Menina Izildinha
Menina Izildinha (Póvoa de Lanhoso, 17 giugno 1897 – Guimarães, 24 maggio 1911) è il nome con cui è popolarmente conosciuta Maria Izilda de Castro Ribeiro, una bambina portoghese morta di leucemia a 13 anni.
Pur non essendo mai stata canonizzata è venerata popolarmente come santa dai cattolici brasiliani, che le attribuiscono vari miracoli[1][2]; viene chiamata anche Anjo do Senhor ("Angelo del Signore" in portoghese)[2][3].
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Maria Izilda de Castro Ribeiro nacque il 17 giugno 1897 da Aurélio e Ana, e venne battezzata il seguente 2 settembre nella chiesa di San Tiago a Lanhoso[2]. Nel 1905 la famiglia si trasferì nel comune di Fafe, nel 1906 a Cumieira (Santa Marta de Penaguião), nel 1908 a Cano (Guimarães) e nel 1910 a Largo da Estacao, sempre a Guimarães; nonostante questi movimenti, la bambina venne mandata a studiare con profitto[2].
La sua salute cominciò però a peggiorare rapidamente, probabilmente a causa di linfoma o leucemia, ed emerse inoltre adenite tubercolare; secondo i racconti, la bambina accettava senza lamentarsi la sofferenza. Poco tempo prima della morte, avvenuta il 24 maggio 1911, ella avrebbe detto a suo nonno che "Gesù sarebbe venuto presto a prenderla"[2].
Culto[modifica | modifica wikitesto]
Il corpo di Maria Izilda venne riesumato quarant'anni dopo la sua morte su indicazione di uno dei suoi fratelli, Costantino, che, dovendo trasferirsi in Brasile, volle portarlo lì per averla vicina, e secondo le testimonianze la salma venne trovata incorrotta[1][3]. All'arrivo della salma in Brasile, le voci sulle sue condizioni miracolose si erano già sparse, ed essa venne accolta da una folla festante[2].
Maria Izilda venne risepolta dapprima in un cimitero di San Paolo e poi, in seguito ad un altro trasferimento di Costantino, venne spostata di nuovo nel cimitero di Monte Alto; le venne costruito un mauseoleo e cominciò ad essere venerata come santa dalla popolazione[1][3]. Pur non essendo mai stata canonizzata (né beatificata) ufficialmente, la figura di "Menina Izildinha" gode di ampia popolarità tra i credenti, ed è considerata patrona dei bambini e degli adolescenti che vivono situazioni difficili[1][3]; il suo culto è diffuso principalmente nello stato di San Paolo[2].
Note[modifica | modifica wikitesto]
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Ana Keila Mosca Pinezi, Dinâmicas Religiosas Transnacionais e Processos Identitários: Olhares Sócio-Antropológicos e Multiculturais Sobre o Fenômeno Religioso, Paco Editorial, 2018.
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