Manananggal

Un manananggal nell'atto di staccarsi le gambe

Il manananggal è, nel folklore filippino, un vampiro alato con la capacità di staccarsi le parti inferiori del corpo.

Leggenda[modifica | modifica wikitesto]

Viene definito come malvagio, carnivoro e spesso è raffigurato come entità femminile. La parola manananggal deriva dal termine tanggal, che significa "rimuovere" o "separare", il che rende "colui che si separa" l'appellativo del mostro.

Si dice che prediliga predare nel sonno donne incinte, alle quali succhia il sangue con la sua lingua a proboscide. Scagliare del sale contro la parte mobile del corpo lo renderebbe incapace di rigenerarsi e lo condannerebbe a morire all'alba.[1][2][3]

Il mito del manananggal è popolare nelle regioni di Visayas, specialmente nelle provincie di Capiz, Iloilo, Bohol e Antique. Come gli aswangs aborrono sale e acqua santa[4] e temono la luce, l'aglio, le spezie e le code delle pastinache.[1] Leggende simili si possono trovare in Indonesia e in Malaysia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Maximo D. Ramos, Creatures of Philippine Lower Mythology, Quezon City, Phoenix Pub. House, 1990, ISBN 971-06-0691-3, OCLC 28547788.
  2. ^ (EN) Eufronio Melo Alip, Political and Cultural History of the Philippines, Manila, Alip & Sons, 1968 [1954], OCLC 6508197.
  3. ^ (EN) Theresa Bane, Encyclopedia of Vampire Mythology, Jefferson, NC, McFarland & Co. Publishers, 2010, ISBN 978-0-7864-5581-2, OCLC 650823213.
  4. ^ (EN) Salvador Paraiso, The Balete Book: A Collection of Demons, Monsters, Elves and Dwarfs from the Philippine Lower Mythology, Quezon City, Giraffe Books, 2003, ISBN 971-88327-9-3, OCLC 52108357.

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