Nijūmon

Un nijūmon (il sanmon del Tōfuku-ji, a National Treasure)

Il nijūmon (二重門? lett. "cancello a due piani") è uno dei due tipi di porta a due piani attualmente usati in Giappone (l'altro è il rōmon, vedi la foto nella galleria sotto), e può essere trovato nella maggior parte dei templi buddisti giapponesi.[1] Questo cancello è distinguibile dal tetto sopra il primo piano che lambisce l'intero piano superiore, assente in un rōmon.[2] Di conseguenza, ha una serie di supporti (tokyō) che sostengono la gronda del tetto sia al primo che al secondo piano.[3] In un rômon, i supporti sostengono un balcone. I tokyō sono di solito a tre gradini (mitesaki) con travi di coda al terzo gradino.[4][3] Un nijūmon è normalmente coperto da un tetto a due falde.[2]

A differenza di un rōmon, il cui secondo piano è inaccessibile e inutilizzabile, un nijūmon ha le scale che portano al secondo piano. Alcune porte hanno alle loro estremità due sanrō (山廊?), 2 x 1 strutture ad alloggiamenti che ospitano le scale.[2] Il secondo piano di un nijūmon di solito contiene statue di Shakyamuni o della dea Kannon e dei 16 Rakan, e ospita periodiche cerimonie religiose.[5] I nijūmon grandi sono larghi 5 campate, 2 campate profonde e hanno tre ingressi, tuttavia lo Zōjō-ji di Tokyo, il tempio funerario del clan dei Tokugawa, ha un cancello che è una campata di 5 x 3.[2] I più piccoli sono 3 x 2 campate e hanno uno, due o anche tre ingressi.[2]

Di tutti i tipi di portali del tempio, il nujūmon ha la caratteristica d'essere il più alto, ed è quindi usato per cancelli importanti come lo chūmon (porta centrale) di antichi templi come Hōryū-ji.[3] Il sanmon, la porta di un tempio Zen di altissimo prestigio, è solitamente un nijūmon.[6] Alcuni nijūmon sono chiamati chūmon (中門? lett. "ingresso di mezzo") perché sono situati tra l'ingresso e il tempio.[2]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Il secondo piano di un nijūmon[modifica | modifica wikitesto]

Alcune immagini interne del secondo piano di un nijūmon, in questo caso sanmon di Kōmyō-ji a Kamakura, prefettura di Kanagawa.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Fujita, Koga.
  2. ^ a b c d e f JAANUS / nijuumon 二重門, su aisf.or.jp. URL consultato il 14 febbraio 2019.
  3. ^ a b c (JA) Hamashima, Masashi, Jisha Kenchiku no Kanshō Kiso Chishiki, Tokyo, Shibundō, 1999, pp. 105–107.
  4. ^ For details, see the article Tokyō.
  5. ^ Iwanami Nihonshi Jiten
  6. ^ Il termine sanmon ha origine nei templi zen, ma è spesso usato anche da altre sette, in particolare dalla setta Jōdo.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Iwanami Nihonshi Jiten (岩波日本史辞典), CD-Rom Version. Iwanami Shoten, 1999-2001 (in Japanese)
  • JAANUS / roumon 楼門, su aisf.or.jp. URL consultato il 14 febbraio 2019.
  • Fujita Masaya, Koga Shūsaku, ed. (April 10, 1990). Nihon Kenchiku-shi (in giapponese) (September 30, 2008 ed.). Shōwa-dō. ISBN 4-8122-9805-9.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]