OK-GLI

OK-GLI
OK-GLI
L'esemplare OK-GLI in mostra al Technikmuseum Speyer
Informazioni
DesignazioneBST-02
NazioneBandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica
Statusposseduto da Technikmuseum Speyer in Germania.
Primo voloRullaggio 1
29 dicembre 1984
Ultimo voloRullaggio 9
29 dicembre 1989
Numero di missioni25 voli di test
Tempo trascorso nello spazio0 (modello di test)

OK-GLI (BST-02) era un veicolo di test (analogo aerodinamico del Buran 1.01) del Programma Buran, il programma spaziale sovietico che aveva l'obiettivo di costruire uno spazioplano riutilizzabile simile allo Space Shuttle della NASA. Il veicolo fu costruito nel 1984 e utilizzato in 25 voli di prova tra il 1985 e il 1989 prima di essere disarmato. Dal 2008 è conservato a Spira, in Germania, presso il locale Technik Museum Speyer (Museo della tecnica di Spira).

Costruzione[modifica | modifica wikitesto]

Lo sviluppo del programma Buran ebbe inizio nel 1976 come risposta al programma statunitense dello Space Shuttle.

La costruzione delle navicelle sovietiche iniziò nel 1980 e nel 1984 fu costruito il primo shuttle in scala reale. Un primo volo suborbitale di test, che utilizzava un modello in scala ridotta, era già avvenuto nel luglio 1983; con il progredire del progetto, furono effettuati altri cinque voli di modelli in scala.

L'OK-GLI era equipaggiato con quattro motori turboventola Lyulka AL-31 posizionati in coda (il serbatoio occupava un quarto della stiva di carico), a differenza del tester Space Shuttle Enterprise utilizzato nel programma americano, che era invece privo di motori e veniva sganciato in quota da un Boeing 747. Le condizioni dei test erano, quindi, significativamente diverse rispetto alla controparte statunitense: l'OK-GLI decollava come un aereo da una pista di volo e, una volta raggiunte le coordinate prefissate, spegneva i motori e atterrava planando, fornendo ai progettisti informazioni fondamentali sullo stato di volo.

Voli di prova[modifica | modifica wikitesto]

Sono stati effettuati, in tutto, nove test di rullaggio (taxi test) e venticinque voli di prova[1]. Tutti i lanci sono avvenuti presso il cosmodromo di Bajkonur.

Data Descrizione Velocità massima (km/h) Altitudine massima (m) Tempo di volo (min) Equipaggio / Note[2]
29 dicembre 1984 rullaggio 1 45 5 Stankevicius, Volk
2 agosto 1985 rullaggio 2 200 14 Stankevicius, Volk
5 ottobre 1985 rullaggio 3 270 12 Stankevicius, Volk
15 ottobre 1985 rullaggio 4 300 Stankevicius, Volk
10 novembre 1985 volo 1 480 1 500 12 Stankevicius, Volk
15 novembre 1985 rullaggio 5 170 12 Stankevicius, Volk
3 gennaio 1986 volo 2 520 3 000 36 Stankevicius, Volk
6 aprile 1986 rullaggio 6 14 Levčenko, Shchukin
27 maggio 1986 volo 3 540 4 000 23 Stankevicius, Volk
11 giugno 1986 volo 4 530 4 000 22 Stankevicius, Volk
20 giugno 1986 volo 5 25 Levčenko, Shchukin
28 giugno 1986 volo 6 23 Levčenko, Shchukin
10 dicembre 1986 volo 7 4 000 24 Stankevicius, Volk
(atterraggio con pilota automatico)
23 dicembre 1986 volo 8 17 Stankevicius, Volk
29 dicembre 1986 volo 9 17 Levčenko, Shchukin
16 febbraio 1987 volo 10 28 Stankevicius, Volk
25 febbraio 1987 volo 11 19 Stankevicius, Volk
29 marzo 1987 rullaggio 7 2 Levčenko, Shchukin
30 marzo 1987 rullaggio 8 25 Levčenko, Shchukin
21 maggio 1987 volo 12 20 Levčenko, Shchukin
25 giugno 1987 volo 13 19 Stankevicius, Volk
5 ottobre 1987 volo 14 21 Shchukin, Volk
(atterraggio con pilota automatico)
15 ottobre 1987 volo 15 19 Batschurin, Borodai
16 gennaio 1988 volo 16 Stankevicius, Volk
24 gennaio 1988 volo 17 Batschurin, Borodai
23 febbraio 1988 volo 18 22 Stankevicius, Volk
4 marzo 1988 volo 19 32 Stankevicius, Volk
12 marzo 1988 volo 20 Batschurin, Borodai
23 marzo 1988 volo 21 Batschurin, Borodai
28 marzo 1988 volo 22 Batschurin, Borodai
2 aprile 1988 volo 23 20 Stankevicius, Volk
8 aprile 1988 volo 24 Stankevicius, Volk
15 aprile 1988 volo 25 19 Stankevicius, Volk
29 dicembre 1989 Rullaggio 9 Stankevicius, Zabolotski

Destino finale[modifica | modifica wikitesto]

Lo shuttle OK-GLI in mostra al MAKS Airshow di Žukovskij, 1999
OK-GLI fotografato sul fiume Reno vicino a Bonn nel corso del suo viaggio a Spira

Dopo la cancellazione del programma, lo shuttle fu trasferito presso l'Istituto di ricerca aeronautica "Gromov", vicino a Mosca, e successivamente venduto all'azienda australiana Buran Space Corporation. Il veicolo fu trasportato via nave da Göteborg (Svezia) a Sydney (Australia) dove giunse il 9 febbraio 2000.[3] Venne trasformato per alcuni anni in un'attrazione turistica dopo essere stato collocato in una struttura provvisoria realizzata nella Darling Harbour.[4][5] Dopo il fallimento dei proprietari, il veicolo rimase incustodito all'aperto subendo un parziale deterioramento.

Nel settembre 2004, un gruppo di giornalisti tedeschi rintracciò il veicolo spaziale in Bahrain.[6] A seguito della segnalazione, il residuato sovietico fu acquistato dall'Auto und Technikmuseum Sinsheim (Museo dell'automazione e della tecnica di Sinsheim) e doveva essere trasportato in Germania nel 2005[7], ma a causa di controversie legali rimase in Bahrain per altri tre anni.[8]

Il 4 marzo 2008, OK-GLI intraprende il viaggio via mare verso il Technikmuseum Speyer (di proprietà del succitato Museo di Sinsheim) dove verrà restaurato e rimarrà in esposizione permanente.[9].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Buran Energia Timeline History, su k26.com, Krzys Kotwicki. URL consultato il 4 agosto 2006 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2006).
  2. ^ Buran Analogue Chronology, su astronautix.com, Astronautix. URL consultato il 5 agosto 2006.
  3. ^ Transporting the Russian Space shuttle Buran, su procargo.fi, ProCargo. URL consultato il 2 luglio 2006 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2006).
  4. ^ Buran Analogue/002 in Sydney, su suburbia.com.au, Suburbia. URL consultato il 2 luglio 2006.
  5. ^ Russian shuttle lands down under, collectSpace, 10 febbraio 2000. URL consultato il 2 luglio 2006.
  6. ^ Kurioser Fund  : Sowjet-Shuttle am Persischen Golf aufgetaucht (trad: «Una strana scoperta: uno shuttle sovietico rinvenuto nel Golfo Persico»), su spiegel.de, Der Spiegel, 22 settembre 2004. URL consultato il 5 agosto 2006.
  7. ^ Sinsheimer Museum kauft den Sowjet-Shuttle (trad: «Il museo di Sinsheim acquista uno shuttle sovietico»), su spiegel.de, Der Spiegel, 23 settembre 2004. URL consultato il 5 agosto 2006.
  8. ^ Russian Space Shuttle Navigates Rhine River, Der Spiegel, 7 aprile 2008. URL consultato il 7 aprile 2008.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (ENDE) Heinz Elser, Margrit Elser-Haft, Vladim Lukashevich. Buran - History and Transportation of the Russian Space shuttle OK-GLI to the Technik Museum Speyer, (testo bilingue, inglese e tedesco), 2008, ISBN 3-9809437-7-1

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