Maria Corsini

Beata Maria Corsini
Maria Corsini col marito Luigi Beltrame Quattrocchi
 

Sposa

 
NascitaFirenze, 24 giugno 1884
MorteSerravalle, 26 agosto 1965
Venerata daChiesa cattolica
Beatificazione21 ottobre 2001 da papa Giovanni Paolo II
Santuario principaleSantuario della Madonna del Divino Amore
Ricorrenza25 novembre
Patrona dimadri di famiglia

Maria Corsini (Firenze, 24 giugno 1884Serravalle, 26 agosto 1965) è stata proclamata beata dalla Chiesa cattolica nel 2001 insieme al marito Luigi Beltrame Quattrocchi.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Maria Luisa nasce a Firenze il 24 giugno 1884; colta e sensibile, incontra Luigi Beltrame Quattrocchi essendo il padre amico di famiglia dei Quattrocchi; il matrimonio unisce i due giovani il 25 novembre 1905, nella Cappella Cesi nella basilica di Santa Maria Maggiore a Roma.

La fede del marito si ravviva: vanno a Messa tutte le mattine e la loro giornata è contrassegnata da momenti di preghiera in comune, come il Rosario serale.

Lui, amico di Don Sturzo e di De Gasperi, testimonia la sua fede nel laico ambiente di lavoro; lei, scrittrice di libri educativi, è crocerossina durante la guerra, inoltre realizza come catechista corsi per fidanzati, una novità per l'epoca.

Insieme partecipano all'attività di associazioni come il Movimento di Rinascita Cristiana; collaborano anche all'attività dell'UNITALSI, come barelliere lui e infermiera lei; diventano inoltre terziari francescani.

I primi tre figli, Filippo, Stefania, Cesare, abbracciano tutti la vita consacrata: la nascita dell'ultimogenita Enrichetta è preceduta da una gravidanza drammatica, dovuta ad una placenta previa totale i medici invitano la madre ad abortire per sfuggire alla morte, ma i coniugi rifiutano con fermezza; il lunedì Santo del 1914 Maria dà alla luce la figlia Enrichetta, e i medici constatano stupiti le buone condizioni di entrambe.

Nel 1916, alla nascita dell'Associazione Scautistica Cattolica Italiana (ASCI), Luigi e Maria iscrivono i figli maggiori nel riparto Roma V. Luigi di lì a poco diverrà dirigente nazionale dell'ASCI, ma anche Maria segue questo cammino dei figli. Partecipò ad un corso per approfondire le tematiche educative dell'ASCI, corso che superò con ottimi voti. Fu anche una presenza costante nel gruppo scout dei figli, nonostante l'ASCI fosse un'associazione esclusivamente maschile.

Il 13 agosto 1940 la madre affida i figli alla protezione di Maria presso il santuario della Madonna del Divino Amore: durante la guerra, Filippo, divenuto Don Tarcisio, scampa il 13 agosto del 1942 al siluramento della nave dove è imbarcato; il 13 agosto dell'anno successivo, Cesare, cappellano militare con il nome di padre Paolino, sfugge ai colpi di un cecchino mentre raccoglie le spoglie di un soldato caduto; nello stesso giorno Stefania, che ha preso il nome di madre Cecilia, esce dal monastero delle benedettine di Milano poco prima che questo venga colpito da un bombardamento.

Luigi muore a Roma il 9 novembre 1951, Maria gli sopravvive per 14 anni e stempera il dolore rifugiandosi nella scrittura: ricordiamo tra gli altri il libro "L'ordito e la trama. Radiografia di un matrimonio"; il 26 agosto 1965 anche Maria muore, poco dopo aver recitato l'Angelus insieme ai figli nella loro casa di Serravalle in provincia di Arezzo.

Culto[modifica | modifica wikitesto]

Tomba dei Coniugi Beltrame Quattrocchi presso la cripta del Santuario del Divino Amore in Roma
Tomba dei Coniugi Beltrame Quattrocchi, dettaglio della lapide

La causa di beatificazione di Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi viene aperta il 25 novembre 1994, mentre il 21 ottobre 2001 Giovanni Paolo II innalza la coppia agli onori degli altari. Il 28 ottobre 2001 i corpi dei coniugi vengono trasferiti nella loro cripta presente nel Santuario della Madonna del Divino Amore a Roma. Postulatore della causa è il p. Paolino Rossi o.f.m.cap. Vicepostulatore è Luca Pasquale.

Il miracolo che ha consentito la loro beatificazione riguarda Gilberto Grossi, colpito da una malattia invalidante fino dall'età di dieci anni; fra l'incredulità dei medici, nonostante la malattia rimanga in tutta la sua gravità, conosce una completa remissione dei sintomi, grazie all'intercessione dei Beati, e può realizzare il suo sogno: diviene neurochirurgo, si sposa e conduce una vita normale.

La Chiesa ricorda la Beata Maria Corsini il 26 agosto.

La loro beatificazione, con suo marito Luigi Beltrame Quattrocchi, nella memoria liturgica viene ricordata il 25 novembre, giorno del loro matrimonio[1], ed è vivo l'eco delle parole di Giovanni Paolo II: "Non può più essere accettabile che venga negato il giusto riconoscimento alla santità silenziosa e normale di tanti padri e madri".

L'epitaffio dei due coniugi recita: "Sposi e genitori secondo il Vangelo vivendo insieme la grazia del matrimonio ne hanno scalato insieme le vette. Lassù cantano insieme l’eterno magnificat mentre qui attendono la resurrezione sotto lo sguardo dolcissimo della Madonna del Divino Amore. Sposati il 25 novembre 1905. Beatificati da Sua Santità Giovanni Paolo II il 21 ottobre 2001".

Come detto, i loro figli furono:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sposi e santi: 10 anni fa la Beatificazione dei coniugi Beltrame-Quattrocchi, su News.va Official Vatican Network, 27 novembre 2011. URL consultato il 29 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2014).
  2. ^ Ritratti di personaggi dello Scautismo. Don Tarcisio Beltrame Quattrocchi. Una vita dedicata ai giovani e allo Scautismo, su Centro studi ed esperienze scout Baden Powell.
  3. ^ Cesarino Beltrame Quattrocchi (Padre Paolino). Monaco benedettino, in la Repubblica, 2 gennaio 2009.
  4. ^ E' tornata alla casa del Padre Enrichetta Beltrame Quattrocchi, su AGESCI - Associazione Guide E Scouts Cattolici Italiani (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2013).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi, Dialogando con i figli. Lettere d'amore, Città Nuova Editrice, 2001
  • Siate santi. Scritti dei Beati Coniugi Maria e Luigi Beltrame Quattrocchi, Libreria Editrice Vaticana, 2012

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN89768957 · ISNI (EN0000 0001 2096 6177 · SBN SBLV055464 · LCCN (ENnr2006013782 · GND (DE1147215154 · BNE (ESXX1407052 (data) · BNF (FRcb14599354c (data) · WorldCat Identities (ENviaf-89768957