Monte Calbuco

Calbuco
Il vulcano visto da Nord, lungo la Strada 225 sulle rive del Lago Llanquihue. (11-Feb-2010)
StatoBandiera del Cile Cile
Altezza2 003 m s.l.m.
Prominenza1 946 m
CatenaAnde
Diametro cratere400 m
Ultima eruzione22 aprile 2015
Ultimo VEI4 (sub-pliniana)
Codice VNUM358020
Coordinate41°19′43.33″S 72°36′28.56″W / 41.328703°S 72.607934°W-41.328703; -72.607934
Altri nomi e significatiQuellaipe , Nauga, Quellaype
Data prima ascensione1859
Autore/i prima ascensioneJean Renous
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Cile
Calbuco
Calbuco

Il Calbuco è uno stratovulcano attivo situato nel sud del Cile, a sud-est del Lago Llanquihue e a nord-ovest del Lago Chapo, nella Regione di Los Lagos.

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

Il monte è situato a nord-est di Puerto Montt e a sud del vulcano di Osorno[1]

Il vulcano e le zone circostanti sono aree protette all'interno della Riserva Nazionale di Llanquihue.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il vulcano[modifica | modifica wikitesto]

Genesi del vulcano[modifica | modifica wikitesto]

È un vulcano andesitico molto esplosivo la cui lava di solito contiene il 55-60% di SiO2[2].

Attività vulcanica[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio vulcanico collassò durante il tardo Pleistocene, producendo una valanga di detriti vulcanici che raggiunse il lago.

Eruzioni notevoli in periodo storico[modifica | modifica wikitesto]

22 aprile 2015: il pennacchio di fumo visto da Puerto Varas

Il Calbuco ha avuto almeno 10 eruzioni dal 1837. La più recente è datata 22 aprile 2015, la prima dal 1972[3].

Una delle eruzioni storiche più importanti avvenne nel 1893-1894, allorquando delle eruzioni violente eiettarono bombe vulcaniche di 30 cm alla distanza di 8 chilometri dal cratere, e gli eventi furono accompagnati da incandescenti e voluminose colate di fango.

Forti esplosioni si registrarono nell'aprile del 1917, quando si formò una cupola lavica nel cratere e diverse colate di fango. Un'altra breve eruzione esplosiva si ebbe nel gennaio del 1929, che incluse, oltre ad un'evidente colata piroclastica, un flusso di lava.

L'ultima importante eruzione del Calbuco, nel 1961, provocò colonne di cenere alte 12–15 km e produsse un pennacchio che si disperse principalmente verso sud-est, e due flussi di lava. Ci fu anche un'eruzione minore durata quattro ore, il 26 agosto 1972. Delle forti emissioni dovute a fumarole furono osservate sul cratere centrale il 12 agosto 1996.

L'eruzione del Calbuco del 22 aprile 2015 ha causato cancellazioni nei voli aerei ed un'evacuazione delle zone circostanti. Lo stesso giorno è stato segnalato un flusso di lava in direzione del Lago Chapo.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Guida del navigante nell'Oceano Indiano, Atlantico meridionale compilato da Giovanni Gravier, Giovanni Gravier, 1872, p. 461.
  2. ^ Calbuco Volcano and minor eruptive centers distributed along the Liquiñe-Ofqui Fault Zone, Chile (41°–42° S), su link.springer.com, aprile 1995. URL consultato il 23 aprile 2015.
  3. ^ Chile's Calbuco volcano erupts, su theguardian.com, 22 aprile 2015. URL consultato il 23 aprile 2015.
  4. ^ La grande eruzione del Calbuco, su ilpost.it, 23 aprile 2015. URL consultato il 23 aprile 2015.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Calbuco, su Smithsonian Institution - Global Volcanism Program: Worldwide Holocene Volcano and Eruption Information, http://volcano.si.edu/. URL consultato il 25 aprile 2015.