Marco Postumio Albino Regillense

Marco Postumio Albino Regillense
Tribuno consolare della Repubblica romana
Nome originaleMarcus Postumius Albinus Regillensis
GensGens Postumia
Tribunato consolare426 a.C.

Marco Postumio Albino Regillense (Roma, ... – ...; fl. V secolo a.C.) è stato un politico e militare romano del V secolo a.C..

Tribunato consolare[modifica | modifica wikitesto]

Nel 426 a.C. fu nominato tribuno consolare con Gaio Furio Pacilo Fuso, Tito Quinzio Peno Cincinnato e Aulo Cornelio Cosso [1], con il compito di condurre la guerra contro Veio.

Effettuata la leva, mentre i primi tre conducevano l'esercito in territorio etrusco, Aulo Cornelio Cosso rimaneva a guardia della città. Lo scontro ebbe esito negativo per i romani, soprattutto per l'incapacità dei tre tribuni di coordinare le proprie azioni.

A Roma la notizia della sconfitta fu accolta con terrore, tanto che il senato decise di nominare un dittatore, ricorrendo per la terza volta a Mamerco Emilio Mamercino[2].

Per la condotta avuta nello scontro con Veio, Postumio fu condannato al pagamento di 10.000 assi[3], mentre Quinzio Peno fu assolto dalla stessa accusa, per il comportamento tenuto nel seguito della stessa campagna militare.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tito Livio, Ab Urbe condita, IV, 31.
  2. ^ Tito Livio, Ab Urbe condita, IV, 3, 31
  3. ^ Tito Livio, Ab Urbe condita, IV, 3, 41.
Predecessore Fasti consulares Successore
Gaio Servilio Strutto Ahala e
Lucio Papirio Mugillano
(426 a.C.)
con Gaio Furio Pacilo Fuso,
Tito Quinzio Peno Cincinnato e Aulo Cornelio Cosso
Aulo Sempronio Atratino, Lucio Furio Medullino,
Lucio Quinzio Cincinnato e Lucio Orazio Barbato