Miocamicina

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Miocamicina
Nome IUPAC
acetato di (2S,3S,4R,6S)-6-{[(2R,3S,4R,5R,6S)-6-{[(4S,5R,6S,7R,9R,10R,11E,13E,16R)-10-(acetilossi)-5-metossi-9,16-dimetil-2-osso-7-(2-ossoetil)-4-propossi-1-ossacicloesadeca-11,13-dien-6-il]ossi}-4-(dimetilammino)-5-idrossi-2-metilossan-3-il]ossi}-2,4-dimetil-3-propossiossan-4-il
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC45H75NO15
Massa molecolare (u)870.075 g/mol
Numero CAS55881-07-7
Numero EINECS259-879-6
Codice ATCJ01FA11
PubChem6475694 CID 6475694
DrugBankDB13287
SMILES
CCC(=O)OC1CC(=O)OC(CC=CC=CC(C(CC(C(C1OC)OC2C(C(C(C(O2)C)OC3CC(C(C(O3)C)OC(=O)CC)(C)OC(=O)C)N(C)C)O)CC=O)C)OC(=O)C)C
Proprietà chimico-fisiche
Temperatura di fusione220 °C
Indicazioni di sicurezza

La miocamicina è un antibiotico macrolide con azioni analoghe a quelle dell'eritromicina.

Farmacodinamica[modifica | modifica wikitesto]

Il farmaco è un derivato semisintetico che si ottiene a partire dalla midecamicina attraverso una reazione di acetilazione. Lo spettro d'azione è sostanzialmente sovrapponibile a quello della josamicina e dell'eritromicina, inibendo una gamma di organismi Gram-positivi e Gram-negativi, microbi atipici e alcuni anaerobi. . La miocamicina esplica in modo ottimale la propria attività a pH basico.
A seconda della concentrazione risulta batteriostatica oppure battericida.[1]

Degno di nota è la sua attività nei confronti di microorganismi stafilococchi e streptococchi eritromicina-resistenti. Inoltre non provoca resistenza crociata con altri antibiotici macrolidi. Verso gli streptococchi b-emolitici sembra essere più efficace dell'eritromicina.[2]

Farmacocinetica[modifica | modifica wikitesto]

La miocamicina viene rapidamente e ben assorbita dopo somministrazione orale.
In seguito alla assunzione di una singola dose di 600 mg si raggiunge un picco di concentrazione plasmatica di 2,4 µg/ml in 30 minuti.
L'assorbimento è migliore a digiuno.
Il legame del farmaco con le proteine plasmatiche è debole.
L'antibiotico viene metabolizzato a livello intestinale dove, in parte, subisce desacetilazione, con formazione di metaboliti attivi (Mb-12, Mb-6, Mb-2a) rilevabili nel plasma già dopo 1-4 ore dalla somministrazione.[3][4]

La miocamicina, come farmaco immodificato e metaboliti, si diffonde rapidamente nei liquidi biologici e nei tessuti, specialmente in polmoni e tonsille, dove raggiunge concentrazioni maggiori e più durature di quelle plasmatiche.
Si è osservato che la concentrazione nell'espettorato, circa 10 ore dopo l'ultima somministrazione, è 30 volte superiore a quella plasmatica.
L'emivita plasmatica è di circa 1 ora.
La miocamicina viene eliminata, come farmaco immodificato e metaboliti, principalmente per via biliare.
Il 4-5% viene escreto nelle urine in 24 ore e una piccola parte anche con la saliva.

Tossicologia[modifica | modifica wikitesto]

Nel topo il valore della DL50 è maggiore di 5 g/kg peso corporeo, quando assunto per os.

Usi clinici[modifica | modifica wikitesto]

La miocamicina è indicata nelle infezioni sostenute da germi sensibili, sia nell'adulto che in età pediatrica.[5][6]
Tipicamente viene utilizzata nelle infezioni broncopolmonari,[7][8] del cavo orale,[9][10] otoringolaringoiatriche,[11] cutanee e dei tessuti molli,[12] dell'apparato urogenitale (in particolare se causate da Chlamydia trachomatis od Ureaplasma urealyticum).[1][13].

Effetti collaterali ed indesiderati[modifica | modifica wikitesto]

La miocamicina, così come gli altri antibiotici macrolidi, può causare disturbi gastrointestinali (nausea, anoressia, distensione addominale, vomito, diarrea.[14] Sono inoltre possibile manifestazioni allergiche (tra cui eruzioni cutanee e prurito) e talora aumento delle transaminasi.[15]

Controindicazioni[modifica | modifica wikitesto]

L'antibiotico risulta controindicato nei soggetti con ipersensibilità individuale nota al principio attivo oppure ad uno qualsiasi degli eccipienti contenuti nella formulazione farmaceutica. L'assunzione del farmaco inoltre non è consigliata nei pazienti affetti da insufficienza epatica. Da evitare anche nelle donne in stato di gravidanza e in quelle che allattano al seno.

Dosi terapeutiche[modifica | modifica wikitesto]

L'antibiotico viene somministrato per os alle dosi di 900–1800 mg/die, suddivise in 2-3 assunzioni, a seconda della gravità. Nei bambini si consigliano dosi giornaliere pari a 35–50 mg/kg, suddivise in 2 somministrazioni.

Interazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Alcaloidi della segale cornuta (ergotamina, metisergide): la contemporanea somministrazione con miocamicina oppure altri macrolidi ne aumenta le concentrazioni plasmatiche a causa dell'inibizione dell'isoenzima CYP3A4. Ne consegue un aumentato rischio di ergotismo cui possono fare seguito gravi episodi ischemici, in alcuni casi anche ad evoluzione fatale.
  • Bromocriptina, teofillina e ciclosporina: la terapia di associazione con miocamicina può causare un lieve incremento delle concentrazioni plasmatiche di queste sostanze. Pur non comportando modifiche del normale dosaggio è comunque necessaria una certa prudenza.
  • Digossina: la co-somministrazione con miocamicina, così come con altri macrolidi, può incrementare l'assorbimento del farmaco digitalico, anche se raramente può dare origine a fenomeni di tossicità del glicoside cardioattivo, che in genere si manifestano con sintomi quali nausea, vomito, diarrea, alterazione della visione, cefalea, capogiro e soprattutto con gravi aritmie cardiache.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Holliday SM, Faulds D, Miocamycin. A review of its antimicrobial activity, pharmacokinetic properties and therapeutic potential, in Drugs, vol. 46, n. 4, ottobre 1993, pp. 720–45, PMID 7506653.
  2. ^ Kawaharajo K, Sekizawa Y, Inoue M, In vitro and in vivo antibacterial activity of 9,3"-Di-o-acetyl midecamycin (Mom), a new macrolide antibiotic, in J. Antibiot., vol. 34, n. 4, aprile 1981, pp. 436–42, PMID 6974163.
  3. ^ Shomura T, Someya S, Murata S, Umemura K, Nishi M, Metabolism of 9,3"-diacetylmidecamycin. II. The structures of several metabolites of 9,3"-diacetylmidecamycin, in Chem. Pharm. Bull., vol. 29, n. 9, settembre 1981, pp. 2413–9, PMID 6983922.
  4. ^ (JA) Shomura T, Someya S, Umemura K, Nishio M, Murata S, [Metabolism of 9,3"-diacetylmidecamycin. I. The metabolic fate of 9,3"-diacetylmidecamycin], in Yakugaku Zasshi, vol. 102, n. 8, agosto 1982, pp. 781–95, PMID 6983572.
  5. ^ Peruzzi PF, Ulivelli A, [Miocamycin in the therapy of bacterial infections in childhood], in Clin Ter, vol. 125, n. 2, aprile 1988, pp. 107–13, PMID 2973931.
  6. ^ De Sario PN, Bianco R, De Marco A, et al., [Miocamycin in pediatrics. Results of multicenter study in Piedmont and Valle d'Aosta], in Ann Osp Maria Vittoria Torino, vol. 29, n. 7-12, 1986, pp. 317–28, PMID 3329481.
  7. ^ Agostoni C, Giovannini M, Fraschini F, et al., Comparison of miocamycin versus amoxycillin in lower respiratory tract infections in children. Clinical response and effect on natural killer activity, in J. Int. Med. Res., vol. 16, n. 4, 1988, pp. 305–11, PMID 3262546.
  8. ^ Marni E, Salvatoni A, Martignoni L, Visantino S, Binda S, [Miocamycin: multicenter clinical study in patients with bacterial infections of the upper respiratory tract], in G Ital Chemioter, vol. 34, n. 1-3, 1987, pp. 63–71, PMID 3332870.
  9. ^ de Rysky S, Menghini P, Pozzoli PA, [Clinical experience with miocamycin in bacterial diseases of odontostomatological relevance], in Minerva Stomatol, vol. 34, n. 5, 1985, pp. 871–80, PMID 3878934.
  10. ^ Fiorentini F, D'Alessandri E, [Use of miocamycin in infections of the oral cavity], in Minerva Stomatol, vol. 38, n. 6, giugno 1989, pp. 653–5, PMID 2788799.
  11. ^ (ES) Lagos R, Topelberg S, Herrera P, Dattas JP, Vallejos M, Aguilera A L, [Benzathine penicillin G and miocamycin in the treatment of children with streptococcal pharyngitis: a controlled therapeutic trial], in Rev Med Chil, vol. 121, n. 11, novembre 1993, pp. 1274–9, PMID 8191134.
  12. ^ Bertinieri G, Caser L, Ceffa G, et al., [Miocamycin in the prevention and treatment of cutaneous infections in the emergency service], in Minerva Med., vol. 78, n. 21, novembre 1987, pp. 1625–7, PMID 3500430.
  13. ^ Signorelli C, Boni P, Galli MG, [Use of miocamycin in the therapy of cervical infections caused by Chlamydia trachomatis], in Clin Ter, vol. 124, n. 5, marzo 1988, pp. 383–6, PMID 2974349.
  14. ^ (JA) Aoyama R, Kakizaki Y, Ohnishi A, Izumi Y, Fujita M, Nagata K, [Clinical studies on 9,3"-diacetylmidecamycin in respiratory tract infections in pediatric field (author's transl)], in Jpn J Antibiot, vol. 35, n. 4, aprile 1982, pp. 919–22, PMID 6980296.
  15. ^ Periti P, Mazzei T, Mini E, Novelli A, Adverse effects of macrolide antibacterials, in Drug Saf, vol. 9, n. 5, novembre 1993, pp. 346–64, PMID 8280403.