Marina Salamon

Marina Salamon al Festival dell'Economia di Trento
Marina Salamon con il giornalista Gianni Riotta, nel 2007

Marina Salamon (Tradate, 3 settembre 1958) è un'imprenditrice, dirigente d'azienda e scrittrice italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

A soli diciassette anni, Salamon diviene la compagna dell'imprenditore Luciano Benetton e i due restano insieme fino al 1993. Verso la fine della loro relazione nasce il figlio Brando, che viene riconosciuto ufficialmente dal padre, ma che cresce con la madre e con il suo nuovo compagno Marco Benatti[1], un manager pubblicitario che Salamon sposa nel 1998[2] e con cui ha altri tre figli; per qualche anno ha anche in affido temporaneo due ragazze adolescenti, che verranno ufficialmente riconosciute.

È laureata in Storia all'Università Ca' Foscari di Venezia[3].

A ventitré anni[4], anche grazie al sostegno economico del compagno Luciano Benetton, Marina Salamon fonda la società Altana, specializzata nella produzione di capi d'abbigliamento[5]. Da presidente e azionista di maggioranza dell'azienda, fa crescere Altana rilevando altre società, fino a renderla nota a livello europeo. La società assume la gestione di vari marchi, tra cui Moschino, Liu Jo, Jeckerson[6] e, per diversi anni, Moncler.

Proprietaria e amministratrice unica della holding Alchimia, nel 1992 Salamon acquista dagli eredi del fondatore Pierpaolo Luzzatto Fegiz il controllo della Doxa (società di cui da molti anni era presidente e amministratore delegato suo padre Ennio Salamon), arrivando a detenere il 90% delle quote azionarie[7][8]. Nel 2006 assume la carica di consigliere delegato di Doxa e nel 2012 anche quella di presidente, dopo averne allontanato il padre Ennio[9]. Nel 2006, insieme ad Emma Marcegaglia, fonda la società Arendi, che si occupa di produrre impianti fotovoltaici[7]; la società ha poi chiuso[10].

Molte sono state le esperienze di Marina Salamon in politica. Da sempre vicina alle posizioni di Comunione e Liberazione[11], si è mossa più volte tra centro-destra e centro-sinistra. Nel 1994 si candida, senza risultare eletta, nelle liste di Alleanza Democratica, che poi lascia[12]; nello stesso anno entra nella giunta del Comune di Venezia come portavoce del sindaco Massimo Cacciari, ma questi la rimuove dall'incarico dopo qualche mese[13]. In seguito è promotrice della lista Fare di Oscar Giannino[14]. Marina Salamon è stata per oltre dieci anni consigliere internazionale del WWF con delega per la gestione del patrimonio, del personale, della finanza, e per l'elaborazione del budget[8].

Nel 2013 pubblica per Mondadori il libro Dai vita ai tuoi sogni[15].

Per il suo lavoro di imprenditrice e manager, Marina Salamon riceve nel 1992 il Premio Marisa Bellisario[16].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Io donna e madre: donne celebri si raccontano, su books.google.it, Edizioni Paoline. URL consultato il 2 settembre 2014.
  2. ^ Matrimonio senza vip per Marina Salamon, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera. URL consultato il 2 settembre 2014.
  3. ^ Marina Salamon: "Osa, esci dalla paura!", su huffingtonpost.it, The Huffington Post. URL consultato il 2 settembre 2014.
  4. ^ Marina Salomon fra quote rosa e Medjugorje, su avvenire.it, Avvenire. URL consultato il 2 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2014).
  5. ^ MARINA UNA MINIERA PER RE SALAMON, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica. URL consultato il 2 settembre 2014.
  6. ^ Marina Salamon, su argomenti.ilsole24ore.com, Il Sole 24 Ore. URL consultato il 2 settembre 2014.
  7. ^ a b Marina Salamon, su runu.it. URL consultato il 2 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2014).
  8. ^ a b SALAMON Marina, su cinquantamila.corriere.it, Corriere della Sera. URL consultato il 2 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  9. ^ L’impresa e la cooperazione, su world-friends.it. URL consultato il 24 novembre 2014.
  10. ^ Orlando Mastrillo, I cinesi e i costi della ricerca: svanisce il sogno "green" di Marcegaglia, su www3.varesenews.it (archiviato dall'url originale il 25 novembre 2014).
  11. ^ Ferruccio Pinotti, C'È QUALCHE CREPA NEL POTERE DI CL, su dagospia.com. URL consultato il 24 novembre 2014.
  12. ^ La Salamon lascia AD: "basta con il vecchio", su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera. URL consultato il 24 novembre 2014.
  13. ^ Cacciari "licenzia" la Salamon: sei saccente, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera. URL consultato il 24 novembre 2014.
  14. ^ Marina Salamon con Oscar Giannino, su tribunatreviso.gelocal.it. URL consultato il 24 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 30 novembre 2018).
  15. ^ Marina Salamon, su mondadori.it, Arnoldo Mondadori Editore. URL consultato il 2 settembre 2014.
  16. ^ Elenco premiate 1992 dal sito della Fondazione Bellisario, su fondazionebellisario.org, Fondazione Bellisario. URL consultato il 2 settembre 2014.

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