Marco Sittico Altemps

Disambiguazione – Se stai cercando l'arcivescovo di Salisburgo con questo nome, vedi Marcus Sittikus von Hohenems.
Marco Sittico Altemps
cardinale di Santa Romana Chiesa
Ritratto del cardinale Altemps, opera di Anton Boys del 1578.
 
Incarichi ricoperti
 
Nato19 agosto 1533 a Hohenems
Ordinato presbiteroin data sconosciuta
Nominato vescovo29 maggio 1560 da papa Pio IV
Consacrato vescovo1564/1566 dal cardinale Carlo Borromeo
Creato cardinale26 febbraio 1561 da papa Pio IV
Deceduto15 febbraio 1595 (61 anni) a Roma
 

Marco Sittico Altemps, in tedesco Mark (o Merk)[1] Sittich von Hohenems (Hohenems, 19 agosto 1533Roma, 15 febbraio 1595), è stato un cardinale austriaco.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque ad Hohenems, in Austria, dal nobile Wolf Dietrich von Ems zu Hohenems e da Clara Medici, sorella di papa Pio IV. Dopo l'elezione a pontefice dello zio, il suo ramo della famiglia si trapiantò in Italia ed adottò il cognome Altemps (traduzione letterale di Hohenems). Per queste sue parentele fu anche cugino dei cardinali Giovanni Antonio Serbelloni e san Carlo Borromeo ed un suo nipote omonimo, figlio di suo fratello Jacob Hannibal, sarà arcivescovo di Salisburgo.

Da giovane intraprese la carriera militare: Prese parte alle Guerre d'Italia in Toscana, sotto il comando di suo zio Gian Giacomo Medici, ed alla lotta contro l'Impero ottomano; Fu anche insignito dell'Ordine San Giacomo.

Intrapresa la carriera ecclesiastica, divenne chierico della camera apostolica dal 23 marzo 1560 grazie all'appoggio dello zio pontefice.

Amministratore apostolico della diocesi di Cassano dal 29 maggio 1560, in quanto non aveva ancora raggiunto l'età canonica per essere nominato vescovo, venne consacrato solo tra il 1564 ed il 1566 per mano del cugino cardinale Carlo Borromeo, arcivescovo di Milano, che subito gli segnalò come "uditore" Alessandro Valignano, futuro plenipotenziario gesuita in Asia. Rassegnò le dimissioni dal governo della sua diocesi l'anno successivo, quando venne nominato legato pontificio presso l'imperatore Ferdinando I ed il Re dei Romani Massimiliano.

Marco Sittico Altemps (il primo a sinistra, con la berretta cardinalizia) in un'allegoria del Concilio di Trento

Elevato alla dignità cardinalizia, venne creato cardinale diacono nel concistorio del 26 febbraio 1561, ricevendo la porpora e il titolo dei Santi XII Apostoli il 10 marzo dello stesso anno. Eletto dal capitolo della cattedrale, venne preconizzato vescovo di Costanza il 24 ottobre 1561 e poi legato perpetuo ad Avignone. Arciprete della basilica di San Giovanni in Laterano, il 10 novembre 1561 divenne legato pontificio al Concilio di Trento. Nominato governatore di Fermo il 27 dicembre 1561, optò per l'ordine dei cardinali presbiteri il 30 luglio 1563 mantenendo la propria diaconia. Governatore di Norcia e Montagna dal 3 ottobre 1564, divenne legato nella Marca d'Ancona dal 1º novembre dello stesso anno, guadagnandosi anche il governatorato di Ascoli dal 3 novembre successivo. Legato pontificio alla Dieta di Augusta, prese parte al conclave del 1565-1566 che elesse pontefice Pio V ed optò quindi per la diaconia di San Giorgio in Velabro (15 maggio 1565). Governatore di Antona e Cereti dal 18 agosto 1565, divenne governatore ad vitam di Castello Stronconi l'11 novembre 1565, nonché governatore di Capranica, carica che mantenne sino al 1588.

Ricevette la licenza per lasciare Roma e recarsi a Costanza nel febbraio del 1566.

Tornò a Roma nel 1572 in occasione del conclave che elesse papa Gregorio XIII. Optò quindi per il titolo di Santa Maria degli Angeli il 3 ottobre 1577, poi per quello di San Pietro in Vincoli il 3 ottobre 1578, poi per quello di San Clemente il 17 agosto 1579 ed infine per quello di Santa Maria in Trastevere il 5 dicembre 1580. Prese parte al conclave del 1585 che elesse papa Sisto V, il 31 luglio 1589 rinunciò al governo della propria diocesi e l'anno successivo, provato da una malattia, rinunciò al suo ruolo di legato ad Avignone. In ultimo prese parte al primo conclave del 1590 che elesse papa Urbano VII, al secondo in quell'anno che elesse papa Gregorio XIV, a quello del 1591 che elesse papa Innocenzo IX ed a quello del 1592 che elesse Clemente VIII. Venne nominato legato a Viterbo nel novembre 1592.

Finanziò l'erezione del Collegio Helvetico con la cessione dell'abbazia di Mirasole di cui era stato infeudato e fissò la propria abitazione romana nel palazzo Riario, celebre anche per essere stato disegnato da Melozzo da Forlì, facendovi eseguire numerosi lavori. Il palazzo è noto oggi come Palazzo Altemps; qui depositò le collezioni della sua famiglia. Sua fu anche Villa Mondragone a Frascati.

Morì a Roma nel 1595 e venne sepolto nella cappella da lui eretta nella chiesa di Santa Maria in Trastevere.

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Dalla relazione con Camilla Bonfigli ebbe due figli:

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Merk IV von Ems zu Hohenems Marquard III von Ems  
 
Dorothea von Vigenstein  
Merk Sittich I von Ems zu Hohenems  
Anna von Hohenlandenberg Beringer von Hohenlandenberg  
 
 
Wolf Dietrich von Ems zu Hohenems  
Michael von Freyberg  
 
 
Helena von Freyberg  
Johanna von Helmstatt  
 
 
Marco  
Gian Giacomo Medici Cristoforo Medici  
 
 
Bernardino Medici  
Clara Rajnoldi Giovanni Battista Rajnoldi  
 
 
Clara Medici di Marignano  
Giovanni Gabriele Serbelloni Giovanni Pietro Serbelloni  
 
Elisabetta Rajnoldi  
Cecilia Serbelloni  
Caterina Bellingeri  
 
 
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ V. R. Bauman, I lanzichenecchi, Torino, Einaudi 1996, p. 218.
  2. ^ Alfredo Serrai, La biblioteca Altempsiana, ovvero Le raccolte librarie di Marco Sittico III e del nipote Giovanni Angelo Altemps, Bulzoni, 2008, p.16.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Panizon Piero, Il cardinale lanzichenecco. Marco Sittico III di Alta Ems, Ananke, 2010. ISBN 88-7325-334-2.
  • Simonetta Scherling, Markus Sittikus III. (1533-1595). Vom deutschen Landsknecht zum römischen Kardinal (= Forschungen zur Geschichte Vorarlbergs. Band 4). UVK Universitätsverlag Konstanz GmbH, Costanza, 2000. ISBN 3-87940-637-5.
  • B. Ulianich, voce Altemps, Marco Sittico, in Dizionario biografico degli Italiani, vol. 2 (1960).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Abate commendatario di Écharlis Successore
Jean du Bellay 1º gennaio 1555 - 1º gennaio 1562 Maurice de Huot
Predecessore Amministratore apostolico di Cassano all'Jonio Successore
Giovanni Angelo de' Medici 29 maggio 1560 - 11 maggio 1561 Giovanni Battista Serbelloni
(vescovo)
Predecessore Cardinale diacono e presbitero dei Santi XII Apostoli Successore
Durante Duranti 10 marzo 1561 - 15 maggio 1565
Diaconia pro hac vice fino al 30 luglio 1563
Marcantonio Colonna
Predecessore Principe-vescovo di Costanza Successore
Christoph Metzler 24 ottobre 1561 - 31 luglio 1589 Andrea d'Austria
Predecessore Legato apostolico della Marca Anconitana Successore
Cristoforo Madruzzo 1º novembre 1564 - 30 gennaio 1566 Filippo Guastavillani
Predecessore Abate commendatario di Trinité de Vendôme Successore
Carlo di Borbone-Vendôme 13 aprile 1565 - 1º gennaio 1571 Louis de La Chambre
Predecessore Cardinale presbitero di San Giorgio in Velabro
(titolo presbiterale pro hac vice)
Successore
Giovanni Antonio Serbelloni 15 maggio 1565 - 3 ottobre 1577 Gian Vincenzo Gonzaga, O.S.Io.Hier.
Predecessore Arciprete della Basilica di San Giovanni in Laterano Successore
Ranuccio Farnese 29 ottobre 1565 - 15 febbraio 1595 Ascanio Colonna
Predecessore Cardinale presbitero di Santa Maria degli Angeli Successore
Giovanni Francesco Commendone 3 ottobre 1577 - 3 ottobre 1578 Simeone Tagliavia d'Aragona
Predecessore Cardinale presbitero di San Pietro in Vincoli Successore
Stanislao Osio 3 ottobre 1578 - 17 agosto 1579 Alfonso Gesualdo
Predecessore Cardinale presbitero di San Clemente Successore
Giovanni Francesco Gambara 17 agosto 1579 - 5 dicembre 1580 Alfonso Gesualdo
Predecessore Cardinale presbitero di Santa Maria in Trastevere Successore
Giovanni Francesco Gambara 5 dicembre 1580 - 15 febbraio 1595 Giulio Antonio Santori
Controllo di autoritàVIAF (EN34674025 · ISNI (EN0000 0001 0814 1965 · BAV 495/53801 · CERL cnp01376086 · LCCN (ENnb2002062392 · GND (DE122498348 · BNF (FRcb14422256g (data) · WorldCat Identities (ENlccn-nb2002062392