Mario Toselli

Mario Toselli
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Carriera
Squadre di club1
1921-1922Novese21+ (1+)
1922-1924Rivarolese? (?)
1924-1926Sampierdarenese43 (9)
1929-1930Sestrese? (?)
1931-1933Rivarolese? (?)
Carriera da allenatore
1940-1942Varazze[1]
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Mario Toselli (... – ...; fl. XX secolo) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo centrocampista.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Con la Novese vince il titolo di campione d'Italia nel campionato di Prima Categoria 1921-1922 organizzato dalla F.I.G.C.. L'anno successivo disputa 21 gare nel campionato di Prima Divisione 1922-1923[2][3].

In seguito passa alla Rivarolese[4], e poi gioca ancora in massima serie con la Sampierdarenese[5][6][7], per poi trasferirsi alla Fratellanza Sestrese[8].

Fu nel giro delle nazionali italiane, la Gazzetta dello Sport dell'11 febbraio 1922 lo annovera tra i protagonisti della gara tra rappresentative operaie di Italia e Francia[9]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Novese: 1921-1922

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Elenco ufficiale degli allenatori, direttori tecnici e massaggiatori, su dlib.coninet.it, Il Littoriale, n. 156, 1º luglio 1941, p. 2.
  2. ^ La Biblioteca del Calcio, 1922-1923, Geo Edizioni, p. 54.
  3. ^ Liste di trasferimento 1923, da «La Gazzetta dello Sport», 27 ottobre 1923.
  4. ^ Liste di trasferimento 1924, da «La Gazzetta dello Sport», 15 agosto 1924.
  5. ^ La Biblioteca del Calcio, 1924-1925, Geo Edizioni, p. 64.
  6. ^ La Biblioteca del Calcio, 1925-1926, Geo Edizioni, p. 107.
  7. ^ Liste di trasferimento 1926, «Corriere dello Sport», 28 agosto 1926.
  8. ^ Liste di trasferimento su Il Littoriale, 8 agosto 1930, pag.6
  9. ^ Le prime pagine de La Gazzetta dello Sport, Rizzoli, pag. 65

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]