Murtarat

Murtarat
Origini
Luogo d'origineBandiera dell'Italia Italia
RegionePiemonte
Diffusioneregionale
Zona di produzioneprovincia di Biella
Dettagli
Categoriaformaggio
RiconoscimentoP.A.T.
Ingredienti principalilatte vaccino

Il murtarat è un formaggio, prodotto tipico piemontese. Rientra nell'elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (PAT) del ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.[1]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il termine murtarat deriva da mortaretto, riferendosi al sapore intenso di questo formaggio.[2]

Procedimento di produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il latte della mungitura serale viene unito a quello del mattino successivo, e lasciato acidificare naturalmente per 36 ore. Avvenuta la coagulazione, la cagliata viene sistemata in fascere dove rimane a scolare per due giorni dopo i quali può essere consumato fresco. In alternativa si procede con la fase di stagionatura, unendo tra loro diverse forme alle quali si aggiunge peperoncino, sale, pepe, rosmarino e altre erbe aromatiche.[3] Il tutto si lascia maturare in un telo posto in locali ventilati. Questa fase può durare da 2 a 7 mesi. Il prodotto finito, se consumato fresco, non ha crosta e la pasta risulta bianca e friabile. Nella versione stagionata la crosta è dura e marrone, la pasta può essere morbida o meno, a seconda del periodo di stagionatura.[2][4]

Zone di produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il murtarat viene prodotto in Piemonte, principalmente in tutta la provincia di Biella.[2]

Abbinamenti[modifica | modifica wikitesto]

Si può consumare fresco oppure, se stagionato, viene utilizzato per la preparazione di risotti o aggiunto ai carpacci di carne. Il formaggio fresco si abbina a vini bianchi poco alcolici, mentre quello stagionato a vini rossi corposi.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Murtarat, riconoscimento PAT, su regione.piemonte.it.
  2. ^ a b c Etimologia, su formaggi.tipici.info. URL consultato il 15 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2020).
  3. ^ Murtarat, su onaf.it.
  4. ^ a b Murtarat, procedimento di produzione, su formaggio.it.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]