Michele Saccomanno

Michele Saccomanno

Senatore della Repubblica Italiana
LegislaturaXVI
Gruppo
parlamentare
Popolo della Libertà poi Fratelli d'Italia
CoalizionePdL - LN - MpA
CircoscrizionePuglia
Incarichi parlamentari
  • Membro della 12ª Commissione permanente (Igiene e sanita')
  • Membro della Commissione parlamentare per la semplificazione
  • Membro della commissione d'inchiesta sul SSN con funzioni di Capogruppo PdL
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoFratelli d'Italia (dal 2012)
In precedenza:
PdL (fino al 2012)
Titolo di studioLaurea in medicina con specializzazione in ortopedia
ProfessioneOrtopedico, politico

Michele Saccomanno (Torre Santa Susanna, 13 novembre 1951) è un politico italiano.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

In Puglia è stato assessore regionale alla sanità dal 1995 al 2000, assessore all'ambiente dal 2000 al 2005, e presidente del gruppo di AN nel consiglio regionale dal 2005 al 2008. Durante l'assessorato all'ambiente ha realizzato in Puglia le prime tre edizioni di Mediterre, la fiera dei parchi del Mediterraneo, con la partecipazione di 23 nazioni rivierasche.

È stato poi nominato assessore regionale alla sanità. Durante il suo mandato è scoppiato il caso "Di Bella" ed a sua firma è stata approvata, prima in Italia, in giunta regionale l'inclusione nei LEA regionali dei farmaci della "cura Di Bella". Ne è derivata una legge cosiddetta "Di Bella" per i farmaci "off label", utilizzata anche per le prostaglandine, da prescrivere come farmaco favorente l'espulsione del materiale abortivo dopo la RU486.

È presidente dell'associazione sindacale ortopedica "nuova ASCOTI" e presidente della fondazione "FEMOR", dedita alla formazione sanitaria anche per terzo mondo e zone di guerra.

Dal 1º giugno 2015 è sindaco di Torre Santa Susanna[1].

Dal maggio 2016 è Presidente della società scientifica SOTIMI (Società di Ortopedia e Traumatologia dell'Italia Meridionale e Insulare)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ risultati ufficiali sito ministero dell'Interno elezioni 2015, su elezionistorico.interno.gov.it. URL consultato il 2 giugno 2015.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]