Nuovo martire

Questa voce è parte della serie
Oriente cristiano

Cristo Pantocratore nella basilica di Santa Sofia in Istanbul.

Riti liturgici
Portale Cristianesimo

Il titolo di nuovo martire o neomartire (in greco νεο, neo, cioè nuovo; e μάρτυς, martys, testimone) della Chiesa ortodossa dapprima fu impiegato per quei martiri morti sotto governi eretici (i martiri vecchi erano stati uccisi dai pagani) e successivamente fu esteso alle vittime di persecuzioni sotto l'Islam e varie dittature moderne, particolarmente comuniste, che hanno sposato l'ateismo militante. Ufficialmente, l'era dei nuovi martiri comincia con la caduta di Costantinopoli nel 1453. Fra quelli commemorati ci sono non solo coloro che hanno perso la vita nel martirio, ma anche coloro che sono considerati confessori dalla fede ortodossa.

Nuovi martiri sotto gli Ottomani[modifica | modifica wikitesto]

Nella Chiesa Ortodossa la terza domenica dopo Pentecoste è la "Commemorazione di Tutti i Nuovi Martiri del Giogo Turco".

Nuovi martiri sotto il comunismo[modifica | modifica wikitesto]

Nella chiesa ortodossa russa, la domenica più vicina al 25 gennaio (il 7 febbraio sul calendario gregoriano) è la "Domenica dei Santi Nuovi Martiri e Confessori della Russia." La data del 25 gennaio è stata scelta perché in quella data del 1918 si commemora il martirio di san Vladimir (Bogoiavlensikii), Metropolita di Kiev, considerato il "protomartire del giogo comunista in Russia".

Nuovi martiri serbi[modifica | modifica wikitesto]

La festa di "Tutti i Nuovi Martiri di Serbia" si celebrata il 15 giugno (28 giugno del calendario gregoriano).

Nuovi martiri della Rivolta dei Boxer[modifica | modifica wikitesto]

L'11 giugno (il 24 nel calendario gregoriano) si celebra la festa dei "Nuovi Martiri della Cina Durante la Rivolta dei Boxer"

Altri nuovi martiri[modifica | modifica wikitesto]

  • Maximus Sandovich, 24 agosto/6 settembre 1914[15]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Copia archiviata, su stjohndc.org. URL consultato il 19 giugno 2007 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).
  2. ^ Copia archiviata, su stjohndc.org. URL consultato il 19 giugno 2007 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).
  3. ^ Metropolita Giuseppe, su roca.org. URL consultato il 22 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2008).
  4. ^ Metropolita Vladimiro di Kiev
  5. ^ Vescovo Basilio di Kineshma, su roca.org. URL consultato il 22 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2008).
  6. ^ Vescovo Demitrio di Gdov, su roca.org. URL consultato il 22 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2008).
  7. ^ Vescovo Arcadio, su roca.org. URL consultato il 22 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2008).
  8. ^ Vescovo Massimo di Serpukhov, su roca.org. URL consultato il 22 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2008).
  9. ^ Arciprete Ivan Vostorgov, su roca.org. URL consultato il 22 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2008).
  10. ^ Fra' Nicola Zagorovsky, su roca.org. URL consultato il 22 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2008).
  11. ^ Arciprete Makary Kvitkin Archiviato il 27 settembre 2007 in Internet Archive.
  12. ^ Nikodim di Solovki Archiviato il 14 giugno 2007 in Internet Archive.
  13. ^ Lydia Archiviato il 14 giugno 2007 in Internet Archive.
  14. ^ Maria di Gatchina Archiviato il 14 giugno 2007 in Internet Archive.
  15. ^ Maximus Sandovich

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Blackwell Dictionary of Eastern Christianity, 341-43
  • Vaporis, Rev. Nomikos Michael. Witnesses for Christ: Orthodox Christian Neomartyrs of the Ottoman Period 1437-1860

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Ortodossia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di ortodossia