Museo nazionale della Somalia

Museo nazionale della Somalia
Ubicazione
StatoBandiera della Somalia Somalia
LocalitàMogadiscio
Coordinate2°02′15″N 45°20′17″E / 2.0375°N 45.338056°E2.0375; 45.338056
Caratteristiche
Tiporeperti archeologici e storici, opere d'arte
Istituzione1933
Apertura1934
DirettoreOsman Geedow Amir

Il Museo nazionale della Somalia (Somali: Matxafka Qarankais, Arabo: متحف وطني للصومال Mathaf Watani lil-Sumal) è un museo nazionale a Mogadiscio, la capitale della Somalia. Fu fondato nel 1933 dalle autorità coloniali italiane. Dopo la chiusura forzata nel 1991, è stato successivamente ricostruito nel settembre 2019, quasi 30 anni dopo la sua distruzione.

Il Museo della Garesa[modifica | modifica wikitesto]

Il Museo nazionale della Somalia fu inizialmente ospitato in un palazzo a due piani che risale al 1872. Il palazzo fu costruito su richiesta del Sultano omani di Zanzibar, Barghash ibn Sa'id, per essere la residenza (chiamata Gàresa) del Governatore di Mogadiscio, allora Suleiman bin Hamed, dopo che questi aveva ricevuto il permesso dal Sultano somalo Ahmed Yusuf del Sultanato di Geledi.

Nel 1933, l'edificio fu completamente ricostruito e adattato per diventare il Museo della Somalia[1]. Fu il luogo culturale più importante della Mogadiscio italiana[2].

Il "Museo della Gàresa", come era chiamato dai coloni italiani, fu ufficialmente aperto al pubblico nell'anno successivo dal Governatore Maurizio Rava[3]. Durante la Seconda guerra mondiale il museo subì numerosi danni.

Dopo l'indipendenza della Somalia nel 1960 divenne sede del Museo nazionale. Nel 1985 il Museo nazionale si trasferì e il palazzo venne convertito a museo regionale con il nome di Museo della Garesa[4][5].

Museo nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1985 fu inaugurato il centro culturale di Mogadiscio, comprendente il Teatro nazionale, la Biblioteca nazionale e il Museo nazionale. L'architettura del nuovo Museo nazionale mostra influenze islamiche, in un edificio principale con quattro piani destinati all'esposizione. A Nord si trova un secondo edificio di quattro piani con locali tecnici e amministrativi. Il direttore generale all'epoca dell'apertura del museo era Ahmed Farah Warsame[4].

Sale espositive[modifica | modifica wikitesto]

Le sale espositive del museo furono aperte nel 1987:

  • piano terra: archeologia ed etnografia
  • primo piano: storia, resistenza alla colonizzazione e post-indipendenza
  • secondo piano: armi storiche e cimeli militari, mostre di lingua e letteratura
  • terzo piano: mostre temporanee

Chiusura[modifica | modifica wikitesto]

Con l'inizio della guerra civile nel 1991, il museo fu chiuso. La struttura ha subito notevoli danni negli anni successivi.

Il nuovo Museo nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2019 il museo ha iniziato l'opera di riallestimento e nel luglio 2020 si è svolta una inaugurazione ufficiale di riapertura[6]. Attualmente il museo non espone collezioni permanenti ma di dedica a esposizioni temporanee di artisti somali[7].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cartolina che mostra i lavori alla "Garesa" nei primi anni 1930, su ebay.it.
  2. ^ Francesco Saverio Caroselli, Il museo della Somalia, in Rivista delle Colonie Italiane, vol. 9, 1934. URL consultato il 3 gennaio 2024.
  3. ^ (EN) Mohamed Haji Mukhtar, Historical Dictionary of Somalia, Scarecrow Press, 25 febbraio 2003, p. xxxi, ISBN 978-0-8108-6604-1. URL consultato il 3 gennaio 2024.
  4. ^ a b H. Crespo-Toral, Museum development and monuments conservation: Somalia (PDF), UNESCO.
  5. ^ Oguz Janos Lengyel, National Museum of Somalia, Mogadiscio: Roof Restoration Project (PDF), UNESCO, 1982.
  6. ^ The Federal Republic of Somalia reopens its National Museum in Mogadishu, in UNESCO news, 2 luglio 2020.
  7. ^ (EN) National Museum: Preserving Somali heritage against all odds, su United Nations Assistance Mission in Somalia, 31 ottobre 2023.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN154900662 · LCCN (ENn90666173 · J9U (ENHE987008575658205171 · WorldCat Identities (ENlccn-n90666173