Mario Filonardi

Mario Filonardi
arcivescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricoperti
 
Nato1594 a Bauco
Nominato arcivescovo16 settembre 1624 da papa Urbano VIII
Consacrato arcivescovo6 ottobre 1624 dal cardinale Scipione Caffarelli-Borghese
Deceduto19 agosto 1644 a Roma
 
ARMA: Inquartato: nel primo e quarto partito d'oro all'aquila imperiale uscente dalla partizione, d'azzurro a due pali d'oro; nel secondo e nel terzo di rosso alla quercia sradicata d'oro con i rami passati in doppia Croce di Sant'Andrea; sormontato dal galero.
Stemma personale di S.E. mons. Mario Filonardi, arcivescovo di Avignone; cappella Filonardi, chiesa di San Carlo ai Catinari, Roma.
Cappella Filonardi, chiesa di San Carlo ai Catinari, Roma.Questa cappella fu fatta erigere da S.E. mons. Mario Filonardi, arcivescovo di Avignone:Nel 1635 Mario Filonardi commissiono questa cappella all'architetto Paolo Maruscelli, il quale la disegno e la fece realizzare.In questa cappella vi lavorarono artisti come il Gimignani e il Romanelli.

Mario Filonardi, talvolta francesizzato in Marius Philonardi (Bauco, 1594Roma, 19 agosto 1644), è stato un arcivescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Mario Filonardi, figlio di Scipione (figlio di Paolo Emilio, Tesoriere generale di Marittima e Campagna) e Brigida Ambrosi, nobildonna di Anagni, nacque a Bauco, (attuale Boville Ernica diocesi di Veroli) nella seconda metà del XVI secolo. Discendeva dal ramo di Domenico.

Era fratello del cardinale Filippo Filonardi († 1622), nominato da papa Paolo V, di Alessandro Filonardi, vescovo di Aquino (1615-1645), di Paolo Emilio Filonardi arcivescovo di Amalfi (1616 - 1624), pronipote del cardinale Ennio Filonardi († 1549) e fratello di Francesca Bussi maritata con il conte Giulio Bussi di Viterbo, e prozio del cardinale Giovanni Battista Bussi.

Assessore della corte del Sant'Uffizio, nel 1616 divenne canonico di San Pietro a Roma in successione del fratello Paolo Emilio. Nel 1620 fu referendario utriusque signaturae; papa Gregorio XIV lo designò come esaminatore dei vescovi e Urbano VIII lo nominò arcivescovo di Avignone nel 1624. Fu consacrato dal cardinale Scipione Caffarelli-Borghese, legato pontificio di Avignone. Nominato vice-legato ad Avignone e nel Contado Venassino dal 1629 al 1634, carica precedentemente detenuta dal fratello Filippo Filonardi, fu nominato il 15 marzo 1635, ancora da Urbano VIII, come nunzio apostolico alla corte di Ladislao IV nel Regno di Polonia dove svolse un'intensa attività diplomatica.

Morì a Roma nel 1644. Fu sepolto come i suoi fratelli nella cappella di famiglia della chiesa di San Carlo ai Catinari[1].

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pietro Filonardi.: Prelati della Famiglia Filonardi, in Teretum, Anno VIII, n I, pp. 28-32, Frosinone 1997.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Arcivescovo metropolita di Avignone Successore
Etienne Dulci, O.P. 16 settembre 1624 - 19 agosto 1644 Bernardo Pinelli, C.R.
Predecessore Vice-Legato apostolico di Avignone Successore
Cosimo Bardi 1629 - 1634 Giulio Mazzarino
Predecessore Nunzio apostolico nel Regno di Polonia Successore
Onorato Visconti 15 marzo 1635 - 19 agosto 1644 Giovanni de Torres
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