime settimane dell'anno - sarebbe dunque la data nella quale l'atleta Egidio Serra sviluppò l'idea di fondare una nuova società sportiva; idea concretizzatasi poi nei primi mesi dell'anno successivo. Storia, su olbiacalcio.com, http://www.olbiacalcio.com/. URL consultato il 2 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2020).
  1. ^ Contatti, su olbiacalcio.com, http://www.olbiacalcio.com/. URL consultato il 3 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2021).
  2. ^ Unione Sarda - L'Olbia è morta,evviva l'Olbia, su tuttocagliari.net, http://www.tuttocagliari.net/, 17 luglio 2010. URL consultato il 3 agosto 2016.
  3. ^ COMUNICATO UFFICIALE N. 48/A (PDF), su figc-crt.org, http://www.figc-crt.org/, 21 luglio 2010. URL consultato il 3 agosto 2016 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2016).
  4. ^ Nasce sua Eccellenza l'Olbia 1905, su ricerca.gelocal.it, http://ricerca.gelocal.it/, 2 agosto 2010. URL consultato il 3 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2016).
  5. ^ Il Littoriale del 29 agosto 1940, p. 3.
  6. ^ Il Littoriale del 5 settembre 1940, p. 3: «per considerazioni di carattere organizzativo, in relazione agli itinerari di viaggio, si esonerano per la stagione 1940-41, dalla disputa del campionato nazionale Serie C, le società: U. S. Cagliari e Gil Terranova, conservando alle stesse il diritto di parteciparvi nella prossima stagione 1941-42. Le predette società nella corrente stagione dovranno partecipare al Campionato di zona».
  7. ^ Calcio. Alessandro Marino è il nuovo presidente dell'Olbia. Obiettivo: "Subito la Lega Pro". Il saluto di Pino Scanu tra le lacrime., su olbianova.it, http://www.olbianova.it/, 30 novembre 2015. URL consultato il 3 agosto 2016.
  8. ^ Olbia in Sardegna Sport, su sardegnasport.com.
  9. ^ Sardegna Sport » Serie D – Olbia, cambio della guardia: “La Lega Pro è il minimo”, su web.archive.org, 8 dicembre 2015. URL consultato il 27 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2015).
  10. ^ L'Olbia vince il derby promozione contro la Torres, le immagini della partita - Foto - la Nuova Sardegna, su la Nuova Sardegna, 29 maggio 2016. URL consultato il 21 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2016).
  11. ^ La festa dei blancos Entro giugno la nuova Lega Pro - Sport - la Nuova Sardegna, su la Nuova Sardegna, 31 maggio 2016. URL consultato il 21 giugno 2016.
  12. ^ UFFICIALE: L'OLBIA TORNA IN SERIE C!, su olbiacalcio.com, http://www.olbiacalcio.com/, 4 agosto 2016. URL consultato il 4 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2016).
  13. ^ Olbia, il presidente Marino annuncia: "Lega Pro. Un sogno che si avvera", su tuttomercatoweb.com, http://www.tuttomercatoweb.com/, 4 agosto 2016. URL consultato il 4 agosto 2016.
  14. ^ CONSIGLIO FEDERALE: DECISI I RIPESCAGGI IN LEGA PRO, su lega-pro.com, http://www.lega-pro.com/, 4 agosto 2016. URL consultato il 4 agosto 2016.
  15. ^ Comunicato stampa, su olbiacalcio.com, 21 ottobre 2023. URL consultato il 21 ottobre 2023.
  16. ^ Ilenia Giagnoni, Serie C, l'Olbia pareggia a Pontedera e saluta il professionismo: dopo 8 anni torna in D, su L'Unione Sarda, 21 aprile 2024. URL consultato il 21 aprile 2024.
  17. ^ Agenda Barlassina 1939-1940.
  18. ^ Storia, su olbiacalcio.com, http://www.olbiacalcio.com/. URL consultato il 2 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2020).
  19. ^ L’Olbia sconfigge la capolista! (E cambia logo), su olbia.it, http://www.olbia.it/, 1º febbraio 2016. URL consultato il 3 agosto 2016.
  20. ^ Kentannos: un libro e 100 candeline per l’Olbia Calcio, su comune.olbia.ss.it, http://www.comune.olbia.ss.it/, 20 maggio 2006. URL consultato il 2 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2016).
  21. ^ Olè, Olbia olè, su lanuovasardegna.gelocal.it, http://lanuovasardegna.gelocal.it/, 21 aprile 2015. URL consultato il 2 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2016).
  22. ^ a b Le piccole storie di Olbia - 4ª parte, su comune.olbia.ss.it, http://www.comune.olbia.ss.it/. URL consultato il 2 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
  23. ^ Com'è il calcio di destra?, su blog.guerinsportivo.it, http://blog.guerinsportivo.it/, 11 marzo 2011. URL consultato il 2 agosto 2016.
  24. ^ PERCHE' NESPOLI....LA STORIA DELLO STADIO DI OLBIA..., su blog.libero.it, http://blog.libero.it/ATEGODITODEVAGHE/, 10 agosto 2007. URL consultato il 2 agosto 2016.
  25. ^ Stadio Bruno Nespoli, su olbiacalcio.com, http://www.olbiacalcio.com/. URL consultato il 13 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2016).
  26. ^ Organigramma, su olbiacalcio.com, http://www.olbiacalcio.com/. URL consultato il 13 settembre 2023.
  27. ^ Nuove maglie: anche l'Olbia vestirà Macron, su sardegnasport.com, http://www.sardegnasport.com/, 8 luglio 2016. URL consultato il 4 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2016).
  28. ^ MACRON NUOVO SPONSOR TECNICO DELL’OLBIA CALCIO, su macron.com, http://www.macron.com/, 8 luglio 2016. URL consultato il 4 marzo 2017.
  29. ^ a b L’Olbia come Spa e nuovo stadio, su lanuovasardegna.gelocal.it, http://lanuovasardegna.gelocal.it/, 2 dicembre 2015. URL consultato il 2 agosto 2016.
  30. ^ Scuola calcio, su olbiacalcio.com, http://www.olbiacalcio.com/. URL consultato il 2 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2016).
  31. ^ Settore giovanile, su olbiacalcio.com, http://www.olbiacalcio.com/. URL consultato il 2 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2016).
  32. ^ a b Piccoli amici dell'Olbia, su olbiacalcio.com, http://www.olbiacalcio.com/. URL consultato il 2 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2016).
  33. ^ a b Zappadu, Fontanelli.
  34. ^ a b Si è spento Ugo Misani, il gigante buono, su lanuovasardegna.gelocal.it, http://lanuovasardegna.gelocal.it/, 19 luglio 2011. URL consultato il 10 marzo 2014.
  35. ^ a b Rassu GianMario, su nuoresecalcio.eu, http://www.nuoresecalcio.eu/. URL consultato il 10 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 21 marzo 2014).
  36. ^ SIAZZU GIANLUCA, su tuttocalciatori.net, http://www.tuttocalciatori.net/. URL consultato il 10 marzo 2014.
  37. ^ a b Siazzu torna re dei bomber e vuole sfatare il tabù: vincere in Eccellenza, su sardegna.diariosportivo.it, http://sardegna.diariosportivo.it/, 23 ottobre 2012. URL consultato il 10 marzo 2014.
  38. ^ Siazzu aggancia Misani il bomber è nella storia, su lanuovasardegna.gelocal.it, http://www.tuttocalciatori.net/, 31 marzo 2012. URL consultato il 10 marzo 2014.
  39. ^ Alla scoperta del pianeta degli Ultras dell’Olbia | Blog, su www.museogrigio.it. URL consultato il 23 agosto 2017.
  40. ^ Frosinone-Olbia, su frosinonecalcio.com. URL consultato il 31 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2014).
  41. ^ Olbia-Catanzaro. Cronaca di una trasferta e di amicizie tra tifosi
  42. ^ Ultras Voghera, su acvoghera.com. URL consultato il 3 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2013).
  43. ^ Scontri e sangue dopo il derby - Feriti gli ultras di Olbia e Torres, su unionesarda.it. URL consultato il 31 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2010).
  44. ^ Comunicato Ultras Sora su Olbia e Frosinone, su sportpeople.net.
  • Salvatore Zappadu e Carlo Fontanelli, Kentannos. Storia dell'Olbia calcio dalle origini al terzo millennio, collana La biblioteca del Calcio, Geo Edizioni, 2006, p. 400.

Voci correlate

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