Máxima Zorreguieta

Máxima Zorreguieta
La regina Máxima nel 2015
Regina consorte dei Paesi Bassi
Stemma
Stemma
In caricadal 30 aprile 2013
(10 anni e 220 giorni)
PredecessoreClaus van Amsberg (principe consorte)
Nome completospagnolo: Máxima Zorreguieta Cerruti
italiano: Massima Zorreguieta Cerruti
TrattamentoSua Altezza Reale
(2002-2013)
Sua Maestà
(dal 2013)
Altri titoliPrincipessa d'Orange-Nassau, Principessa dei Paesi Bassi, Signora van Amsberg (2002-2013)
NascitaBuenos Aires, Argentina, 17 maggio 1971 (52 anni)
Casa realeOrange-Nassau per matrimonio
PadreJorge Zorreguieta
MadreMaría del Carmen Cerruti
ConsorteGuglielmo Alessandro dei Paesi Bassi
FigliCaterina Amalia
Alexia
Ariane
ReligioneCattolicesimo

Máxima Zorreguieta Cerruti (Buenos Aires, 17 maggio 1971) è la regina consorte dei Paesi Bassi dal 2013, come moglie di re Guglielmo Alessandro.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Infanzia, educazione e carriera[modifica | modifica wikitesto]

Nata Máxima Zorreguieta a Buenos Aires, in Argentina, il 17 maggio 1971, è figlia di Jorge Horacio Zorreguieta Stefanini (1928-2017), politico argentino che fu Segretario all'Agricoltura durante il regime militare di Jorge Rafael Videla, e della sua seconda moglie, María del Carmen Cerruti Carricart (nata nel 1944).[1] Ha avuto due fratelli (Juan e Martín) ed una sorella (Inés, morta suicida nel 2018[2]), oltre a tre sorellastre (Dolores, María e Ángeles), nate dal primo matrimonio di suo padre con Marta López Gil.[1][3]

Ha studiato alla Northlands School in Argentina e lavorato come investitrice, prima di laurearsi in economia all'Universidad Católica Argentina nel 1995. Dal 1992 al 1995 ha, inoltre, insegnato inglese a bambini ed adulti e matematica a studenti delle superiori.[4][5] Successivamente ha lavorato per grandi società finanziarie internazionali in Argentina e a New York. Dal 2000 al 2001 ha lavorato presso la Deutsche Bank a Bruxelles.[5]

Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Guglielmo Alessandro e Máxima nel 2010, allora principe e principessa d'Orange.

Máxima conobbe l'erede al trono olandese nell'aprile 1999 a Siviglia, durante la Feria de Abril. In un'intervista, hanno dichiarato che lui le si presentò semplicemente come "Alexander", quindi lei non sapeva che lui fosse un principe. Lei pensò che scherzasse quando successivamente glielo disse. Decisero di incontrarsi nuovamente due settimane dopo a New York, dove Máxima lavorava per la Dresdner Kleinwort. Il loro rapporto apparentemente cominciò a New York, ma la principessa non incontrò la regina Beatrice e il principe consorte Claus per un certo tempo.[senza fonte]

Il re Guglielmo Alessandro, la regina Máxima e le figlie, le principesse Caterina Amalia, Alexia ed Ariane il 30 aprile 2013

La coppia annunciò il fidanzamento il 30 marzo 2001. La principessa Máxima si rivolse alla nazione in perfetto olandese durante la trasmissione in diretta televisiva.[6] A Máxima fu concessa la cittadinanza olandese per decreto reale il 17 maggio 2001 ed attualmente ha la doppia cittadinanza, argentina e olandese.[7]

È rimasta cattolica dopo il suo matrimonio[8]. Anche se di religione cattolica, Máxima non godrebbe del privilegio del bianco per le udienze ufficiali papali, in quanto consorte di un sovrano non cattolico.

L'approvazione al matrimonio fu concessa dal Parlamento olandese[6] (necessaria per legge per il principe d'Orange per rimanere erede al trono), ma i genitori di Máxima non furono invitati a partecipare alle nozze.[9]

La principessa Máxima ed il principe Guglielmo Alessandro si sono sposati il 2 febbraio 2002 con cerimonia civile al Beurs van Berlage, a cui è seguita una cerimonia religiosa nella Nieuwe Kerk ("Chiesa nuova") ad Amsterdam.[6]

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

La coppia ha avuto tre figlie:[10]

  • Caterina Amalia, Principessa d'Orange (L'Aia, 7 dicembre 2003), prima nella linea di successione al trono olandese;
  • Alexia, Principessa dei Paesi Bassi (L'Aia, 26 giugno 2005), seconda nella linea di successione al trono olandese;
  • Ariane, Principessa dei Paesi Bassi (L'Aia, 10 aprile 2007), terza nella linea di successione al trono olandese.

Controversie[modifica | modifica wikitesto]

La notizia della relazione della coppia ed eventuali progetti di matrimonio causarono polemiche nei Paesi Bassi, dovute al coinvolgimento del padre di Máxima come ministro del governo durante il regime del presidente argentino Jorge Rafael Videla.[11] Su richiesta del parlamento olandese, Michiel Baud, un professore olandese di studi latino-americani, fece un'indagine sul coinvolgimento di Zorreguieta nella "guerra sporca" e, nonostante le sue affermazioni di non essere stato a conoscenza della "guerra sporca" mentre era ministro, concluse che ciò sarebbe stato improbabile per una persona in una posizione di potere nel governo, ma determinò altresì che il padre di Máxima non era stato direttamente coinvolto nelle molte morti di quel periodo.[12] Nonostante ciò, la possibile presenza di Jorge Zorreguieta al matrimonio reale fu fonte di discussione per diversi mesi e, alla fine, egli non partecipò alle nozze.[13]

Incarichi reali[modifica | modifica wikitesto]

Ancora principessa, Máxima nel 2005 è stata componente del gruppo di consulenti per l'Anno internazionale del microcredito, proclamato dalle Nazioni Unite.[14] Dal 2006 al 2008 ha fatto parte del gruppo di consulenti delle Nazioni Unite dei Settori finanziari inclusivi (Inclusive Financial Sectors),[15] componente del suo Comitato esecutivo e presiedendone il Gruppo di lavoro giuridico.

È Difensore speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite per la finanza inclusiva per lo sviluppo (United Nations Secretary-General's Special Advocate for Inclusive Finance for Development - UNSGSA), incarico ricevuto nel settembre del 2009 dal Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon con lo scopo di promuovere gli obiettivi di sviluppo del millennio (Millennium Development Goals - MDG),[16] otto obiettivi delle Nazioni Unite contro la povertà e per lo sviluppo economico e sociale.[17] Nel suo incarico di UNSGSA, Máxima si concentra su come i servizi finanziari (come il risparmio, l'assicurazione e il credito) possono impedire alle persone di cadere in povertà a causa delle spese sanitarie e alle persone che non sono in grado di proteggersi dall'aumento dei prezzi e dalla povertà perché non hanno accesso al credito. Il compito dell'UNSGSA è quello di promuovere l'azione dei governi, del settore privato, dei regolatori del sistema finanziario e di altri verso un sistema finanziario più inclusivo a favore dei poveri.[18]

Dal giugno del 2011 è anche Patron onorario del Partenariato globale per l'inclusione finanziaria (Global Partnership for Financial Inclusion - GPFI) del G20.[19] In questo ruolo lavora con governi e organizzazioni per il Piano d'azione sull'inclusione finanziaria (FIAP) e il Programma di apprendimento tra pari per l'inclusione finanziaria (Financial Inclusion Strategy Peer Learning Group - FISPLG).[20]

Titoli e trattamento[modifica | modifica wikitesto]

  • 17 maggio 1971 - 2 febbraio 2002: Signorina Máxima Zorreguieta Cerruti
  • 2 febbraio 2002 - 30 aprile 2013: Sua Altezza Reale Principessa Máxima dei Paesi Bassi, Principessa di Orange-Nassau, Signora van Amsberg
  • 30 aprile 2013 - attuale: Sua Maestà la Regina Máxima, Principessa dei Paesi Bassi, Principessa di Orange-Nassau

Al momento del matrimonio fu accolta tra la nobiltà olandese e le furono concessi formalmente i titoli di principessa dei Paesi Bassi e di Orange-Nassau e il predicato di altezza reale.[21]. Le furono inoltre concessi uno stemma ed uno stendardo personali.[22]

Come moglie del Principe d'Orange non ha portato il titolo di Principessa d'Orange, riservato e utilizzato soltanto dall'erede al trono.[23] Quando suo marito è salito al trono, nel 2013, sua figlia maggiore Caterina Amalia è diventata la nuova Principessa d'Orange.[24]

Il 13 maggio 2011 il parlamento olandese ha confermato che, quando il principe di Orange sarebbe salito al trono, la principessa Máxima avrebbe assunto il titolo e la designazione di "Sua Maestà la Regina Máxima dei Paesi Bassi, Principessa di Orange-Nassau";[25] quando il 28 gennaio 2013, la regina Beatrice annunciò la sua intenzione di abdicare il 30 aprile in favore del figlio, Máxima è diventata Regina nei Paesi Bassi,[24] la prima regina consorte del regno dopo Emma di Waldeck e Pyrmont.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Amadeo Zorreguieta Hernández Mariano Zorreguieta Maurín  
 
María de Jesús Hernández Cornejo  
Juan Antonio Zorreguieta  
Máxima Blanca Bonorino González Esteban Bonorino Lobo  
 
Máxima González y de Islas  
Jorge Horacio Zorreguieta  
Oreste Stefanini Giovanni Battista Stefanini  
 
Adelaida Caffarena  
Cesira Maria Stefanini  
Tullia Carolina Borella Carlo Borella  
 
Maria Scala  
Máxima dei Paesi Bassi  
Santiago Cerruti Ponce de León Santiago Cerruti  
 
Petrona Rita Ponce de León y Pastor  
Jorge Horacio Cerruti  
María de las Mercedes de Sautu Martínez Marcial de Sautu Rodríguez  
 
Carmen Martínez Figueroa  
María del Carmen Cerruti  
Domingo Carricart Etchart Bernardo Carricart Haramburu  
 
Juana Etchart Iriart  
María del Carmen Carricart  
María del Carmen Cieza Rodríguez Manuel Cieza Gutiérrez  
 
Manuela Rodríguez Silva  
 

Attraverso suo padre, Máxima è una discendente di re Alfonso III del Portogallo e di molte famiglie nobili della penisola iberica.[3] Ha inoltre ascendenze italiane, attraverso i bisnonni Oreste Stefanini, un armatore di Genova originario della frazione Pero di Varazze, e Tullia Carolina dei conti Borella, nobildonna figlia di facoltosi possidenti piemontesi e lombardi, nata a Torino nel 1876 ed emigrata a San Nicolás de los Arroyos in Argentina nel 1900 per seguire il marito nei suoi affari.[26][27]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Stendardo della Regina Maxima dei Paesi Bassi

Onorificenze olandesi[modifica | modifica wikitesto]

Dama di Gran Croce dell'Ordine del Leone dei Paesi Bassi - nastrino per uniforme ordinaria
«In occasione del suo matrimonio con Sua Altezza Reale il Principe d'Orange.»
— 2 febbraio 2002[28]
Medaglia del matrimonio del 2002 - nastrino per uniforme ordinaria
— 2 febbraio 2002
Dama di Gran Croce dell'Ordine della Casata di Orange - nastrino per uniforme ordinaria
«In occasione del suo cinquantesimo compleanno e in segno di apprezzamento per i suoi numerosi servizi alla Casa.»
— 6 maggio 2021[29]

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 19 giugno 2017[39]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Youth of Queen Máxima, su Royal House of the Netherlands. URL consultato il 18 febbraio 2018.
  2. ^ Suicida in Argentina sorella della regina d'Olanda: "Ossessionata dalle diete", su repubblica.it. URL consultato il 7 giugno 2018.
  3. ^ a b William Addams Reitwiesner, Ancestry of Maxima Zorreguieta, su wargs.com, WARGS. URL consultato il 28 gennaio 2013.
  4. ^ Studie en werk vóór 2002, su koninklijkhuis.nl, Het Koninklij Huis. URL consultato il 28 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2012).
  5. ^ a b (EN) Education and work before 2002 of Queen Máxima, su Royal House of the Netherlands. URL consultato il 18 febbraio 2018.
  6. ^ a b c (EN) Royal wedding of His Majesty King Willem-Alexander and Her Majesty Queen Máxima, su Royal House of the Netherlands. URL consultato il 18 febbraio 2018.
  7. ^ Ook Beatrix heeft dubbele nationaliteit Archiviato il 17 aprile 2013 in Internet Archive., (Queen Beatrix also has dual citizenship), Radio Netherlands Worldwide, 6 March 2007.
  8. ^ (EN) Matthew Dennison, We're all princesses now: The rise of the middle-class monarchy, in Mail Online, 18 marzo 2011. URL consultato il 18 febbraio 2018.
  9. ^ (EN) Joyful christening of Catharina-Amalia, su helloonline.com. URL consultato il 18 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2021).
  10. ^ (EN) Marriage and family of Queen Máxima, su Royal House of the Netherlands. URL consultato il 18 febbraio 2018.
  11. ^ Il padre di Maxima, Jorge Zorreguieta, era stato ministro dell'agricoltura durante il regime dell'ex presidente argentino Jorge Rafael Videla, che governò l'Argentina dal 1976 al 1981. Zorreguieta sostenne che, da civile, non era stato a conoscenza della "guerra sporca" quando aveva ricoperto la carica di ministro.
  12. ^ Human rights: Zorreguieta vs.humanrights Archiviato il 19 gennaio 2009 in Internet Archive., March 2001.
  13. ^ Crown Princess Máxima of the Netherlands, in Hello!. URL consultato il 28 gennaio 2013.
  14. ^ (EN) Princess Máxima - The Hague, Netherlands - Advisor for the International Year of Microcredit 2005, su yearofmicrocredit.org, 2005.
  15. ^ (EN) Inclusive finance for development, su Royal House of the Netherlands.
  16. ^ (EN) Princess Máxima of the Netherlands named new UN advocate on inclusive finance, su UN News, 22 settembre 2009.
  17. ^ (EN) (a cura di) Shahrokh Fardoust, Yongbeom Kim, Claudia Paz Sepúlveda, Postcrisis Growth and Development: A Development Agenda for the G-20, Washington DC, The World Bank, 2011, p. XXVI.
  18. ^ (EN) Her Royal Highness Princess Máxima of the Netherlands, su uncdf.org. URL consultato l'8 giugno 2013 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2013).
  19. ^ (EN) About GPFI, su gpfi.org.
  20. ^ (EN) Launch of the G20 Financial Inclusion Peer Learning Program, su unsgsa.org, 17 giugno 2012.
  21. ^ Decreto reale n.41 del 25 gennaio 2002, sulla solennizzazione del matrimonio.Royal Decree nr. 41 of 25 January 2002, regarding the royal titles and predicate for Princess Máxima - Official gazette of the Kingdom of the Netherlands
  22. ^ Royal decree nr. 42 of 25 January 2002, regarding the coat of arms and personal standard for Princess Máxima - Official gazette of the Kingdom of the Netherlands
  23. ^ (NL) Titels, su koninklijkhuis.nl (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2013).
  24. ^ a b www.koninklijkhuis.nl
  25. ^ Will Princess Máxima become Queen? Archiviato il 21 giugno 2013 in Internet Archive., www.koninklijkhuis.nl
  26. ^ Andrea Borella (a cura di), "Annuario della Nobiltà Italiana", prefazione del principe Amedeo di Savoia, vol. 1, Edizione XXXI, Teglio (SO), S.A.G.I. Casa Editrice, 2010, p. 1528, ISBN 978-88-95231-00-6.
  27. ^ (ES) Ascendencia de Dª Máxima Zorreguieta, Princesa de la Corona de los Países Bajos, su genealogia.org.ar. URL consultato il 16 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 3 maggio 2013).
  28. ^ Official Royal Website News
  29. ^ Official Royal Website News
  30. ^ State visit of Beatrix in Belgium, 2006, Belga Pictures, group photo Archiviato il 25 aprile 2012 in Internet Archive.
  31. ^ Order of Leopold
  32. ^ Noblesse et Royautés Archiviato il 25 gennaio 2013 in Internet Archive. (French), State visit of Netherlands in Brunei, Photo Archiviato il 1º luglio 2013 in Internet Archive.
  33. ^ Getty Images
  34. ^ H.H Sheikh Khalifa welcomes HM Queen Beatrix of Netherlands Archiviato il 29 aprile 2013 in Internet Archive. - website of the UAE Ministry of Foreign Affairs
  35. ^ Estonian Presidency, Estonian State Decorations (Estonian) - Máxima Hollandi kuninganna
  36. ^ Koning krijgt grootkruis van Legioen van Eer - website De Telegraaf
  37. ^ Visita de Estado a Alemania (JPG), su gotha.fr. URL consultato il 12 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2013).
  38. ^ Daily Mail
  39. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  40. ^ Baltic Times
  41. ^ (LV) vestnesis.lv, Par Triju Zvaigžņu ordeņa piešķiršanu - Latvijas Vēstnesis, su vestnesis.lv. URL consultato l'11 giugno 2018.
  42. ^ State visit to Lithuania
  43. ^ The royal forums, State visit of Luxembourg to Netherlands, 2006, Photo
  44. ^ Vanitatis
  45. ^ Official decree, 02/11/2009
  46. ^ Kongehuset Archiviato il 7 aprile 2014 in Internet Archive.
  47. ^ His Majesty receives Queen Beatrix Archiviato il 1º aprile 2013 in Internet Archive. - website of the Oman Observer
  48. ^ Portogallo
  49. ^ Prezident
  50. ^ Bollettino Ufficiale di Stato
  51. ^ Mad Hattery, pictures during Princess Victoria of Sweden's wedding

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Regina consorte dei Paesi Bassi Successore
Claus van Amsberg come Principe consorte dei Paesi Bassi dal 30 aprile 2013 in carica
Controllo di autoritàVIAF (EN211149066637765602482 · ISNI (EN0000 0001 2123 3530 · LCCN (ENn2001038213 · GND (DE12406695X · BNE (ESXX5002154 (data) · J9U (ENHE987007407477805171 · WorldCat Identities (ENlccn-n2001038213