Madame Sans-Gêne (opera)

Madame Sans-Gêne
Lingua originaleitaliano
Genereopera buffa
MusicaUmberto Giordano
LibrettoRenato Simoni
(libretto online)
Fonti letterarieMadame Sans-Gêne
di Victorien Sardou e Émile Moreau
Attitre
Epoca di composizione1914
Prima rappr.25 gennaio 1915
TeatroNew York, Metropolitan Opera House
Versioni successive
Torino, Teatro Regio
Personaggi
  • Caterina Hubscher, lavandaia, poi duchessa di Danzica (soprano)
  • Lefebvre, sergente, poi duca di Danzica (tenore)
  • Fouché, ministro di polizia (baritono)
  • Conte Neipperg (tenore)
  • Napoleone (baritono)
  • Toniotta, lavandaia (soprano)
  • Giulia, lavandaia (soprano)
  • La Rossa, lavandaia (soprano)
  • Vinaigre, tamburino (tenore)
  • Regina Carolina (soprano)
  • Principessa Elisa (soprano)
  • Despréaux, maestro di ballo (tenore)
  • Gelsomino valletto (baritono)
  • Leroy, sarto (baritono)
  • De Brigode, ciambellano di corte (baritono)
  • Madame de Bülow, gentildonna di corte (soprano)
  • Roustan, capo dei Mamelucchi (baritono)

Madame Sans-Gêne è un'opera lirica in tre atti di Umberto Giordano. Il libretto venne tratto dalla commedia di Victorien Sardou e Émile Moreau, su adattamento di Renato Simoni.

Storia delle rappresentazioni[modifica | modifica wikitesto]

La prima ebbe luogo con successo al Metropolitan Opera House di New York il 25 gennaio 1915, diretta da Arturo Toscanini con Geraldine Farrar nel ruolo della protagonista, Giovanni Martinelli e Pasquale Amato. Fece seguito una rappresentazione a Torino diretta da Ettore Panizza con Farneti, Grassi e Riccardo Stracciari il 28 febbraio dello stesso anno.

Ruoli[modifica | modifica wikitesto]

Ruolo Voce Cast della prima, 25 gennaio 1915
(Direttore d'orchestra: Arturo Toscanini )
Caterina Hubscher, lavandaia, poi duchessa di Danzica soprano Geraldine Farrar
Lefebvre, sergente, poi duca di Danzica tenore Giovanni Martinelli
Fouché baritono Andrés De Segurola
Conte Neipperg tenore Paul Althouse
Napoleone baritono Pasquale Amato
Toniotta, lavandaia soprano Leonora Sparkes
Giulia, lavandaia soprano Rita Fornia
La Rossa, lavandaia soprano Sophie Braslau
Vinaigre, tamburino tenore Max Bloch
Regina Carolina soprano Vena Curtis
Principessa Elisa soprano Minnie Egener
Despréaux, maestro di ballo tenore Angelo Badà
Gelsomino, valletto baritono Riccardo Tegani
Leroy, sarto baritono Robert Leonhardt
De Brigode, ciambellano di corte baritono Vincenzo Reschiglian
Madame de Bülow, nobildonna di corte soprano Rita Fornia
Roustan, capo dei Mamelucchi baritono Bernard Bégué
cittadini, venditori, guardie nazionali, soldati, diplomatici e altri

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Primo atto[modifica | modifica wikitesto]

Parigi. 10 agosto 1792, data della presa delle Tuileries durante la Rivoluzione francese. C'è un battibecco nella lavanderia di Caterina Hubscher, una bella ragazza alsaziana, donna molto semplice e di libere maniere che tutti chiamano "Madame Sans-Gene" (Madame senza problemi). Uno dei suoi clienti è Fouché (in seguito ministro di polizia sotto Napoleone), che non piace a Caterina, un altro, un giovane ufficiale che vive nelle vicinanze, è lo stesso Napoleone. Mentre Caterina sta per terminare il suo bucato, giunge un ufficiale austriaco ferito e chiede il suo aiuto, Caterina lo nasconde nella sua stanza. L'ufficiale si rivela essere il conte di Neipperg. Il sergente Lefebvre, fidanzato di Caterina, arriva con un gruppo di soldati e si insospettisce vedendo le porte chiuse. Scopre Neipperg, ma dice ai suoi uomini che non c'è nessuno nella stanza e di andar via. Una volta solo con Caterina, la aiuta ad assistere il conte.

Secondo atto[modifica | modifica wikitesto]

Castello di Compiègne. Settembre 1811. Napoleone è al culmine della sua carriera. Lefebvre si è distinto in molte battaglie, ed è diventato Maresciallo di Francia. Per il suo successo nell'assedio di Danzica, Napoleone lo ha elevato al rango di duca di Danzica. Caterina, già lavandaia, è da molti anni la moglie di Lefebvre e ora una duchessa, ma il suo comportamento non è cambiato e provoca scandali a corte. L'Imperatore ordina a Lefebvre di divorziare da Caterina e di trovarsi una moglie più adatta. Lefebvre e Caterina sono disperati ma lui le dice che ha respinto l'ordine provocando la gioia di Caterina. I due sono anche preoccupati per il loro amico Neipperg, che è sospettato dall'Imperatore di una relazione con l'imperatrice Marie-Louise. Durante un ricevimento, Caterina fa una serie di gaffes e nonostante gli interventi pacificatori di Fouchè entra in contesa con le sorelle dell'imperatore, queste per ripicca mandano un messaggio a Napoleone e poco dopo il maggiordomo le annuncia che l'imperatore vuole vederla.

Terzo atto[modifica | modifica wikitesto]

Napoleone ordina a Caterina di divorziare dal marito e di ritirarsi da una vita che non è adatta a lei. Caterina allora ricorda all'imperatore i giorni in cui lei era una lavandaia, e lui solo un giovane ufficiale, e gli ricorda che le deve ancora 60 franchi per il lavaggio dei suoi vestiti. Napoleone cerca nelle tasche, ma non li ha ! Pace fatta, e i due ricordano i giorni gloriosi da allora al presente. Intanto il conte Neipperg viene visto entrare negli appartamenti dell'imperatrice e Napoleone va su tutte le furie, e ordina la sua esecuzione immediata, nonostante Neipperg sia il rappresentante dell'imperatore austriaco. Interviene Caterina, la quale rivela che Neipperg è innocente, si recava da Marie-Louise soltanto per accomiatarsi, la prova è la lettera che l'imperatrice ha scritto al padre imperatore di richiamare Neipperg a Vienna perché la mette in imbarazzo. Perciò Napoleone lo perdona e lo fa partire. Con grande stupore di tutti, soprattutto delle sorelle di Napoleone, la duchessa di Danzica appare nel salone al braccio dell'Imperatore, mentre si preparano ad una battuta di caccia.

Registrazioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Umberto Giordano - Madame Sans-Gene - Arturo Basile (1957), su operaclass.com. URL consultato il 22 dicembre 2013.
  2. ^ Umberto Giordano - Madame Sans-Gene - Gianandrea Gavazzeni (1967), su operaclass.com. URL consultato il 22 dicembre 2013.
  3. ^ Madame Sans-Gêne by Umberto Giordano, 1997, su operadis-opera-discography.org.uk, http://www.operadis-opera-discography.org.uk/. URL consultato il 22 dicembre 2013.
  4. ^ Umberto Giordano - Madame Sans-Gene - Stefano Ranzani (1999), su operaclass.com. URL consultato il 22 dicembre 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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